Il 17 febbraio 2016 17:55:24 CET, Guido Brugnara <gdo@xxxxxxxxx> ha scritto:
----- Il 17-feb-16, alle 17:29, Roberto Resoli roberto@xxxxxxxxxxxxxx
ha scritto:
===CUT===che
Credo che non sia questo ciò di cui abbiamo bisogno, quanto invece di
creare un'ecosistema in cui l'offerta commerciale si basi su delle
garanzie effettive sulla localizzazione dei dati, sulle policy della
loro gestione, su impegni concreti in favore dell'utenza.
Queste cose costano lavoro, e il lavoro deve essere remunerato.
Il parallelo è quello solito con il mondo dei GAS, con i consumatori
si aggregano e decidono *loro* cosa chiedere ai fornitori; in questole
associazioni come LinuxTrenr potrebbe avere un ruolo di garanziadisposti
fondamentale.
Ma l'assunto è che se si pretendono delle cose, si deve essere
a pagare il giusto per ottenerle.
Sono anni che fornisco servizi IT ai Gruppi di Acquisto Solidali e devo
dire che non è per nulla scontato che la gente comprenda cosa sia il
giusto prezzo.
Se si tratta di prodotti biologici sono molto esperti e quindi
obbiettivi; ma sui servizi IT purtroppo per molti prevale il prezzo
trascurando gli altri "valori" perché non comprensibili ai "non addetti
ai lavori".
Servirà ancora molto tempo perché i principi dell'economia solidale
propri del settore Software Libero vengano compresi dalla gente.
Guido Brugnara
--
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