Il 28/11/10, Paolo Bernardi<paolino@xxxxxxxxxxxxxx> ha scritto: > Buongiorno e buona domenica! Anche a te > On Sat, 2010-11-27 at 23:14 +0100, Roberto Resoli wrote: >> > Ho scritto anche io qualcosa sull'argomento: >> > >> > http://www.fsugitalia.org/wp/2010/11/microsoft-puglia-il-testo-dellaccordo/ >> >> La faccenda del "prezzo favorevole per le scuole" mi era sfuggita. >> >> Purtroppo però, se posso dare un parere spassionato, il tuo articolo >> mi sembra pieno di inferenze >> indebite che non hanno nulla a che fare con il testo, ma si basano su >> tue opinioni sugli attori in gioco. >> Cose tipo: >> "non saranno sicuramente Software Libero né tantomeno Open Source, >> visto il coinvolgimento di Microsoft." e "Quale tipo di IT verrà >> promosso è, di nuovo, facilmente immaginabile." >> >> Io non immagino nulla, leggo un testo pieno di fumo ( a parte >> l'accenno sul sw per le scuole). > > Indebite magari no, ma sicuramente sono tutte inferenze assolutamente > soggettive. Hai ragione, il termine indebite era sbagliato. Magari avrei dovuto mettere un bell'avviso all'inizio del > testo ma era quella la mia intenzione fin dall'inizio della sua stesura. > > Prima di avventurarmi in speculazioni varie ho cercato delle fonti, > tuttavia sia Vendola che Jovine parlano di tutto tranne che del > contenuto dell'accordo. > > Vendola in particolare si perde tra le nuvole e altri paroloni > altisonanti (Windows, Google, ... Apple? No, Leopard e iPod! :-) ): > http://www.nichivendola.it/sito/mcc/informazione/sul-protocollo-di-intesa-con-microsoft.html Purtroppo la replica di Vendola sul suo blog mi preoccupa assai più del protocollo di intesa. Mette insieme cose come Open Data e Cloud Computing, enuncia slogan come "meno rame e più fibra" parlando di digital divide, come se una rete velocissima lo diminuisse di per sè. Basterebbe una rete decente, e occorrerebbe invece puntare sull'aumento di consapevolezza dei cittadini. Insomma molti slogan buttati li senza un'idea solida al fondo. La cosa che mi indispone di più di questa faccenda è che si continua a parlare di FLOSS come di una tecnologia contrapposta ad altre, quando non è affatto una tecnologia, come ha detto poche settimane fa anche la Corte Costituzionale. Posso essere d'accordo con Vendola che per un cittadino la scelta di un SO sia questione di gusto, ma non può essere così per una PA, per la quale le scelte in tema di apertura, trasparenza, indipendenza e mantenimento nel tempo dell'accesso ai dati sono imprescindibili. > La video intervista di Jovine invece l'hai già commentata, e in effetti > non vedo scritto "open source" in nessuna parte dell'accordo. > > Alla fine quindi, sono d'accordo, rimane soltanto un bel po' di fumo. > Cosa potrebbe uscirne fuori l'ho inferito (di nuovo, in modo > assolutamente soggettivo) basandomi su esperienze passate e sulla > considerazione che un'azienda dovrebbe perseguire i suoi interessi. > Magari mi sbaglio, sarei veramente contento se così fosse. :-) Tocca a noi vigilare, e soprattutto ai cittadini della Puglia. Stracciamoci le vesti su atti concreti. >> Sono curioso di leggere il testo del "disegno di legge sull’open >> source quale sistema di riferimento per l’e-government regionale" >> promesso da Vendola per la settimana prossima. > > Idem. Speriamo sia un po' più concreto. Infatti, vedremo. ciao rob > Paolo > -- Per iscriversi (o disiscriversi), basta spedire un messaggio con OGGETTO "subscribe" (o "unsubscribe") a mailto:linuxtrent-request@xxxxxxxxxxxxx