[Linuxtrent] Re: [servizioemail] Re:[servizioemail] PiratParty la festa...

  • From: "Marco Ciampa" <ciampix@xxxxxxxxx>
  • To: linuxtrent@xxxxxxxxxxxxx
  • Date: Sun, 6 Aug 2006 18:17:21 +0200

On Sun, Aug 06, 2006 at 12:01:48PM +0200, athos gualazzi wrote:
> Il 06/08/06, Guido<gdo@xxxxxxxxx> ha scritto:
> >athos gualazzi <athosgualazzi@xxxxxxxxx> ha scritto:
> >> ---cut--- (dal linuxtrent ho avuto un sostegno di massima e molte
> >> perplessità) ---cut---
> >Perplessità senz'altro moltissime, ma sostegno di massima non mi risulta.
> >
> >Forse l'avrai avuto da qualche socio, ma dall'Associazione
> >Oltrefersina-Linuxtrent non credo proprio.
> >
> >ciao
> >Guido Brugnara
> >
> >
> Infatti nonostante siano state diverse le e-mail da parte del PP.it
> non vi è mai stata una risposta........ come dire? cordiale o di
> interesse? da parte di qualcuno che possa interloquire in
> rappresentanza dell'Associazione, anzi non mi risulta nessun dibattito
> in lista in merito all'iniziativa del PP.it, come dire che siamo stati
> bellamente snobbati.
> L'Associazione è così istituzionalizzata da richiedere un'approccio formale?
[...cut...]
Mi permetto di rispondere solo per esprimere il mio giudizio personale che
forse ne rispecchia più di uno.
Io sono tra quelli che, avendo visitato il sito e letto le istanze
riportate, come dire, non mi sono fatto avanti per la mia abitudine di non
parlare quando ho le idee così confuse da aver paura di formulare persino
una domanda.

Riconosco che _alcune_ delle istanze riportate sono assolutamente
condivisibili mentre con altre sono totalmente in disaccordo e altre mi
lasciano un po' perplesso e indeciso.

Io, come credo molti del LT, anche se sono sicuro che altrettanti del LT
non saranno daccordo con me, tendo a non voler cercare la provocazione con
le istituzioni; se una legge non è giusta, scelgo preferibilmente le vie
legali per modificarla (voto, azione di lobby e propaganda, diffusione delle
basi culturali nella popolazione per un'azione critica di massa) e solo in
casi estremi la disobbedienza civile, anche nei casi in cui essa è diventata
un fenomeno di massa (o anche di moda).

Faccio un esempio: come ho esposto anche all'autore del libro "Elogio alla
pirateria" il termine è nato con il preciso intento di dare una connotazione
negativa a certi comportamenti che in alcuni casi, oltre a non essere
dannosi per chi li denunciava, erano ufficiosamente benvisti se non
incoraggiati per l'ovvio "effetto marcheting di rete" che provocano. Vedi
copie pirata di M$Office, giochi della Play, ecc.
Ecco che l'autoconnotazione "Pirati" mi trova in totale disaccordo, come la
definizione "giornalistica" di Hacker, Nerds, Software Open (alla M$) ecc.

Poi gli argomenti trattati non sono male ma partendo con queste premesse
penso che si stia facendo sostanzialmente un passo falso. Per esempio per
"Pirati" non si distingue tra gente che:

- copia programmi proprietari "per diletto" tipo Photoshop senza averne una
  reale necessità (cioè i soldi per comprarsi la licenza li avrebbero)

- copia i film che sono appena usciti al cinema (perché fa figo)

- copia vecchi film non più in circolazione e magari dei cult, magari fatti
  con contributi pubblici

- copia film e/o programmi con licenze che permettono la copia usando
  programmi p2p

- gente che si fa la sacrosanta copia di sicurezza del dvd acquistato a casa
  propria

- ecc. ecc.

insomma una gran pastasciutta.

Cambiate nome e poi ne riparliamo.


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Marco Ciampa

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