> Ciao a tutti, > > invio alcune note relative al convegno che si e' tenuto ieri presso la > sede della Regione Emilia Romagna, a Bologna, "Software libero: > un'opportunita' per la pubblica amministrazione ed il sistema economico > regionale" (http://osa.aster.it/seminario-sl/). Innanzitutto una > considerazione personale: gli intervenuti, numerosi, sono risultati > interessanti e ne e' uscito un quadro positivo, sia dal punto di vista > dello stato di fatto che delle potenzialita', per il software libero. > > Un'avvertenza: gli interventi sono stati numerosi e fitti di contenuti. > Per cui quello che segue, seppur lunga, non vuole essere un resoconto > esaustivo di tutto quello che e' stato detto. Penso che a breve verranno > messi online i materiali prodotti per il convegno. Quindi ci sara' una > fonte migliore di questa mail da cui trarre ulteriori informazioni. E mi > scuso in anticipo per inesatezze e omissioni, che non sono volute. > Eventuali integrazioni da parte di chi e' intervenuto sono preziose. > > ================================= > > - Antonio Nervegna, presidente della commissione bilancio, > programmazione, affari genereli e istitizionali, ha introdotto la > giornata puntando sui concetti di democrazia e di uguaglianza del > software libero. Ed ha fatto anche il primo riferimento della giornata > al rapporto Stanca come il primo documento istituzionale a cui fare > riferimento > > ---------------------------------- > > - Paolo Bonaretti, direttore Aster, ente coorganizzatore del convegno, > ha ribadito l'impegno della PA verso il Floss per quanto riguarda i > servizi ai cittadini. Ha tratteggiato per sommi capi la storia del > software libero, le sue caratteristiche e la nascita dell'Open Source > Initiative. Per quanto riguarda i vantaggi per la PA, ha citato: > - vita piu' lunga per l'hardware > - maggiore indipendenza dai fornitori > - soluzioni ad hoc e continuo aggiornamento > - diffusione delle soluzioni e riuso > Dal punto di vista dei vantaggi economici: > - investimenti sulla formazione > - pianificazioni della migrazione > - nessuna scelta esclusiva > Infine, ha concluso manifestando la volonta' di creare un forum > permamente sulla PA > > ---------------------------------- > > - Antonio Raffaele Meo, politecnico di Torino e presidente della > commissione per il software a sorgente aperto nella pubblica > amministrazione, e' intervenuto sul tema "Il software libero come > strumento di crescita economica locale e nazionale". Ha individuato nel > software libero una rivoluzione tecnologica e industriale che ha le > seguenti caratteristiche: > - esplosione della conoscenza > - spirito della rivoluzione, in cui dalla fusione tra > hardware e software prevela quest'ultimo, non solo in > ambito tecnologico ma anche in ambito artistico e > creativo > - la possibilita' di partecipazione a 'distretti virtuali' > che si originano e si aggregano spontaneamente dando cosi' > la possibilita' ai piccoli operatori di aggregarsi e si > aggirare le barriere d'ingresso sul mercato > - il guadagno del sistema paese in termini di: > - installazione > - consulenza / formazione > - personalizzazione > Ha riportato poi una serie di esempi derivati dal territorio piemontese > per quano riguarda una serie di aspetti, tra cui quello dell'offici > automation con Langoffice, in via di conversione al software libero, > dello studio delle interfacce e della sicurezza. > Meo ha sottolineato poi il dibattito tra destra e sinistra sulla > privatizzazione dei beni materiali e, passando ai beni immateriale e > alla conoscenza, ha spiegato come il discorso cambia e come minacce come > la brevettazione in Europa possano mettere a rischio la diffusione delle > idee. Ha concluso parlando di uno "spettro": wi-fi, larga banda, > tecnologie per connessione devono essere libere, si deve garantire > laccesso alla navigazione che comunque deve essere disciplinata. > > ---------------------------------- > > - L'assessore alle attivita' produttive Duccio Campagnoli ha ribadito > l'impegno normativo verso il software libero e la grande responsabilita' > della pubblica amministrazione a fronte di un aumento della domanda di > intervento in campo tecnologico. Ha parlato della realizzazione di > strutture e di sviluppo della ricerca per incrementare l'economia della > conoscenza. La regione poi ha effettuato una scelta verso la promozione > del piano telematico e l'ampliamento della rete a livello regionale, > principalmente in fibra studiando soluzioni ad hoc per i comuni > dell'Appennino. Al momento e' gia' stato sottoscritto un accordo per il > territorio che va da Bologna a Rimii mentre su procedera' nei prossimi > mesi per arrivare fino a Piacenza. > > ---------------------------------- > > - Renzo Davoli, universita' di Bologna, dipartimento di scienze > dell'informazione, "Il software libero per la conoscenza e > l'apprendimento". Ha tracciato quelle che sono espressioni false ed > espressioni vere sul software libero e sul sofware proprietario cercando > di dare una corretta interpretazione al fenomeno. Il tutto con > particolare riferimento alla scuola e alla didattica. > - Falso > + il software libero e' piu' difficile > + e' di difficile installazione > + funzionalita' per determinate fasce di utenti > + difficolta' nell'utilizzo > + sicurezza di sistemi e applicativi > + software proprietario piu' costoso > + rincorsa dell'obsolescenza dell'hardware > - Vero > + la scuola deve essere super partes e non veicolare > pubblicita' (vedi caso ECDL e software proprietario) > + educare e non ammaestrare > + esercitare un giudizio scritico e optare per soluzioni > eterogenee per arrivare a una padronanza dei mezzi > + non deve diventare sponsor di grandi aziende > + deve installare sistemi multiutente per venire > incontro a quelle che sono le esigenze del suo > bacino d'utenza > + non deve incitare a 'delinquere' rendendo di fatto > esplicita la richiesta di software con licenze > proprietarie > + deve promuovere la divulgazione della conoscenza > > ---------------------------------- > > - Lucio Picci, universita' di Bologna, dipartimento di scienze > economiche, "L'economia del software libero". Ha articolato il suo > intervento in una serie di punti collegari: > 1. reputazione > partendo dall'economia del dono, ha parlato di una > forma retributiva dei partecipanti ai progetti di > software libero in termini di immagine e di veicolazione > delle proprie capacita'. > 2. effetti di rete > per optare per una soluzione piuttosto che per un'altra, > si tiene conto della diffusione di una sua soluzione, > il cui dato quantitivo puo' influire piu di quello > qualitativo. Inoltre ha parlato del problema di > coordinamento di scelte individuali all'interno di > strutture organizzate in altro modo. > Nel 'che fare', ha puntato sulla valutazione degli effetti di rete, > attraverso i quali giungere a una soluzione ottimale nella scelta delle > tecnologie. > > ---------------------------------- > > - Cristina Rossi, istituti di informatica e telematica. CNR, area di > ricerca di Pisa, "Imprese italiane e software open source. Un'analisi > empirica di un settore nel settore". Il suo intervento era incentrato su > chi fa business con il software open source e sulla presentazione di > un'analisi derivante da dati raccolti attraverso un'indagine > conoscitiva. Questi i dati di cui ho potuto prendere nota: > - 146 imprese di cui si sono analizzati > + caratteristiche strutturali > + attitudini verso il software libero > + interazione con la comunita' > [nota: di queste saranno divulgare quattro pubblicazioni > scientifiche] > - distribuzione sul territorio nazionale > + 58,2% nord > + 29,4% centro > + 12,4& sud > - offrono servizi e sviluppo > - il 40% esiste dal 2000 > - il 93% ha usato SL fin dall'inizio > - il 54,8% e' nata dopo la fondazione dell'OSI > - una parte di queste lavora anche con il software proprietario > > ---------------------------------- > > - Guido Galardi, rappresentante per le reioni della commissione per il > software a codice sorgente aperto nella pubblica amministrazione, > "Panoramica delle esperienze nelle pubbliche ammiistrazioni regionali > italiane". Ha portato l'esempio della Regione Toscana dopo dal '97 al > '99 e' stata sviluppata la rete telamatica regionale progettata negli > anni precedenti e per la quale si usa software libero. Ha puntato poi su > una serie di elementi: > - possibilita' di addestramento del personale > (personale interno appoggiato da imprese toscane) > - documentazione/manutenzione > - risultati: esportabilita' delle soluzioni a altre > regioni > - maggiori dettagli all'URL http://www.e.toscana.it/ > > ---------------------------------- > > - Gaudenzio Garavini, direttore generale dell'organizzazione, sistemi > informativi e telematica della regione Emilia Romagna, "Esperienze nelle > pubbliche amministrazioni dell'Emilia Romagna". Ha sottolineacome come, > con l'introduzione del software libero, si sono ottenuti: > - ottimizzazione del budget > - opportunita' di formati aperti > - facilita' di riuso delle soluzioni software > - Esperienze con il SL: > a. banca dati dell'osservatorio e-government > e la societa' dell'informazione (CIC) > - informazione strutturale per definizione del fenomeno > e-gov. in Emilia Romagna > - informazioni sugli/per gli utenti > - rilevamento della disomogeneita' territoriale > - riuso del CIC in altre regioni > - soluzioni tecnologiche ad hoc > b. Ferrara: > - Rete Profeta > - timbratura elettronica > - webcam sul castello > - sistema bibliotecario > - VNC per nuove stazioni > c. Reggio Emilia: > - gestione sistemistica da due o tre anni > d. Modena: > - progetto di valutazione di costi e benifici dall' > introduzione di GNU/Linux > - @FORM per applicazioni web > - OpenCA: rete civica di Modena > e. Piacenza: > - forum di discussione > - URP e banche dati > - servizi intranet > > ---------------------------------- > > - Daniela Volta, responsabile dei laboratori di informatica > dell'Istituto Keynes, "La scuola: il caso dell'istituto di istruzione > superiore JM Keynes di Castel Maggiore". Oltre ai sistemi server, si sta > procedendo con una progressiva eliminazione dei pacchetti proprietari > anche per i software applicativi usati dagli studenti. In cinque anni, > il processo ha raggiunto ottimi risultati ed e' ancora in evoluzione. Si > e' potuto portare i laboratori di informatica a quattro mettendo in > collegamento, tramite VPN, la sede centrale con quella distaccata. La > docente ha ribadito l'impegno nel formare persone libere di scegliere. > > ---------------------------------- > > - Piera Poggio, Metodo Srl, Modena, "Le imprese: il caso > Lapam-Federimpresa". Lapam e' un'associazione di categoria che raggruppa > dai piccoli esercenti dalle medie imprese offrendo principalmente > servizi fiscali e sindacali. Ha 68 sedi, soprattutto a Modena e poi nel > resto della regione con 640 dipendenti a tempo indeterminato e una > sessantina di dipendenti a tempo determinato per il totale di 700 > postazioni informatizzate. Sia per server che client e' stato usato > software libero. Dei software realizzati è stato rilasciato il codice > sorgente e tutto e' disponibile su Sourceforge. Si dichiarano > soddisfatti della scelta perche' possono avere il controllo delle > tecnologie che usano. > > ---------------------------------- > > - Francesco Contini, istituto di ricerca sui sistemi giudiziari, CNR, > "L'organizzazione giudiziaria: il front-office del giudice di pace". > Nell'ambito della gestione di cause (principalmente civili e anche > penali ma solo per ambiti di lieve entita') il lavoro del giudice di > pace, nella fase di iscrizione a ruolo, deve tenere conto delle > dinamiche di cambiamento tecnologico. Al progetto, in fase di > realizzazione e non ancora introdotto, sta lavorando un pool di partner > tecnologici, di ricerca e imprese. Si stanno sperimentando e-services. > La parte piu' interessante riguarda l'uso di SL a servizio > dell'autonomia conciliativa del giudice di pace attraverso un sistema di > e-filing (il sistema si chiama Incounter). Poche sono le esperienze in > Europa (Austra, Finladia e Gran Bretagna), poi sono operativi Australia, > Singapore e Stati Uniti. Nel giro di pochi mesi, si potrebbe arrivare a > una gestione automatizzata delle iscrizioni. Un vantaggio soprattutto > nell'ottica delle esperienze e dell'interfacciamento con l'Europa. > > ---------------------------------- > > Di seguito e' stata data parola alle associazioni. > > - la sottoscritta per Assoli. Ho illustrato: > - nascita e principi nella creazione dell'associazione > - obiettivi statutari > - progetti in corso > - dialogo con l'esterno attraverso le liste > - contatti e interfacciamento con l'associazione > > - Maurizio Lemmo, Italian Linux Society > - nascita e storia dell'associazione > - lo statuto, diffusione della cultura informatica > e del software libero > - i servizi dell'associazione > - le attivita' con particolare risalto al LinuxDay > - contatti e interfacciamento con l'associazione > > ---------------------------------- > > Ha concluso la giornata l'intervento del vice presidente della regione > Emilia Rpmagna, Flavio Delbono, il quale ha sottolineato il valore delle > esperienze illustrate. Ha ribadito inoltre la volonta' della regione di > procedere con il percorso tecnologico, tenendo conto della proposta > presentata per l'introduzione del software libero nella pubblica > amministrazione. > > Ciao > antonella > -- > Mailing list info: http://lists.linux.it/listinfo/soci