[Lugge] Linuxtrent: dalla news letter di paolo attivissimo

  • From: fred <fred@xxxxxxxxxxxxxx>
  • To: linuxtrent@xxxxxxxxxxxxx
  • Date: Sun, 04 Nov 2001 20:16:29 +0100



Reply-To: internetpertutti-owner@xxxxxxxxxxxxxxx
Subject: [INTERNET PER TUTTI] Contro i brevetti assurdi ammazza-Linux

__Contro i brevetti assurdi ammazza-Linux__

Siccome in molti mi hanno scritto un po' impensieriti dalle conclusioni del
mio articolo "Microsoft ha un'arma letale contro Linux e l'open source", in
cui segnalavo che il modo in cui funziona il sistema internazionale dei
brevetti comporta che Linux potrebbe soccombere sotto il peso di infinite
cause per violazione di brevetti (anche se si tratta di brevetti
palesemente assurdi), volevo fare una piccola aggiunta.

Sono convinto di quello che ho scritto; non e' stato uno sciocco tentativo
di suscitare clamore e panico (suvvia, non sono il tipo, mi conoscete). Il
rischio esiste davvero, e non riguarda soltanto Linux, ma tutto il settore
dello sviluppo di nuovo software. E' diventato praticamente impossibile
scrivere software sicuramente originale perche' cani e porci hanno
registrato brevetti su tutti gli algoritmi piu' diffusi. Questi brevetti
giacciono dormienti e ignorati, proprio come certe leggi italiane, in
attesa di essere tirati fuori al momento opportuno contro il nemico di=
 turno.

Scettici? Sentite questo commento di eurolinux.org: "I fatti dimostrano che
gli Uffici Brevetti non sono in grado di controllare l'esistenza di opere
originali nel caso di brevetti sul software o di rifiutare idee banali. Il
90% dei brevetti sul software concessi dall'Ufficio Brevetti americano (US
Patent Office - USPTO) potrebbe alla fine venir invalidato dall'esistenza
di opere originali. Simili proporzioni si sono riscontrate in Europa.
Questo produce un sistema corrotto in cui i titolari di brevetti non
legittimi possono facilmente costituire una minaccia per i loro concorrenti
perch=E9 i pi=F9 piccoli non possono affrontare i costi di una causa."

Il bello e' che con eurolinux.org concordano molti esperti del ramo
brevetti. Io stesso mi occupo di brevetti per lavoro (ne ho tradotti quasi
cinquemila) e posso confermare che la maggior parte dei brevetti non e'
originale come si immaginano i non addetti ai lavori, e non fa altro che
scopiazzare idee gia' ben conosciute, senza quindi avere nulla di
inventivo. L'esempio che citavo nell'articolo originale, ossia il metodo
per far giocare un gatto proiettando una luce su un muro (metodo
brevettato), e' assolutamente nella norma.

E allora se e' cosi' alto il rischio, come mai Linux e' ancora in giro?
Semplice. Per il momento Linux e' poco piu' di niente, in termini di
diffusione (con tutto il rispetto per la comunita' Linux, che si sbatte non
poco), rispetto al monopolista Windows. Certo nel settore dei server (le
macchine che fanno funzionare Internet) Linux ha una bella quota di mercato
(circa un quarto), ma non e' sufficiente ad impensierire Microsoft, che ha
molte altre fonti di reddito; sui PC per uso personale, invece, Linux e'
ancora una rarita' che di certo non fa perdere il sonno a Bill Gates.

Inoltre Microsoft ha dovuto volare basso durante il processo antitrust.
Adesso che si e' risolto nella maniera patetica che forse avete letto
(anche se i giornali generalisti non l'hanno capita), Microsoft si sentira'
molto piu' libera di mettere a tacere certi piccoli fastidi. Gia' si sta
muovendo con alcuni contratti-capestro che vincolano al segreto totale ed
eterno le societa' che collaborano con lei, per cui molti siti che
pubblicano informazioni sulle falle di Windows e degli altri prodotti di
Microsoft saranno costretti a chiudere e tacere.

Dunque la battaglia contro il monopolio e' persa? Non necessariamente.
Linux puo' sopravvivere a un attacco sul fronte dei brevetti se raggiunge
una diffusione sufficiente. Il meccanismo =E8 questo: se un numero=
 abbastanza
grande di persone commette un atto illegale (ma moralmente ben tollerato
dalla societa'), alla fine quell'atto verra' dichiarato legale per
consuetudine.

Esempio pratico: andare in motorino in due. Quando ero ragazzino, andare in
motorino in due era vietatissimo: se ti beccavano, c'era la multa, condita
di lavata di capo da parte dei genitori. Eppure lo facevano in tanti, e
spesso impunemente, sotto il naso dei vigili. E ora, per magia, e'
diventato legale.

Altro esempio: il limite di velocita' in autostrada, che si propone di
alzare a 150 l'ora "perche' tanto nessuno va a 130". Complimenti, bel modo
di ragionare.

Potrei andare avanti a lungo (la licenza di stazione radio per chi possiede
un cellulare, il divieto di usare le parabole satellitari per la ricezione
di dati, la nuova legge sull'editoria, il divieto di usare lingue non
europee al telefono) e anche con esempi non italiani (Napster, dove si e'
colpito il sito ma non si sono perseguiti gli utenti), ma credo sia chiaro
dove sto andando a parare.

Nel caso di Linux, se ci sono tanti utenti che lo adoperano, l'idea di
vietare Linux diventera' impopolare, politicamente scorretta e dannosa in
termini d'immagine per chi lancia le cause anti-Linux (anche se le cause
sono perfettamente legittime dal punto di vista legale). E Microsoft sa
bene di avere gia' un'immagine, presso il pubblico, gradevole e positiva
quanto quella del proctologo, senza offesa per la categoria. Dar contro a
Linux e' un grosso rischio.

Il guaio e' che per ora non siamo in tanti a usare Linux. Per diventare
tanti, la comunita' Linux dovra' sbattersi non poco per renderlo abbastanza
facile da usare e soprattutto desiderabile con qualche "killer application"
(cioe' un programma cosi' accattivante da indurre gli utenti ad usare Linux
perch=E9 quel programma non e' disponibile per Windows -- qualcosa del
calibro del compianto Napster, ad esempio). E ci vorra' anche uno sforzo in
piu' da parte nostra, come utenti, per abbracciare Linux nonostante le sue
difficolta'.

A proposito di sforzi: se vi interessa far sentire la vostra presenza agli
alti papaveri che legiferano in materia di brevetti a livello europeo,
potete includere il vostro nome nella petizione "Petition for a Software
Patent Free Europe" presso http://petition.eurolinux.org/. Lo hanno gia'
fatto in quasi centomila, me compreso. Che ne dite di dargli una
spintarella e fargli superare questa cifra?

Il destino di Linux, insomma, e' nelle vostre e nostre mani. Se eravate
incerti se dare il definitivo benservito a Microsoft e non comperare XP,
ora avete un motivo in piu'. Se vi sembrava che non valesse la pena di
imparare un nuovo sistema operativo e che tutto sommato qualche virus e
qualche crash ogni tanto fossero fastidi sopportabili, ora avete una
ragione per ricredervi. Senza di voi, infatti, il pinguino di Linux
potrebbe fare la fine del topo. E noi con lui.

Ciao da Paolo.

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