Tutto assolutamente vero, soprattutto per quanto riguarda il 95% (circa) del software prodotto per l'Amiga, ovvero i videogiochi. Gli unici benefici che si potevano ottenere da un upgrade hardware (leggi schede grafiche, genlock e simili) erano legati a usi specifici professionali o semiprofessionali nell'ambito della videografica. Il giorno 11 dicembre 2009 13.52, davidebressanini@xxxxxxxxx < davidebressanini@xxxxxxxxx> ha scritto: > il 90% (stima detta cosi' a occhio) degli amighisti aveva amiga non > accelerati. > un programmatore aveva l'obbligo di accontentare la maggior parte di utenti > amiga. un programma prima doveva funzionare bene su un amiga base e poi, > forse, > migliorava su un amiga accelerato. e sto parlando di schede acceleratrici > che > montavano processori motorola, quindi non di una grande miglioria in fatto > di > accelerazione. per le acceleratrici di ultima generazione e' ancora peggio. > solo pochi eletti hanno avuto la fortuna di possederne una, uscite in un > periodo dove gli amighisti rimasti non riempirebbero un paesino di > montagna. > inizialmente l'hardware di amiga venne sfruttato per dimostrare la sua > netta > superiorita' nei confronti del pc. poi, l'incompetenza di chi sappiamo > gia', > rese necessario sfruttarlo per tamponare inutilmente l'avanzata e il > sorpasso > dei pc, avanzata gia' di per se veloce che avveniva mentre l'hardware di > amiga > rimaneva congelato per sempre. > -- > davide > >