[cplist1] 2 Sulivan, lastre sovrapposte su fratture nervose

  • From: Christian Licameli <christian@xxxxxxxxxxxx>
  • To: cplist1@xxxxxxxxxxxxxxxxx
  • Date: Fri, 7 Oct 2016 14:34:36 +0200

[game ON]
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Kalifornia City, giorno 2/4/2025, locazione: New Hope.

Mentre lancia il comando di risposta al criptico messaggio della rete, Sulivan si siede pesantemente su una malandaata poltrona verde, malamente sistemata con l'imbottitura, mentre posa lo sguardo al di fuori della finestra di casa sua.
Il Vantage Cliff Condominium è uno dei nove palazzi che superano i 45 piani nel quartiere, l'appartamento è al 4 piano, ha tre stanze, una adibita a laboratorio tecnico, le altre due contengono tutto il resto. Le inferriate su un paio di finestre e la porta blindata con due telecamere di sorveglianza, montate da lui stesso, (a circuito chiuso, di cui una infrarossi) descrivono l'atmosfera dell'isolato.
Un paio di locali equivoci, ad un centinaio di metri di distanza, raccolgono la feccia del quartiere, e i traffici di materiale illegale si moltiplicano. Il che sarebbe un vantaggio se non venissero una sera su due a sbudellarsi con katane monofilari e rasoi sottocutanei proprio sotto le finestre dei primi piani.
Mentre attendeva la risposta raccoglieva la lista scribacchiata velocemente prima di prendere le chiavi di casa e avviarsi verso il portone.
"Un salto da Martinez e un po' di acquisti tecnologici e mi passa il cattivo umore." pensò uscendo.
Mentre usciva notava con la coda dell'occhio la cam infrarossi disattivata. "cazzo, devo aggiustarla di nuovo" annotò mentalmente.
Chiuse la porta poi scese velocemente per le scale, convinto come sempre di fare prima.
Un uomo con un lungo trench lo fissò sbrigativamente poi salì di corsa per le stesse scale.
Uscendo dal portone si avviò verso il "teknomaarkt" di Martinez. Si chiese per l'ennesima volta perché un nome olandese al negozio.

[off]
se vuoi inserisci qui lo scambio di battute - pezzi  con martinez

[on]

mentre torna verso casa, il cervello incastra un paio di immagini, le sovrappone e lancia un campanello di allarme: davanti il palazzo aveva notato un furgoncino parcheggiato, con vetri oscurati. Ora era ancora lì. Fermo. Ora col motore acceso. Potrà essere un caso? Ma al caso, Sulivan, ci ha sempre creduto poco.
Lo smartphone intanto rimbalza la replica del terminale lasciato a casa.

  >> ----   Ti aspetto.
  >> ----   Troverai la strada? I segnali arriveranno. Ummon.

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