[camera oscura] Re: Sviluppo al pirogallolo
- From: Romano Sansone <observer3@xxxxxxxxxx>
- To: camera_oscura@xxxxxxxxxxxxx
- Date: Sat, 7 Jan 2006 12:01:16 +0100
On Jan 6, 2006, at 7:59 PM, Paolo Lombardi wrote:
Le risposte ricevute relative al mio post sugli sviluppi alcalini
mi hanno fatto venire voglia di provare gli sviuluppi al
pirogallolo. Volevo sapere però alcune cose:
1) la qualità dei negativi è davvero così eccezionale rispetto a
quelli ottenuti con normali sviluppi?
2) è possibile stamparli con le multigrade?
3) i tempi di esposizione si allungano di molto a causa della
maggiore densità del negativo?
4) ho visto che li vende anche Fotomatica, perchè voi acquistate
negli Usa, la qualità è diversa?
5) a quanto ammontano le spese di spedizione dagli USA?
Non ho mai usato gli sviluppi al pirogallolo, però penso di poterti
dare qualche suggerimento di carattere generale su come avvicinarsi a
questi problemi.
Gli sviluppi al PG sono nettamente diversi per potersi aspettare un
diverso carattere dell'immagine, ma non credo che questo rivesta un
carattere di eccezionalità. Chi li prova e li trova consoni ai suoi
gusti si costruisce un'esperieneza che gli permette di estrarne degli
ottimi risultati, ma questo non vale solo per il PG. Conosco chi usa
esclusivamente il D-23 (a base di solo metolo) e ne ottiene delle
magnifiche foto con un'ottima resa delle luci. Quando l'ho usato io
per risolvere qualche problema di contrasto mi ha dato dei risultati
che a chiamarli loffi era poco. Lui sapeva come usare il D23 al
meglio, io no. Una volta mi è stato dato da provare un rivelatore
fatto in casa che mi aveva colpito per il carattere delle stampe: con
l'ID-11, e con grande sorpresa di chi l'aveva preparato,
riuscivo ad ottenere stampe dallo stesso aspetto, finché non abbiamo
che scoperto che lui il rivelatore sse l'era fatto per il 35mm ed io
lo provavo con il 6x6.
Il minore ingrandimento non permetteva di osservare le differenze,
fatta la prova con il 35mm queste vennero fuori immediatamente. In
sintesi, la fotografia è fatto di tante variabili, ciascuna delle
quali tira nelle sua direzione, e sulle caratteristiche di un
materiale si possono dare indicazioni generali ma la stampa finale è
il prodotto di un processo di ottimizzazione.
È possibile stampare i negativi sviluppati al PG con le multigrade?
Non c'è dubbio che la colorazione del negativo si somma a quella dei
filtri e che la composizione della luce in uscita dall'ingranditore
sarà diversa. Ipotizzando una maggior densità della filtrazione
gialla si dovrebbero avere delle stampe piû morbide, ma il negativo
sviluppato con il PG, anche se a vista non sembra, ha un contrasto
più alto perché la colorazione non è uniforme ma proporzionale alla
quantità di argento presente nelle diverse aree. Che cosa compensa
che cosa? Non si può che provare e valutare i risultati ssecondo i
propri gusti.
Se dobbiamo credere a quello che c'è scritto il PG dovrebbe dare una
maggiore acutanza ed un contrasto più alto senza bisogno di
sovrasviluppare.
L'acutanza non è ne' un bene ne' un male, la valutazione dipende adi
gusti ma anche dal soggetto fotografato, il contrasto può essere
interessante per chi non ama la grana, inevitabile quando si
sovrasviluppa. Un patito della grana probabilmente può infischiarsene
del PG. Ma se è solo il contrasto che interessa si può ugualmente
ottenerlo trattando il negativo sviluppato con il selenio, che, come
il PG, aumenta la densità proporzionalmente alla quantità di argento
presente. Come vedi le risposte sono multiple.
Quanto alla pericolosità la cosa si può riassumere come segue
Irritante per gli occhi, per il sistema respiratorio e per la pelle,
protezione possibile facendo uso di occhiali, buona ventilazione e
possibilmente guanti. La ventilazione non è un problema dato che lo
sviluppo avviene alla luce. I guanti possono sembrare superflui, ma
contatti ripetuti con piccole dosi possono procurare allergia.
È pericoloso nel caso di ingestione. La dose letale minima verificata
su cani è di 25mg per Kg di peso corporeo. Posto che l'uomo reagisca
alla stessa maniera
sono 1.75 g per una persona di 70 Kg. È vero che altri animali
sopravvivono a dosi più alte, ma non è un prodotto che mi piacerebbe
ingerire per sbaglio.
Con tutte le dovute precauzioni (tenere in luogo inaccessibile ai
bambini e lontano da generi alimentari in bottiglie ben marcate) si
può usare,
Romano
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