Ciao a tutti, non credo che il flusso di mail riguardante il parco possa essere utile agli approfondimenti necessari: credo che il luogo per discuterne e confrontarsi sia la riunione quindicinale del Comitato in quanto così non si riesce a seguire un ordine di intervento che sia chiarificatore. Fermo restando che ogni opinione è assolutamente legittima, mi permetto di ricordare che: * il progetto è nato in modo partecipato e costruito in diversi anni con la partecipazione di architetti, sociologi, esperti, tecnici, cittadini e politici di tre amministrazioni. Lo stesso progetto è stato presentato ed esposto durante la festa nel parco dellestate 2013, durante la festa Ciconosciamoci di qualche settimana fa, durante numerosissime riunioni del Comitato e del Progetto di Coesione Sociale nellarco degli ultimi quasi tre anni. * Il pensiero che ha ispirato le scelte che sottendono alla realizzazione sono nate da considerazioni di carattere sociale e ritenute la scommessa che può far fare il salto di qualità al quartiere riportandolo alla disponibilità e alla vita dei suoi residenti ed ha quindi un significato profondo di coesione sociale. * Gli esperimenti di apertura nel nostro quartiere hanno portato risultati notevolmente positivi: o si era dibattuto sulla recinzione del sagrato della chiesa per evitare le frequentazioni peggiori e la scelta di aprirlo rendendone visibile lintera area ha portato ad un notevole miglioramento rispetto alle presenze di spacciatori ed affini o il lungo Morla è stato aperto togliendo le siepi, illuminandolo e mettendo le panchine e anche qui sono pressoché scomparsi coloro che svolgevano lì attività illecite. * Nel nostro quartiere non avvengono episodi pericolosi per le persone in quantità diversa da quella di qualsiasi altro luogo della città e gli episodi citati da qualcuno, pur molto gravi, non sono avvenuti in un parco aperto, ma per strada, a volte di giorno. * Nellultimo anno ho spesso percorso lanello di via Mozart-Leoncavallo e i bivacchi di senzatetto sono stati 7 o 8 in tutto, mentre allinterno della banca Credito Bergamasco, ben chiusa, sono stati 4. Inoltre i senza fissa dimora non provocano solitamente danni né alle cose né alle persone. (secondo un rapporto della Caritas il numero di senza fissa dimora di Bergamo è di una sessantina di persone, di cui una parte considerevole è ospite di strutture dormitorio e/o residenziali, per cui coloro che dormono effettivamente allaperto è decisamente inferiore e concentrato in luoghi ove si possa essere riparati dalle intemperie come sottopassi o porticati) * Precludere ai residenti lutilizzo di una struttura per timore delle frequentazioni illecite equivale, come ben ha detto qualcuno, a imprigionare noi stessi per lasciare gli spazi alle Mal-frequentazioni. * I veri autori della sicurezza e della vivibilità del quartiere siamo solo noi: vigilando sugli illeciti e segnalandoli prontamente, pretendendo lintervento delle forze dellordine qualora necessario, ma soprattutto vivendo le nostre strade, i nostri parchi, incontrandoci e organizzando attività socio culturali per tornare a vivere in coesione. Speriamo di essere numerosi alla prossima riunione per poterne parlare più approfonditamente. A presto. Giovanni Gualandris Via Zanica 2 24126 Bergamo Cell. 3346752482 Fax 035317929 giovannigualandris@xxxxxx <mailto:giovannigualandris@xxxxxx> Arches@xxxxxxxxxxxx <mailto:Arches@xxxxxxxxxxxx>