[relug] Re: Un saluto al nostro Papa

  • From: "Alberto Basso" <info@xxxxxxxxxxxx>
  • To: relug@xxxxxxxxxxxxx
  • Date: Mon, 4 Apr 2005 11:13:17 +0200

Vladimir Nicola Chersi <vladimir.nicola@xxxxxxxx> ha scritto

> On Sun, Apr 03, 2005 at 01:06:16PM +0200, Daniele Menozzi wrote:
> > On  03:33:54 03/Apr , Francesco Cristofori - Infinito - wrote:
> > > Pero' un'OT ce lo potevi mettere... Non ci sono pinguini in
vaticano...
> > 
> > sono abituato ad inserire OT quando mi sembra d'obbligo. Ma per
questa
> > cosa, mi sembra un affronto, indipendente da cio' che uno crede. 


Il 17 febbraio 1600 Giordano Bruno fu mandato al rogo perché reo di
credere che era il Sole al centro del sistema solare e non la terra; che
quest'ultima ruotava attorno al Sole e non viceversa: perché scriveva:
"Esistono innumerevoli soli, innumerevoli terre ruotano attorno a questi
similmente a come i sette pianeti ruotano attorno al nostro sole: Questi
mondi sono abitati da esseri viventi".
Oggi nessun credente, appellandosi alla Bibbia, oserebbe mettere in
dubbio la posizione del sole e della terra, e il sistema copernicano, e
anche il papa ha ritenuto fosse venuto il momento, dopo quattro secoli,
di riabilitare Galileo.
Anche l'idea che possano esistere altre forme di vita su altri pianeti
orbitanti attorno ad altre stelle non è più combattuta come lo era fino
a mezzo secolo fa.
Ma quando dall'astronomia e dalla fisica si passa a scienze che
coinvolgono la vita e la sua origine, la posizione antiscientifica del
papa non è molto diversa da quello che era ai tempi di Giordano Bruno e
di Galileo.
I discorsi e i pronunciamenti del papa sono stati e sono di ostacolo
alla ricerca scientifica in questi campi, e trovano una classe politica
illiberale, succube degli interessi della Chiesa, pronta a fare leggi
retrograde che ledono la libertà dei cittadini, pretendendo di imporre
la morale cattolica a credenti e non credenti.
Oggi gli straordinari progressi della biofisica e delle biotecnologie
fanno intravedere la possibilità non troppo remota di guarire malattie
terribili come la sclerosi a placche o l'alzheimer, grazie alla ricerca
sulle cellule staminali embrionali. Non solo non si possono produrre
embrioni per la ricerca, ma nemmeno utilizzare quelle migliaia che
riempiono i frigoriferi dei laboratori. Gli embrioni, secondo la Chiesa
sarebbero già esseri umani, avrebbero l'anima e a questa loro presunta
umanità si dovrebbero sacrificare innumerevoli persone malate, impedendo
la ricerca che comunque andrà avanti in altri Paesi, dove i malati
ricchi potrebbero farsi curare, mentre i poveri resteranno vittime
dell'oscurantismo.
Altrettanto aberrante è la legge sulla fecondazione assistita che vuole
imporre a credenti e non credenti, a liberi cittadini di uno stato che
si dice laico, i dettami retrogradi della Chiesa e del papa.
Si proibisce la fecondazione eterologa. Così a rigor di logica si
dovrebbe dichiarare di nuovo reato l'adulterio e imprigionare l'adultera
(ma non l'adultero) come avvenne per la "dama bianca" di Fausto Coppi
negli anni '50.
Così come si limita la volontà di avere figli a persone che necessitano
della fecondazione assistita, così si cerca di limitare la volontà di
chi vuole evitare gravidanze indesiderate, rendendo praticamente
impossibile o molto difficile l'uso della pillola del giorno dopo,
largamente impiegata in molti altri paesi europei.
Altrettanto antiscientifico e irresponsabile si è dimostrato il
comportamento del papa nel corso delle sue numerose visite a Paesi in
via di sviluppo, dove ha sempre invitato la popolazione a una sessualità
finalizzata alla procreazione, invece di invitare a una procreazione
responsabile, alla conoscenza dei metodi anticoncezionali, a educare a
dare la vita solo quando si è in grado di renderla degna di essere
vissuta.
Anche nel campo che riguarda il ruolo della donna nel mondo moderno il
papa mantiene l'immobilismo scientifico della Chiesa. Malgrado le sue
ripetute affermazioni sul "genio della donna" in pratica il suo ruolo
nella Chiesa è destinato a restare subalterno. Il governo della Chiesa è
completamente in mani maschili. Ridicolo è l'argomento che la donna non
potrà mai essere prete perché Gesù era uomo. Analogamente si potrebbe
dire che perché Gesù era bianco, un nero non potrebbe mai essere prete.
Se in passato questa esclusione delle donne dal sacerdozio poteva essere
giustificata da ragioni pratiche e di tradizione, oggi che la donna ha
ampiamente dimostrato le sue capacità in ogni campo, non ha più alcun
senso ed è solo segno di oscurantismo maschilista.
Anche in campi di grande importanza quale il rispetto dell'ambiente,
delle specie non umane, della ricerca di fonti energetiche meno
distruttive, mi sembra che il papa non abbia dimostrato grande
sensibilità.
In conclusione mi sembra che questo papa abbia contribuito a frenare la
ricerca più innovativa e che offre grandi speranze per il progresso
della medicina, ed abbia trovato terreno fertile in una classe politica
illiberale e scientificamente semianalfabeta e in un ministro della
Sanità che, come i suoi colleghi di governo, ha ben poco rispetto della
Costituzione che stabilisce che "L'arte e la scienza sono libere e
libero è l'insegnamento".

di Margherita Hack




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