L'Internet del dopoguerra (2)
Cause legali "preventive" contro la violazione del copyright, ergastoli per
gli hacker, cyberpoliziotti nei Pc degli utenti. Gli episodi di questo
genere, nel silenzio generale, si moltiplicano.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - Prima Pagina, 11-01-2003]
Il classico videoregistratore a cassette, come tutti sappiamo, e' ormai da
anni uno strumento obsoleto. Il Dvd e i nuovi hard-disk veloci
miniaturizzati e ad alta capienza assolvono, concettualmente, molto meglio
al compito di immagazzinare e distribuire informazioni audio e video. In
piu', la banda larga fornisce un canale adeguato per la circolazione di
masse praticamente infinite di informazioni - diciamo pure di film.
Un'azienda d'avanguardia, la SonicBlue, ha annunciato un prodotto che
ottimizza le prestazioni del registratore digitale e la sua interfaccia di
rete: ognuno puo' rapidamente e a basso costo registrarsi quello che vuole
e se lo crede opportuno distribuirlo a una dozzina (ma non piu') di amici.
Le principali media corporation americane, Abc, Cbs e Nbc, le hanno
immediatamente aperto una causa legale preventiva contro per violazione del
copyright, prima ancora che uscisse l'apparecchio. E anche qui, per
giustificare questa giurisprudenza preventiva, si fa appello allo stato
d'eccezione in cui l'industria versa nel quadro della guerra.
E' come se, nel 1901, una fabbrica di diligenze avesse fatto causa
preventiva alla De Dion Buton o alla Panhard-Levasseur accusandole di
favorire, con la loro diabolica invenzione, il proliferare delle rapine in
banca (e' infatti incontestabile che un rapinatore in automobile fugge piu'
velocemente di un rapinatore a cavallo) e invitando i giudici non a
sequestrare magari le automobili esistenti ed effettivamente utilizzate per
rapine, ma a impedire preventivamente ope legis la stessa nascita di una
cosi' pericolosa e criminale invenzione.
A Washington, l'hackeraggio e' stato equiparato per decreto ai reati di
terrorismo, con pene fino all'ergastolo e competenza dei tribunali
d'eccezione. A questi fini viene considerato terrorista informatico
("Deterrence ad Prevention of Cyberterrorism Act", sez. 815) chiunque
arrechi danni equivalenti o superiori a cinquemila dollari. Il ragazzo che
s'introduce nel server della scuola e' dunque equiparato al terrorista che
prepara un attentato al tritolo, rischia le stesse pene e verra' trattato
alla stessa maniera. Il decreto - sempre nel quadro dello "stato di guerra"
- verra' applicato anche in maniera retroattiva.
Le majors che sono riuscite ad eliminare Napster (senza trarne grande
guadagno: ora gli utenti si scambiano i file direttamente fra loro) e che
tengono i prezzi dei CD musicali fra le 35mila e le 45mila lire, chiedono
una legge che permetta loro di inserirsi senza permesso nei singoli
computer dei cittadini collegati all'internet. Anche qui, il pretesto e'
l'antiterrorismo.
Gli episodi di questo genere, nel silenzio generale, si moltiplicano. Fra
non molto ci troveremo di fronte a un Internet molto diverso da quello che
conosciamo adesso. I tentativi di sottoporre il progresso tecnologico agli
interessi privati avranno successo, probabilmente, nel settore dei prodotti
di consumo ma falliranno nell'internet vero e proprio, che e'
fisiologicamente democratico per natura.
Si tratta di tentativi deplorevoli sul piano etico e su quello civile e -
in un certo senso - antioccidentali. Cosa sarebbe successo se le
multinazionali delle candele (se a quei tempi fossero esistite) fossero
riuscite a ridurre al silenzio Thomas Alva Edison? Se Gutemberg fosse stato
arrestato per riproduzione abusiva? Se i fratelli Wright, all'alba di quel
mattino, fossero stati bloccati da un mandato del giudice su richiesta
della Cunard Lines? Se per combattere il terrorismo - ad esempio - dei
nichilisti russi fossero stati assoggettati a censura preventiva i telefoni
di tutto il mondo? Un forse, un certamente e un chissa'.
Il forse riguarda l'ipotetica vittoria sul terrorismo (i nichilisti in
realta' furono cancellati dalla diffusione dei consigli di fabbrica in
Russia). Il certamente riguarda i profitti dei fabbricanti di candele e dei
gestori di diligenze, liberi di moltiplicarsi tranquillamente senza
l'incomodo di fastidiose concorrenze. Il chissa' riguarda tutti noi:
chissa' se alla fine dei conti non ci piacerebbe di piu' camminare a piedi
e andare a letto con le galline, dopo aver soffiato sulla candela. Buonanotte.
Riccardo Orioles
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