sta uiet, a lè l'ultim di de lan. su gutano a lamentas auguri. Il giorno 31/dic/2009, alle ore 11.07, Zefram ha scritto: > Ciao. > Questa mattina mentre facevo la doccia, momento in cui raggiungo spesso i più > alti picchi della mia attività intellettuale, ho concepito un'idea intrigante > e, desideroso di provarla in pratica, l'ho perfezionata mentre mi asciugavo e > mi vestivo. > Finito che ebbi con cotali faccende di pubblica igiene, mi sono precipitato > sul mac ed ho dato inizio allo spettacolo. > Lo scopo è quello di passare i circa 1200 contatti della mia rubrica Windows, > sulla rubrica Mac. Allora cos'ho fatto? > Ho aperto la rubrica Win e le ho chiesto di esportarsi tutta quanta in > formato CSV. Sapevo che il Comma Separated Value è un formato molto diffuso e > standard, perciò mi son detto: vuoi che Mac non lo conosca? > A questo punto ho aperto la rubrica Mac e le ho chiesto di importare il CSV > creato dalla rubrica Win. RubricaMac però, mi ha detto che il file che > tentavo di importare, non sembrava essere un formato CSV, ne nient'altro che > lui fosse in grado di riconoscere. Giusto, mi son detto, ha ragione, non ho > impostato la codifica corretta. > Ho per tanto iniziato una seconda importazione, questa volta però > specificando il formato windows occidentale latino 1. Ta tana: stesso > risultato di prima. Oibò, mi son detto, e ora... > Indeciso se andare a farmi una seconda doccia nella speranza che un nuovo > parto geniale della mia mente potesse illuminarmi come Paolo sulla via di > damasco, son rimasto li a rimuginare alcuni interminabili microsecondi, poi > ho pensato che essere folgorati sotto la doccia, come Paolo sulla via di > Damasco, non sarebbe stata una grande idea e quindi non mi rimaneva altro che > il suicidio. Ma giusto prima di spiccare il volo, ho ricevuto una > illuminazione ed il nirvana s'è spalancato d'innanzi a me: serve un CSV > scritto direttamente da Mac, ho letto nei recessi della mente collettiva che > mi veniva in soccorso. > Così, sceso d'un balzo dal davanzale, mi sono riappropinquato alla macchina > ed ho lanciato il CSV creato da RubricaWin. > Miracolo, bellissimo, si è aperto Numbers il quale, docile come un cagnolino, > ha spiegato per bene ogni singola cella del CSV, tutte debitamente compilate, > in un ordine magnifico. Si trattava di una tabella di 15 colonne, per circa > 1200 righe, bazzecole per Excel che la legge senza colpo ferire. > Numbers invece, amara sorpresa che ancora adesso mi stringe lo stomaco in un > conato di profondo disgusto, ci metteva 5 secondi per spostarmi da una cella > all'altra: soltanto per verificare la riga da b1 a b15, ci ho messo più o > meno un minuto e mezzo e mi sono quasi deciso a suicidarmi a furia di sentire > numbers occupato, numbers pronto. Se basta una simile tabella a mettere in > crisi il foglio di calcolo di IWork, non ho parole se non dire che fa > letteralmente schifo. E poi vorrei dire: per fortuna che ho scelto un Mac > Book Pro, pensa se avessi preso il book normale, avrei potuto farmi un caffè > mentre Numbers decideva se fosse o meno il caso di saltare alla cella attigua. > Ma tiriamo innanzi, riavutomi dallo shock iniziale, ho fatto un bel registra > con nome ed ho scelto un formato CSV. Ebbro del successo di tale iniziativa, > sono tornato speranzoso sulla mia rubrica... ho riattivato l'importazione, > sistemato il formato Mac OS occidentale, scelto il mio nuovissimo CSV nativo > Mac e le ho chiesto di importarlo. > Surprise: secondo RubricaMac, quello che tentavo di importare, non sembrava > essere un formato CSV, ne qualcosa d'altro che lei fosse in grado di > riconoscere. > A quel punto mi sono cadute le braccia, assieme ad un paio di altre parti > anatomiche che hanno rimbalzato a lungo sul pavimento. > Ho aperto la finestra e mi sono lanciato. > Vi scrivo dall'oltre tomba adesso, qua si che abbiamo dei computer fichi, > dettatura col pensiero. > Baci a tutti, se volete vi porto qualche numero del Lotto. > Zef.