[Linuxtrent] Re: Filosofia GNU!

  • From: Thomas <thomas@xxxxxxxxxx>
  • To: linuxtrent@xxxxxxxxxxxxx
  • Date: Fri, 10 Dec 2004 16:08:04 -0500

Matteo Ianeselli ha scritto:

Il giorno ven, 10-12-2004 alle 17:53 +0100, mr.spot ha scritto:



Fin da quando mi sono imbattuto in linux, parlo di qualche mese fà, mi sono chiesto... Ma come mai, se la qualita è maggiore ( forse non è del tutto vero ma non è molto importante) e il costo è nullo, la gente si ostina a pagare di piu?"



In certi casi la questione si pone esattamente negli stessi termini
dell'acqua in bottiglia vs. l'acqua del rubinetto.




Tra l'altro l'acqua del rubinetto è sottoposta a maggiori, più severi, e più intensi (temporalemente) controlli di quella in bottiglia. Probabilmente perchè essendo che la si paga, deve "per forza" essere buona.


In altri casi si pone come tra l'acqua del rubinetto e un "succo di
frutta" (che è più gradevole dell'acqua del sindaco).


E nel mondo occidentale c'è una percentuale di obesi tremendamente alta, perchè il succo di frutta è più gradevole dell'acqua, e le costine di maiale fritte e avvolte nel burro e rigritte sono più piacevoli del pane.


ho pensato allora come mai anch'io usassi win, la risposta che mi sono dato è perche siamo figli della moda, tutti lo usano anch'io lo voglio! il cosidetto effetto imitazione!


Non è per mera imitazione, è perché negli anni s'è lasciato creare un
percorso di minor resistenza (tra educazione, rivenditori, assistenza,
consulenza) che ti porta invariabilmente verso quel pugno di aziende a
livello mondiale.


C'è pure il discroso degli standard de facto.
Se lavori con la manipolazione immagini, in una application form ti richiederanno l'uso di photoshop, non di gimp o di altri tool equivalenti.
Photoshop si è imposto come standard de facto (fovorito soprattutto dal fatto che **tutti** lo sanno usare, perchè **tutti** lo usano, (io, il mio cugino il quale vuole mettere i baffi alla zia (gli faccio una copia) e poi il suo amico che vuole un programma per le foto (che ha ottenuto una copia da mio cugino, ecc.). Si identifica quel concreto programma come se fosse l'unico programma di quel tipo.
Poi ovviamente quando vai in una impresa questa avrà tutte le licenze in ordine e pertanto avrà comprato anche quella di photoshop ("è l'unico programma che tutti sanno usare, oltre che il migliore!"), contribuendo così a imporre quel standard che fa in modo che ci troviamo in un circolo vizioso.
Far si che si affermi gimp, che può essere anche qualitativamene migliore, è problematico perchè c'è un gap formativo non facile da superare.


E' in questo contesto che la scelta "etica" del free software soprattutto nelle scuole e nell PA è di enorme importanza.


Se tutto ciò fosse figlio di un libero mercato con scelte informate (il
primo può funzionare solo se ci sono anche le seconde) non avrei molto
da ridire, ma l'altarino (che il software libero e open stanno però
scoprendo agli occhi di tutti) è che il percorso di minor resistenza
attuale è tale per lo più in virtù di manipolazioni che artificiosamente
aumentano la resistenza di tutti gli altri percorsi.

Per fare il solito paragone automobilistico: immagina un mondo dove

1) non puoi aprire il cofano del motore

2) puoi rivolgerti solo al meccanico delle concessionarie

3) i ricambi "non originali" sono impossibili da costruire, o
è vietato fabbricarli/rivenderli/pubblicizzarli



Non so dove ho sentito:
se lo sviluppo nel campo automobilistico avesse avuto lo stesso incremento che ha avuto quello dell'informatica, negli ultimi 20 anni, ora avremmo:
macchine che costano 2000 Euro, che peercorrono 100 Km con un litro di benzina, e che ogni settimana senza motivo esplodono facendo una strage.




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