L'idea di associarc=E8 molto buona, ma l'idea di essere una sottosezione dell'A.L.U.T. potra costraci caro in fututro, visto anche quello che dicono gli ingegneri laureati di noi..... ( nostri futuri carnefici.) forse sarebbe meglio un associazione con l'ANDIA (Associazione Nazionale Diplomati Ingegneri Ambientali) voi che ne dite ??? ------------------------------------------------------------- Ing. Setti Stefano - Web Engineer Sistema Informativo - Comune di Trento Via Belenzani 19 - 38060 Trento Tel. 0461/884392 e-mail: stefano=5Fsetti@xxxxxxxxxxxxxxxx ssetti@xxxxxxxxxxxxx ------------------------------------------------------------- ----- Original Message ----- From: "Ufficio Personale" <personale@xxxxxxxxxxxxxxxx> To: "lista DU" <dumbo@xxxxxxxxxxxxx> Sent: Tuesday, March 27, 2001 10:43 AM Subject: [dumbo] Articolo de Il Sole-24 Ore del 27.3.2001 Riforme in cantiere - Il Consiglio nazionale si oppone ai percorsi proposti dall'Universit=E0 Ingegneri contro i nuovi Albi Nel mirino l'utilizzo del titolo da parte dei laureati triennali e la loro iscrizione presso i Collegi ROMA. Un "attentato contro l'ingegneria italiana". Autore sarebbe l'Universit=E0, attraverso la riforma dell'autonomia didattica e con la nuo= va organizzazione dei percorsi accademici basata su due titoli: la laurea - triennale - e (in sequenza anche senza alcun automatismo) la laurea specialistica - cinque anni in tutto -. La denuncia arriva dal Consiglio nazionale degli ingegneri, che "si impegner=E0 in tutti i modi e in tutte le sedi legittime per non iscrivere i laureati al proprio Albo". Una minaccia che, se tradotta in pratica, penalizzer=E0 i laureati triennali italiani nell'area dell'ingegneria e li esporr=E0 un trattamento differenziato rispe= tto ai colleghi europei che possono appellarsi alla direttiva 89/48 Ce (il passaporto per formazioni professionali post secondaria di almeno tre anni). Dunque, gli ingegneri vanno all'attacco frontale della riforma universitaria e, soprattutto, dello schema di regolamento che dovrebbe raccordare i nuovi titoli accademici con gli ordinamenti professionali, istituendo negli attuali Albi degli Ordini due sezioni, per accogliere, dopo l'abilitazione, i laureati e i laureati specialisti. Quest'ultimo elenco ospiterebbe anche gli attuali professionisti con la "vecchia" laurea. Due i punti inaccettabili per il Consiglio nazionale degli ingegneri. Da un lato, la denominazione professionale dei laureati, la cui qualifica va nettamente distinta da quella dei laureati specialistici. Va riservato a questi ultimi l'appellativo di ingegnere, mentre i futuri laureati andrebbero qualificati come tecnici (o tecnologi o con il prefisso "tecno"). "Estendere lo stesso titolo ai nuovi laureati triennali vuol dire - afferma il Consiglio nazionale degli ingegneri - ingannare l'opinione pubblica assegnando una identica patente di qualit=E0 a chi ovviamente tale qualit= =E0 non potr=E0 averla avendo seguito un percorso formativo assai pi=F9 ridotto". Se sul "format" del titolo tutti gli Ordini tecnici - dagli architetti, ai dottori agronomi e forestali, ai chimici - stanno, seppure con toni meno accesi, sulla stessa linea, gli ingegneri si ritrovano pi=F9 soli nel combattere contro la possibilit=E0 prevista nello schema di regolamento di consentire ai laureati nelle classi "tecniche" la scelta tra l'iscrizione alla sezione bassa dell'Ordine oppure al Collegio di riferimento, in particolare a quello dei geometri o dei periti industriali. Questa possibilit=E0, secondo il Consiglio nazionale degli ingegneri "crea confusi= one nelle competenze". Non solo: si rischia "di assistere di fatto al conferimento della laurea in ingegneria a decine di migliaia di geometri e periti industriali da parte del Parlamento, come gi=E0 nell'ultimo scorcio di legislatura si =E8 tentat= o". Una conclusione paradossale, quella degli ingegneri, che fa riferimento al disegno di legge sulle competenze di geometri e periti industriali, approvato in prima lettura dal Senato, con cui si tentava di superare il concetto di "modesta costruzione", al quale sono stati agganciati per decenni geometri e periti, rapportando il loro campo d'azione agli edifici di non pi=F9 di tre piani fuori terra, oltre a un interrato o seminterrato. Giorgio Bianchet, presidente del Consiglio nazionale dei periti industriali, qualifica l'azione degli ingegneri come "un intervento per destabilizzare la riforma universitaria", perseguito tra l'altro con il tentativo di riproporre, "per i laureati abilitati del loro Albo, l'ordinamento professionale dei periti industriali, quando invece la legge d=E0 mandato a ridistribuire le competenze interne a un Ordine e non a "copiare" quelle di un'altra professione". Intanto, sono in agitazione anche i laureati in informatica, visto che nel nuovo assetto nell'Albo degli ingegneri viene distinto l'elenco degli abilitati in ingegneria dell'informazione. In questo modo, si attribuiscono all'Ordine come "privative e riserve" attivit=E0 adesso svolte dai laureati= in informatica, che sono specificamente preparati ma non hanno un Ordine. Marted=EC 27 Marzo 2001 Maria Carla = De Cesari - Il Sole 24 Ore Per (de)iscriversi spedire un messaggio con SOGGETTO "subscribe" (o "unsubscribe") a mailto:dumbo-request@xxxxxxxxxxxxx HomePage/Archivio lista //www.freelists.org/cgi-bin/list?list=5Fid=3Dd= umbo Per (de)iscriversi spedire un messaggio con SOGGETTO "subscribe" (o "unsubscribe") a mailto:dumbo-request@xxxxxxxxxxxxx HomePage/Archivio lista //www.freelists.org/cgi-bin/list?list_id=dumbo