Il 08 febbraio 2013 08:36, Antonio Galea <antonio.galea@xxxxxxxxx> ha scritto: > 2013/2/5 Vesna <vesnapesca@xxxxxxxxx>: >> >> Ecco, mi è sembrato che la clonazione sia una cosa più semplice e più >> veloce. C'è una qualche controindicazione a farlo >> spesso? > > Più veloce non credo: copi (probabilmente molti) più dati dello > strettamente necessario, ed impieghi del tempo; più semplice > decisamente sì. Provo a dettagliare un po' la mia esperienza in merito, pur se alquanto lacunosa. Prego correggere eventuali castronerie. Nella mia vita ho provato 3 diversi modi per fare l'immagine di un disco. In ordine cronologico: 1) dd, ovvero immagine grezza del disco. Ricordo che ha impiegato delle ore per un disco che non ragiungeva i 10Gbyte, sostanziamlente dovuto al fatto che si copia tutto il disco bit-a-bit, anche quelli non utilizzati. Inoltre ha lo svantaggio che vengono coiati bit-a-bit anche boot sector (allora conteneva il LILO) e partition table, per cui sostituendo il disco con uno a diversa geometria, potrebbero succedere dei patatrac (probabilmente recuperabili, ma non da un end-user qualsiasi). Nel mio caso specifico, il LILO non si caricava più. Un'altro possibile effetto potrebbe essere di trovarsi con un disco più grande e le partizioni che non lo coprono tutto, lasciando spazio libero inutilizzato. Peggio sarebbe trovarsi con un disco più piccolo delle partizioni definite nella sua partition table... Fatto sta, per riassumere, che questo metodo comporta una certa rigidità nella scelta del disco con cui andremo a sostituire quello che è stato perso... 2) Applicazioni di clonazione: vedi Clonezilla Questo l'ho usato diverse volte su sitemi MSWin, ed è sempre andata bene; una sola volta con linux ed è stato un disastro (a proposito di provare il restore, prima di sentirsi "protetti" da un backup... :-D ). Tuttavia il disastro è stato causato da ignoranza mia, leggerezza del mio predecessore, oltre ad una situazione hardware un po' particolare. Con un pc standard il metodo dovrebbe essere abbastanza affidabile. In termini di tempo non è velocissimo (posso stimare 5-10 minuti a GByte?), e soprattutto non so se allo stato attuale si possa fare durante l'uso del pc. Allora no: il pc doveva essre spento, e riavviato con l'apposito CD live. 3) clonazione "manuale" Ho sempre utilizzato questa negli ultimi anni, e mi ha sempre dato le più grandi soddisfazioni. In pratica corrisponde più o meno a farsi a manina quello che clonezilla automatizza: - dump del boot sector - salvataggio della tabella di partizione, in forma leggibile - copia (eventualmente compressa) dei file presenti in ogni partizione Chiaramente il ripristino segue la falsariga: - formattazione del (nuovo) disco e partizionamento in funzione delle informazioni salvate, ma anche delle nuove esigenze - copia dei file di ogni partizione - ripristino del boot-sector (e qui ammetto che la maggiorparte delle volte l'ho "ricreato" da zero, invece di ripristinare la copia che avevo fatto). - nel caso il nuovo partizionamento sia troppo diverso dall'originale, alcuni file di configurazione vanno adattati (vedi /etc/fstab, grub.cfg) Questi metodi, l'ultimo in particolare, si sposavano particolarmente bene con le mie esigenze di allora, ma personalmente sono dell'idea che per un tipico utente desktop fare l'immagine di tutto il disco non abbia vantaggi sufficienti a compensare gli svantaggi (velocità, semplicità, versatilità). Secondo me la soluzione ideale consiste nell'avere un backup (magari incrementale) solo di documenti, configurazioni (una delle soluzioni suggerite basate su rsync o simili), ed eventualmente, se uno vuole garantirsi un ripristino del sistema operativo/software installato, la procedura suggerita dal Giuliano: dpkg --get-selections >nomefile.save e per di ripristino, dpkg --set-selections <nomefile.save aptitude install Vogliamo semplificare ulteriormente? Apro in una finestra il disco di backup, e ci trascino sopra l'icona della home. Non è una soluzione di backup particolarmente intelligente, non mi garantisco la possibilità di ripristino del sistema, impiegherò un tempo paragonabile all'immagine del disco. Però ho comunque una copia di sicurezza dei dati, li posso recuperare singolarmente senza agrovigliarmi con la linea di comando ed all'occorrenza posso anche utilizzare i dati in un qualsiasi contesto differente dal "ripristino del backup". Michele -- Per iscriversi (o disiscriversi), basta spedire un messaggio con OGGETTO "subscribe" (o "unsubscribe") a mailto:linuxtrent-request@xxxxxxxxxxxxx