[Comitato Malpensata] PROGETTO PARCO APERTO - CHIUSO

  • From: "GIOVANNI GUALANDRIS" <giovannigualandris@xxxxxx>
  • To: <comitatomalpensatabg@xxxxxxxxxxxxx>
  • Date: Wed, 26 Nov 2014 22:33:21 +0100

Ciao a tutti,

non credo che il flusso di mail riguardante il parco possa essere utile agli
approfondimenti necessari: credo che il luogo per discuterne e confrontarsi
sia la riunione quindicinale del Comitato in quanto così non si riesce a
seguire un ordine di intervento che sia chiarificatore.

Fermo restando che ogni opinione è assolutamente legittima, mi permetto di
ricordare che:

*         il progetto è nato in modo partecipato e costruito in diversi anni
con la partecipazione di architetti, sociologi, esperti, tecnici, cittadini
e politici di tre amministrazioni. Lo stesso progetto è stato presentato ed
esposto durante la festa nel parco dell’estate 2013, durante la festa
Ciconosciamoci di qualche settimana fa, durante numerosissime riunioni del
Comitato e del Progetto di Coesione Sociale nell’arco degli ultimi quasi tre
anni.

*         Il pensiero che ha ispirato le scelte che sottendono alla
realizzazione sono nate da considerazioni di carattere sociale e ritenute la
scommessa che può far fare il salto di qualità al quartiere riportandolo
alla disponibilità e alla vita dei suoi residenti ed ha quindi un
significato profondo di coesione sociale.

*         Gli esperimenti di apertura nel nostro quartiere hanno portato
risultati notevolmente positivi: 

o   si era dibattuto sulla recinzione del sagrato della chiesa per evitare
le frequentazioni peggiori e la scelta di aprirlo rendendone visibile
l’intera area ha portato ad un notevole miglioramento rispetto alle presenze
di spacciatori ed affini

o   il lungo Morla è stato aperto togliendo le siepi, illuminandolo e
mettendo le panchine e anche qui sono pressoché scomparsi coloro che
svolgevano lì attività illecite.

*         Nel nostro quartiere non avvengono episodi pericolosi per le
persone in quantità diversa da quella di qualsiasi altro luogo della città e
gli episodi citati da qualcuno, pur molto gravi, non sono avvenuti in un
parco aperto, ma per strada, a volte di giorno.

*         Nell’ultimo anno ho spesso percorso l’anello di via
Mozart-Leoncavallo e i bivacchi di senzatetto sono stati 7 o 8 in tutto,
mentre all’interno della banca Credito Bergamasco, ben chiusa, sono stati 4.
Inoltre i senza fissa dimora non provocano solitamente danni né alle cose né
alle persone. (secondo un rapporto della Caritas il numero di senza fissa
dimora di Bergamo è di una sessantina di persone, di cui una parte
considerevole è ospite di strutture dormitorio e/o residenziali, per cui
coloro che dormono effettivamente all’aperto è decisamente inferiore e
concentrato in luoghi ove si possa essere riparati dalle intemperie come
sottopassi o porticati)

*         Precludere ai residenti l’utilizzo di una struttura per timore
delle frequentazioni illecite equivale, come ben ha detto qualcuno, a
imprigionare noi stessi per lasciare gli spazi alle Mal-frequentazioni.

*         I veri autori della sicurezza e della vivibilità del quartiere
siamo solo noi: vigilando sugli illeciti e segnalandoli prontamente,
pretendendo l’intervento delle forze dell’ordine qualora necessario, ma
soprattutto vivendo le nostre strade, i nostri parchi, incontrandoci e
organizzando attività socio culturali per tornare a vivere in coesione.

 

Speriamo di essere numerosi alla prossima riunione per poterne parlare più
approfonditamente.

 

A presto.

 

Giovanni Gualandris

 

Via Zanica 2

24126 Bergamo

 

Cell. 3346752482

Fax 035317929

 

giovannigualandris@xxxxxx <mailto:giovannigualandris@xxxxxx> 

Arches@xxxxxxxxxxxx <mailto:Arches@xxxxxxxxxxxx> 

 

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