[camera oscura] Re: Condensatore o testa colori?

  • From: "Sergio Bova" <sergio.bova@xxxxxxxx>
  • To: <camera_oscura@xxxxxxxxxxxxx>
  • Date: Wed, 8 Mar 2006 17:08:20 +0100

il tema che proponi è un tormentone dello stampatore fotodilettante, per 
fortuna però c'è chi (Ctein, Postexposure: 
http://www.amazon.com/gp/product/0240804376/ref=sr_11_1/103-9404984-8041425?%5Fencoding=UTF8
secondo me lo ha sufficientemente dipanato

eliminiamo quello che oramai mi pare un falso problema, la testa VC: una camma 
regola l'inserimento di due filtri in relazione ad un particolare tipo di carta 
a contrasto variabile, e a volte inserisce anche un filtro di densità in modo 
da permetterti di cambiare contrasto mantenendo lo stesso tempo di esposizione
obiezione: nessuno può sapere se la carta per cui è regolata la testa VC 
dell'ingranditore che vuoi comperare oggi sarà prodotta domani e dopodomani, 
nel senso che la ditta può chiudere la produzione, può mutarne le 
caratteristiche o (cosa più rara) introdurne un nuovo tipo, per cui quelle a 
camma meccanica fissa senz'altro sono da sconsigliarsi, quelle a "camma 
elettronica" che variano l'intensità di luce emessa da due lampadine, una 
dietro il filtro giallo ed una dietro il filtro magenta richiedono oggi l'uso 
di una tabella, domani complicati calcoli e prove per adattarle alle carte 
sopravvissute
seconda obiezione: può darsi che un maggiore o minor contrasto richieda per 
quella foto e non per quella successiva un aumento o diminuzione 
dell'esposizione, perché allora inseguire la chimera del tempo costante?

se vuoi usare carta a contrasto variabile il sistema migliore, secondo me, è 
l'accrocchio porta filtri Ilford che sistemi sotto l'ottica (e tieni puliti i 
filtri) anche se ho visto professionisti della stampa sventagliare nel cono di 
luce dell'ingranditore i filtri tenuti semplicemente per un angolo (filtri Agfa 
e non Ilford, perché più resistenti ai graffi e leggermente più spessi). L'uso 
del cassettino portafiltri può introdurre vibrazioni della testa, anche se qui 
basta aspettare un po' che si fermi prima della nuova esposizione (se usi lo 
splitting, ovvero l'uso di due fitri uno di seguito all'altro)

ripeto: se vuoi usare questa carta, perché io l'ho bellamente abbandonata e con 
quella a contrasto fisso mi trovo molto meglio: agendo sullo sviluppo puoi 
alzare od abbassare il contrasto, bruciando mascherando e sbiancando puoi 
rendere la tua stampa più viva di quanto non ti consenta la chimera del mezzo 
grado delle VC - ma i gusti son gusti

per il problema residuo della fonte di luce: la testa a condensatori 
tendenzialmente offre stampe più contrastate, e richiede allora sviluppi delle 
pellicole più morbidi, quella a condensatore l'incontrario ed allora cerchi uno 
sviluppo più contrastato, ma non pensare a variazioni enormi di contrasto per 
cui i due sistemi si equivalgono
la differenza reale è nella capacità per quelli a luce condensata di mascherare 
polvere e graffi, nell'economicità delle camere di miscelazione (polistirolo 
per il mio misero Meopta e per il blasonato Leitz V35, gli altri non so) che in 
un domani puoi ricostruirti tu

io che son un po' perfettino, comperai entrambe le teste del Magnifax, quella a 
condensatori non l'ho mai usata e la tengo di riserva se qualcuno me la compera 
o se mi si fondesse quella a luce condensata, ma è un acquisto doppio che non 
ripeterei

piuttosto, giusto per complicarti la vita :-)))), perché non pensare ad una 
bella staffa per bloccare la parte alta della colonna (v. allegato)?

sergio

Attachment: staffa.JPG
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