Re: Silvia dove 6? - stream of consciousness

  • From: "Silvia" <dragoon10@xxxxxxxxx>
  • To: <lano666@xxxxxxxxxxxxx>
  • Date: Mon, 10 Mar 2003 12:01:38 +0100

> >
manchi.....uuuuuuuuuuuuueeeeeeeeeeeeeuuuuuuuuuuueeeeeeeeeeuuuuuuuuuuuueeeee
> >eeeeeuuuuuuuuuuueeeeee(come si fa la faccian che piange?)

Ella! Evocata da quella che alcuni maligni potrebbero interpretare come
un'abbondante leccata di chiappe (senza cattiveria, personalmente non lo
penso ^_^) mi rifaccio viva una volta tanto. Sono lontani i tempi in cui
infestavo a dovere questa ml, purtroppo i semestri capitano, e non sto
alludendo alle mestruazioni, ma all'esilerante kermesse di corsi in cui mi
trovo mio malgrado ingolfata. Per fare un esempio, sono le 11 del mattino e
invece di dormire, come sarebbe mio sacrosanto diritto, sono *già* in
laboratorio di ritorno da una simpatica lezione di diritto
dell'informazione. Niente paura, più tardi ce n'è ancora. Per carità, i
corsi mi piacciono, però assorbono tutta la mia ram che è di per sè
limitata. Una novità per me assolutamente clamorosa? Manca un mese agli
esami e ho già letto tutti i libri, per me è una cosa incredibile che
richiede che me la tiri almeno un po' (*pavonegg*pavonegg*) ^_^
C'è un altro motivo per cui da tempo non mi faccio più viva per le mie
estenuanti pippe mentali in materia di relazioni interpersonali che occupano
più di dieci righe e per cui tutti si lamentano: non ho assolutamente un
cazzo da dire, una volta tanto (la mia prosa vacua dovrebbe dimostrarlo) e
le discussioni in corso ( a parte il nome del nuovo pc del loor) non mi
ispirano granchè...si c'è la festa di carnev-ale che forse si fa oppure no e
a cui cmq non potrò partecipare per tassativi motivi di studio (argh)...ma
per il resto il terreno è arido perchè i miei vaneggiamenti fioriscano.
Se volete, e ve lo propinerò lo stesso per chi ha il coraggio di leggere, vi
racconto un po' di fatti random, un po' dei diecimila pensieri che in questo
periodo mi stanno passando per la testa. Pensavo di updatare il mio sito per
metterci dentro la pagina delle considerazioni casuali e frammentarie che
costituiscono il corpus della mia personale weltanshaung, ma pensavo anche
che chi cazzo se ne frega dopo tutto? E poi non faccio nemmeno in tempo a
pensare una cosa che sono già passata ad altri problemi e il pensiero di
prima è già datato...sono in fervore mentale, forse perchè dopo due anni
finalmente ho da studiare una materia storica che ben poco ha a che spartire
con tutti i ridicoli corsi di aria fritta che in buona parte compongono il
mio corso di laurea. Sarà l'atmosfera di guerra imminente e Bush disco-rotto
che anche se Dio in persona gli chiedesse di darsi una calmata continuerebbe
a dire le stesse cose. Due giorni fa ho finalmente esposto la bandiera della
pace sul mio terrazzo. Di politica non me ne frega assolutamente nulla, le
mie simpatie in materia non vanno a nessuno, le antipatie a molti. Tuttavia
lo trovo un gesto simpatico non solo contestualmente ma soprattutto in
generale, più che mai quanto in questo periodo sono convinta della non
violenza che vorrei guidasse sempre le azioni dell'umanità, della bestialità
assolutamente ingiustificabile di ogni forma di violenza checché ne dicano
gli interessati del settore...Detesto fare questi discorsi da utopista alla
veneranda età di 20 anni, in cui il cinismo e il disincanto avrebbero già
dovuto prendere piede. Ancora di più detesto il fatto che intimamente non le
ritengo del tutto utopie...mi fa star male l'idea di avere qualcosa in
comune coi quattordicenni che sventolano le bandiere del Che in piazza
(brrrrrrr...) Ok, assaggio di sega pacifista, ovviamente continua
all'infinito(ieri sera ho visto un documentario sugli omicidi falcone e
borsellino e sono scoppiata a piangere, per la cronaca e per dare un'idea
del mio stato mentale convulso) e sono aperta, anzi spanata, ad ogni
discussione che per favore non si limiti alla banalità dei singoli fatti o
dettagli, io amo le considerazioni di ampio respiro (quelle più inutili, per
intenderci)...cazzo oggi non mi riconosco nemmeno pr come scrivo....

Sono irritata dalle piccole cose, dai dettagliuzzi, dai piccoli sgarbi anche
involontari di cui la vita di ogni giorno è un mosaico continuo.Lasciate che
vi faccia qualche esempio anche solo limitato al posto in cui mi trovo ora:
l'università; al momento sto occupando una postazione da circa mezzora ma vi
garantisco che è la prima volta che riesco a farlo. Infatti il laboratorio è
soggetto a svariate sfumature di mafia: ci sono puntualmente le
esercitazioni di inglese che ti costringono ad alzare le chiappe anche se
stai scaricando posta proprio in quel momento e vi giuro che ce ne sono
*mille* di ste cazzo di esercitazioni, solo che quando le devi fare te e vai
a segnarti per la lista il mattino dopo l'affissione scopri che tutto il
centinaio di posti è già stato fottuto in due tornate (lo vedi dalla
presenza di due o tre sole calligrafie...un piccolo stronzo che firma per sè
e per tutti i suoi bastardi e numerosi amichetti...anzi peggio unA piccola
stronza. Cristo se odio le ragazze...) Da aggiungersi, gli eterni, quelli
che in laboratorio probabilmente ci vivono e hanno la cucina nei cessi.
Uh, poi la biblioteca/sala lettura. Sai che hai solo un paio d'ore di buco e
non puoi tornare a casa, così ti fai coraggio e te ne vai a cercare di
studiacchiare un pochino per non perdere tempo. La sala sembra deserta,
regna la pace e il silenzio, i tavoli semi vuoti. Ti avvicini a uno che
studia da solo e così - per cortesia - gli chiedi se il posto di fronte è
libero. No che non lo è cazzo. E allora lo sguardo si focalizza meglio sulla
postazione e nota un minuscolo truciolo di matita temperata: significa
inappellabilmente che il posto è occupato. Ad libitum, vale a dire in
eterno. Il soggetto che ha marcato in quel modo il territorio è assente, da
quanto l'interrogato non sa dire, per quanto ancora è indeterminato: un'ora,
dieci minuti, tre settimane... non importa, il posto è suo per diritto
divino. Io sono qui ora col mio librino e i miei evidenziatori ma non posso
sedermi perchè il truciolo di matita deve ispirare una soggezione
reverenziale, così invece di soffiarci sopra e sedermi devo cercare un altro
posto. Mi guardo intorno e ora noto sinistramente tutto il restante panorama
di gommine, penne col tappo aperto, dispense di materie astruse, libri
tenuti aperti da forze mistiche. Mi trovo in territorio occupato e lo
capisco chiaramente. Vorrei urlare e schiumare ma i muratori col martello
pneumatico fuori fanno troppo rumore e decido che andrò a studiare da
mcdonalds.
Un'altra figura inquietante del laboratorio e dell'intero dipartimento è
quello che per me e Daniel è semplicemente "il coglione", una faccia da culo
spaventosa che occasionalmente indossa cappellino degli yankees in
coordinato con felpa e che si porta dietro ovunque, ivi compreso a lezione,
un cazzo di computer portatile che fa sbavare quelle due o tre ragazze roito
che gli stanno sempre appresso. Ma si capisce che il portatile se lo porta
sempre nella speranza di altri imporbabili acchiappi, che puntualmente non
sono mai arrivati. Dettaglio patetico: quando viene in laboratorio sposta la
tastiera del computer e con aria competente inserisce i cavi del suo
computer qua e là (si capisce che finge, è alimentato a batteria).
Oddio, le fottute bottigliette d'acqua san benedetto, parte integrante del
set del fiducioso ripassatore....
Ok, mi sono parzialmente sfogata e così mi viene un altro pensiero random:
alle 8 e 5 su raitre c'è tutta la settimana un bellissimo programma che si
chiama "la storia siamo noi", almeno, a me riesce sempre ad interessare...

Ah ah, capitolo d&d...sono tre settimane che non riusciamo a giocare ma
stasera si riprende...non ho ancora scritto il diario di bordo 4...è che è
difficile conciliare in modo plausibile un'elfa che scrive un diario di
notte con un agguato di giganti delle rocce che avviene nello stesso
momento...sono a caccia di espedienti narrativi...
Ho una fame caimana, oltre tutto, e l'occhio mi si sposta di continuo sui
monitor altrui, non per curiosità ma per riflesso incondizionato. Hanno
tutti l'aria di stare facendo qualcosa di importante e utile allo studio.
Beati loro. A parte il coglione che è su webtool.it.
Va bene signori, questa mail è una fattispecie aperta, ognuno è libero di
contribuire, anzi sarà graditissimo...
Au revoir

Silvia


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