[zxspectrum] Re: [OT] Fantapolitica?

  • From: "Alessandro Grussu" <gazzosa@xxxxxxxx>
  • To: <zxspectrum@xxxxxxxxxxxxx>
  • Date: Sat, 2 Feb 2008 14:56:58 +0100

----- Original Message ----- From: "Enrico Maria Giordano" <e.m.giordano@xxxxxxxxxxxxxxx>

To: <zxspectrum@xxxxxxxxxxxxx>
Sent: Saturday, February 02, 2008 12:57 PM
Subject: [zxspectrum] Re: [OT] Fantapolitica?



-----Messaggio Originale----- Da: "Alessandro Grussu" <gazzosa@xxxxxxxx>
A: <zxspectrum@xxxxxxxxxxxxx>
Data invio: sabato 2 febbraio 2008 0.39
Oggetto: [zxspectrum] Re: [OT] Fantapolitica?


Ti pongo la stessa domanda dal lato opposto: tu la conosci la situazione del 90% delle scuole italiane e sai per certo che non è quella che descrivo io? Mi permetto di azzardare anche la risposta: no. Quindi partiamo ad armi pari.

No, Enrico, io e te _su_questo_specifico_ argomento non "partiamo ad armi pari". Volendo tralasciare il fatto che non vedo questa discussione come una sorta di duello, tu continui a ignorare che io parlo da persona che dentro la scuola fa "casa e bottega" a più livelli da sette anni, che si interessa attivamente di didattica, di riforme strutturali e di questioni lavorative anche spicciole e che ha per questo motivo una visione dello stato generale dell'istruzione e della didattica in questo Paese certamente non esauriente (non ho mai affermato di aver la verità in tasca), ma quantomeno basata su un'osservazione e una partecipazione "dall'interno" che tu non possiedi - né ovviamente questo è una tua colpa, dato che lavoriamo in ambiti diversi. Però io, almeno, non pretendo di sentenziare giudizi di merito su una realtà che non conosco "dall'interno".

Per usare la tua stessa logica: supponi che io abbia bisogno, per la mia scuola, di un programma per la classificazione automatica dei voti e delle assenze. Mi rivolgo all'uopo al programmatore Enrico Maria G...russu :))) (nessuna parentela!) e questi non solo mi fa un lavoro da schifo facendomelo pagare un occhio, ma anche mi chiede di fatturargli di meno (o qualcosa di simile; ammetto la mia ignoranza nei modi di frodare il fisco, dato che a me tolgono i redditi alla fonte!) in modo da rosicchiare un po' di euri al fisco, dicendomi che "tanto fanno tutti così". Il giorno dopo leggo sul giornale la scoperta di 10mila casi di evasione totale al fisco da parte di liberi professionisti, imprenditori, artigiani e... programmatori. Sommando due più due, ne faccio discendere come conseguenza logica il fatto che i liberi professionisti italiani, specialmente i programmatori, almeno al 90% non solo sono esosi per la qualità del servizio che offrono, ma anche che sono una massa di ladri che andrebbe prima presa a scudisciate e poi costretta a restituire il maltolto in ginocchio sui ceci di fronte alla sede del Ministero delle Finanze.

Assurdo, vero? Ora, quando tu mi dici che il 90% dei docenti delle scuole italiane vuole solo nozioni dai propri alunni e non gli insegna a ragionare solo perché il tuo professore d'italiano e quello del figlio dell'inquilino del piano di sopra hanno preteso fino al quinto superiore di sciorinargli tutto il Carme dei Sepolcri di Ugo Foscolo a memoria, poi leggi sul giornale titoli strillati a più non posso sui mali della scuola pubblica italiana (mai che si parli degli aspetti positivi, dall'integrazione nelle classi curriculari degli alunni diversamente abili, all'elaborazione e alla sperimentazione di nuove forme di didattica, in cui, nonostante alcune scelte erronee di Berlinguer peraltro basate su alcuni disastrosi modelli d'oltreoceano, siamo tra i paesi più avanzati del mondo), magari perché il giorno prima a una professoressa hanno palpato il culo mentre spiegava, stai seguendo proprio questa logica.

Solo che ci sono altri modi per tastare il polso della scuola italiana e nessuno di questi, che siano esperienze personali, racconti di altri genitori, giornali e notiziari, rappresenta una realtà rosea come quella in cui tu sembri credere. Tutto qui. Io magari esagero (fa parte della dialettica, no?) ma certo non sono lontanissimo dalla verità.

Ancora no, Enrico; prima di tutto io non ho descritto alcuna realtà "rosea", ho semplicemente fatto notare che la tua affermazione secondo cui la scuola italiana sarebbe "nozionismo, nozionismo e ancora nozionismo" è priva di fondamento oggettivo, in quanto basata su impressioni personali dall'esterno e racconti di terza e quarta mano pure provenienti dall'esterno. Inoltre vorrei sapere a quanti e quali "giornali e notiziari" ti stia riferendo; io per lo meno le mie fonti te le cito espressamente.

Inoltre, esagerare _non_ fa parte della dialettica. Tu hai esagerato una tua impressione soggettiva e l'hai elevata a dato di fatto, come ho cercato di illustrare nell'esempio di cui sopra.

No, non mi sto riferendo esclusivamente alla mia esperienza. Le fonti le ho citate sopra e dovresti conoscerle anche tu. La conoscenza dall'interno in questo caso non ti aiuta a cogliere il punto, il nocciolo del problema, perché nei sei troppo coinvolto. E' un po' come quando qualcuno mi dice che i computer hanno rovinato il mondo. Io mi rendo perfettamente conto che non sarei neanche lontanamente obiettivo in una discussione del genere.

Io invece credo che tu - proprio partendo dalla tua esperienza "dall'interno" - possa razionalmente mostrare l'assurdità di una tale affermazione, proprio perché sei conscio di quanto si basi su di un luogo comune, privo di fondamento reale.

Per cui, come disse lo scultore greco, "il calzolaio non vada oltre le scarpe".

Quindi se una casalinga si lamenta che i prezzi aumentano e la qualità della merce è inferiore tu le rispondi che deve lasciare queste valutazioni agli industriali che la producono?

No, semplicemente che le merci di buona qualità ci sono, basta andarle a cercare, cioè essere consumatori attivi e attenti a come si spendono i propri quattrini. Ma è da sempre così, o mi sbaglio?

P.S.: stando alle statistiche OCSE, l'Italia presenta uno "scarso livello di istruzione" nelle materie scientifiche e matematiche, rientrando tutto sommato nella media europea per gli altri parametri. Su questo però pesa il vizio della nostra scuola ereditato dall'impianto gentiliano, che penalizzava fortemente l'ambito scientifico-matematico a favore di quello letterario-filologico. Nonostante anni e anni di innovazione ancora non si viene a capo del problema.

Ma allora lo vedi che ho ragione io? Magari l'ho espresso male ma è esattamente quello che intendevo.

Credo che tu abbia ragione limitatamente a un ambito ben definito, ma anche qui non ha senso fare di tutta l'erba un fascio; peraltro mi dai ragione subito dopo:

Sarà forse dovuto al fatto che in Italia non si spendono cifre di livello europeo per aggiornare e riqualificare professionalmente i docenti? :P

Assolutamente sì. E forse non si motivano con stipendi adeguati. Ma questo puoi dirmelo meglio tu.

E infatti te lo dico meglio io :(((

ciao a tutti
Alessandro


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