Dal sito: http://www.mannasauro.com/nourbani.html ... Qualora la Legge restasse così com'è, *qualsiasi utente scarichi dai P2P rischierebbe la galera essendo il verdetto completamente a dicrezione dei Giudici.* Riporto un punto di un articolo del Punto Informatico estremamente chiaro (testo originale qui) <http://punto-informatico.it/p.asp?i=47897>: "Io scarico un brano musicale con un software per l'accesso alla rete eDonkey. Scelgo questo network di condivisione dei file, assai diffuso nel nostro paese, per via del fatto che, mentre in alcuni network chi scarica può esimersi dal condividere, in esso, qualora si operi un download, nel mentre questo procede le porzioni del file già scaricato sono poste automaticamente in condivisione senza che l'utente possa disabilitare questa funzionalità. Ora, sto scaricando *per uso personale?* Direi di no, dal momento che pongo in condivisione anche per l'altrui uso ciò che scarico. *Sto scaricando per trarne profitto? Se il profitto è integrato dal /risparmio del costo di acquisto/, direi di si.*" In pratica anche il ragazzino che scarica un brano in formato mp3 rischia la reclusione. Altra novità della Legge è l'istituzione di un bollino virtuale per le opere di cui non ce n'era assolutamente l'esigenza. Riporto fedelmente parte di una intervista del legale della BSA(testo originale qui <http://www.ilmarchiodelleidee.com/readinter.php?ID=10&NC=40411242440>): "*In Italia si pagano quattro volte le tasse per fare una copia privata* di opere dell'ingegno protette da copyright. Si pagano sul pc, sull'hardware che permete la masterizzazione, sui supporti per la registrazione oltre che sul cd o dvd regolarmente acquistato nei negozi. E' ingiusto perché *si punisce un'attività solo potenziale*, se infatti io non uso pc e masterizzatore per copiare i cd pago lo stesso, e poi non vedo perché per fare una copia privata (che non condivido via file-sharing) sono soggetto a quattro diverse tassazioni.*L'idea del bollino vitruale denota tutta l'ignoranza del legislatore in materia*. Il primo problema è che la legge vale solo per l'Italia, mentre si sa che la maggior parte dei server su cui sono conservati i file scambiati sono fisicamente fuori dei confini nazionali e per quelli il bollino virtuale non serve a nulla. Poi *il bollino avrà un costo che dovranno sostenere solo gli italiani*, creando una situazione di svantaggio per l'Italia." Il bollino virtuale, infatti, è una sorta di certificazione per la legalità dei contenuti che si stanno per scaricare. Ma, per paradosso, *essendo il bollino in vigore solamente in Italia, qualsiasi file esente dal bollino virtuale*, quindi patch e aggiornamenti del sistema operativo, software open source, demo e files i cui autori hanno autorizzato la libera diffusione, *potrebbe essere considerato illegale da scaricare*. In pratica qualsiasi contenuto, legale e non, si scarichi dalla rete si rischia di incorrere nelle sanzioni già citate prima. Un assurdo paradosso, che non permetterà più agli utenti a banda larga di usufruire della stessa per scaricare qualsiasi cosa!!! Inoltre nella Legge è presente anche una *normativa per stanziare fondi per il cinema italiano*. La motivazione addotta è quella secondo la quale la pirateria ha recato gravi danni al mercato cinematografico italiano. Ma allora perchè il mercato cinematografico internazionale non ne ha minimamente risentito? La verità è che *i film italiani erano già poco apprezzati dal pubbico prima, adesso ci si è aggiunta anche la grossa crisi economica in cui il nostro paese sta versando, in più i prezzi di qualsiasi cosa sono lievitati sino a toccare soglie del 100%* (non date retta all'Istat, che è poco affidabile.. basti pensare che ciò che prima costava 1.000 Lire ora costa 1 euro, ovvero 2.000 Lire). E' ovvio che gli utenti italiani, che *riescono a malapena in molti casi ad arrivare a fine mese*, debbano valutare attentamente il film per il quale stanno per spendere 7 euro, e, in molti casi, il cinema italiano ne esce pesantemente sconfitto. Il problema è che *la maggior parte dei registi italiani non si sono saputi adattare alle nuove tendenze ed hanno scelto una pessima strategia di mercato*: i film impegnati sulla mafia, sui problemi sociali o film storico-realistici oramai hanno stancato e *il cittadino medio va al cinema per rilassarsi, divertirsi e non pensare ai problemi che lo attanagliano durante tutta la giornata*. E' facile immaginare il perchè di tanto successo de Il Signore Degli Anelli, Vanhelsing, Alla ricerca di Nemo e via dicendo. I pochi film di animazione italiana, inoltre, non reggono minimamente il confronto con colossi come la Disney (Koda fratello Orso), la Pixar (alla ricerca di Nemo) e la PDI (Shrek). La verità è che *tutti i files scaricati tramite i P2P, potrebbero essere equiparabili a dei demo valutativi, utili all'utente per scegliere il prodotto finale*. Un Divx (è questo il formato in cui si trovano i films su internet) non ha paragoni in quanto a qualità rispetto ad un DVD (il DVD è molto superiore infatti), lo stesso dicasi per gli mp3. Ma, è facile capire che,* in una società dove vendono le saponette mostrando nudità femminili e vendono prodotti che non hanno nulla a che vedere con l'illustrazione mostrata sulla scatola, uno sviluppo del mercato in tale senso (valuto -e se mi piace- compro) fa paura alle grandi multinazionali.* Ultimo per ordine, ma non per importanza, è il fatto che, *questa Legge*, così mal congegnata, *hanno voluto che passasse per forza prima delle elezioni europee di Giugno, poichè il governo ha preso impegni con le case discografiche e cinematografiche*, come ha ammesso anche l'On. Carlucci in un dibattito che si è tenuto il 6 Maggio su Radio 24 (/tutti i files relativi li trovate nella sezione downloads->files utili/) Sarebbe stato meglio, invece, *far decadere al Senato questo Decreto nato male e sviluppato male e far tornare il tutto alla Camera per stendere una proposta di legge più ben congegnata e soprattutto più sensata. *Ma ovviamente *ci sono troppi interessi e troppi soldi in ballo e la Legge è stata approvata comunque dal Senato* seppur strappando al Min. Urbani la promessa (messa agli atti) di cambiare l'art 1 e l'art 8. Belle le finestrelle! -- "Knowledge is knowing a street is one way. Wisdom is still looking in both directions." Marco Ciampa -- Per iscriversi (o disiscriversi), basta spedire un messaggio con OGGETTO "subscribe" (o "unsubscribe") a mailto:linuxtrent-request@xxxxxxxxxxxxx