Il giorno ven, 29/06/2007 alle 16.45 +0200, paolettopn ha scritto: > Ho preso così il cappello e l’ho buttato dalla finestra, letteralmente Forse è il caso di specificare (tra parentesi) il doppio senso per i non anglofoni... > cinque cd di Fedora sono volati via da casa mia, in ordine: cd 2,4,1,3 e s/cd/CD > 5 (appena a caso). La distro successiva sul mio Laptop è stata un verde > lucertola tedesca, la Chameleon Suse. Questa aveva inoltre un serio > problema con la grafica e più o meno con tutto quello che ho provato. > Così mi sono sbarazzato del DVD di Suse e sono uscito alla ricerca di > una distro che semplicemente funzionasse. s/distro/distribuzione > Alla fine l’ho trovata, un gusto Linux dal nome strano: Ubuntu. > Dopo averlo scaricato e dopo aver masterizzato l’unico CD (!) l’ho > schiaffato nel mio laptop e 15 minuti dopo il gioco era fatto. Dopo s/laptop/portatile (o anche solo computer) > circa un’ora mi sono convinto che il paradiso è colorato di color caffè. "...il paradiso è del colore del caffè." > Voglio dire che davvero funzionava, tutto era a posto e funzionava nel "Voglio dire, funziona veramente,..." > computer (o piuttosto fuori dal CD). La scheda grafica andava, così come > la rete, la scheda audio e gli aggiornamenti e accidenti, funzionavano > anche i tasti funzioni in cima alla tastiera (in effetti meglio che in > Windows!). "...tasti funzione..." > inciso – può trasformarsi in un cubo, bruciare e tremolare (grazie al > mio amico Beryl). Ubuntu – Linux per esseri umani? No, molto di più: > Linux per persone che amano che il loro computer funzioni, e ovviamente, > il colore marrone. "..Linux per persone che desiderano che il loro computer funzioni e a cui piace il colore marrone." -- Milo Casagrande <milo_casagrande@xxxxxxxx>