[relug] Fw: Convegno Regione Emilia-Romagna

  • From: Iarno Pagliani <i.pagliani@xxxxxxxxxxxxxx>
  • To: "relug@xxxxxxxxxxxxx" <relug@xxxxxxxxxxxxx>
  • Date: 17 Jun 2003 14:37:53 +0200

> Ciao a tutti,
> 
> invio alcune note relative al convegno che si e' tenuto ieri presso la
> sede della Regione Emilia Romagna, a Bologna, "Software libero:
> un'opportunita' per la pubblica amministrazione ed il sistema economico
> regionale" (http://osa.aster.it/seminario-sl/). Innanzitutto una
> considerazione personale: gli intervenuti, numerosi, sono risultati
> interessanti e ne e' uscito un quadro positivo, sia dal punto di vista
> dello stato di fatto che delle potenzialita', per il software libero.
> 
> Un'avvertenza: gli interventi sono stati numerosi e fitti di contenuti.
> Per cui quello che segue, seppur lunga, non vuole essere un resoconto
> esaustivo di tutto quello che e' stato detto. Penso che a breve verranno
> messi online i materiali prodotti per il convegno. Quindi ci sara' una
> fonte migliore di questa mail da cui trarre ulteriori informazioni. E mi
> scuso in anticipo per inesatezze e omissioni, che non sono volute.
> Eventuali integrazioni da parte di chi e' intervenuto sono preziose.
> 
> =================================
> 
> - Antonio Nervegna, presidente della commissione bilancio,
> programmazione, affari genereli e istitizionali, ha introdotto la
> giornata puntando sui concetti di democrazia e di uguaglianza del
> software libero. Ed ha fatto anche il primo riferimento della giornata
> al rapporto Stanca come il primo documento istituzionale a cui fare
> riferimento
> 
> ----------------------------------
> 
> - Paolo Bonaretti, direttore Aster, ente coorganizzatore del convegno,
> ha ribadito l'impegno della PA verso il Floss per quanto riguarda i
> servizi ai cittadini. Ha tratteggiato per sommi capi la storia del
> software libero, le sue caratteristiche e la nascita dell'Open Source
> Initiative. Per quanto riguarda i vantaggi per la PA, ha citato:
> - vita piu' lunga per l'hardware
> - maggiore indipendenza dai fornitori
> - soluzioni ad hoc e continuo aggiornamento
> - diffusione delle soluzioni e riuso
> Dal punto di vista dei vantaggi economici:
> - investimenti sulla formazione
> - pianificazioni della migrazione
> - nessuna scelta esclusiva
> Infine, ha concluso manifestando la volonta' di creare un forum
> permamente sulla PA
> 
> ----------------------------------
> 
> - Antonio Raffaele Meo, politecnico di Torino e presidente della
> commissione per il software a sorgente aperto nella pubblica
> amministrazione, e' intervenuto sul tema "Il software libero come
> strumento di crescita economica locale e nazionale". Ha individuato nel
> software libero una rivoluzione tecnologica e industriale che ha le
> seguenti caratteristiche:
> - esplosione della conoscenza
> - spirito della rivoluzione, in cui dalla fusione tra
>           hardware e software prevela quest'ultimo, non solo in
>           ambito tecnologico ma anche in ambito artistico e
>           creativo
> - la possibilita' di partecipazione a 'distretti virtuali'
>   che si originano e si aggregano spontaneamente dando cosi'
>           la possibilita' ai piccoli operatori di aggregarsi e si
>   aggirare le barriere d'ingresso sul mercato
> - il guadagno del sistema paese in termini di:
> - installazione
> - consulenza / formazione
> - personalizzazione
> Ha riportato poi una serie di esempi derivati dal territorio piemontese
> per quano riguarda una serie di aspetti, tra cui quello dell'offici
> automation con Langoffice, in via di conversione al software libero,
> dello studio delle interfacce e della sicurezza.
> Meo ha sottolineato poi il dibattito tra destra e sinistra sulla
> privatizzazione dei beni materiali e, passando ai beni immateriale e
> alla conoscenza, ha spiegato come il discorso cambia e come minacce come
> la brevettazione in Europa possano mettere a rischio la diffusione delle
> idee. Ha concluso parlando di uno "spettro": wi-fi, larga banda,
> tecnologie per connessione devono essere libere, si deve garantire
> laccesso alla navigazione che comunque deve essere disciplinata.
> 
> ----------------------------------
> 
> - L'assessore alle attivita' produttive Duccio Campagnoli ha ribadito
> l'impegno normativo verso il software libero e la grande responsabilita'
> della pubblica amministrazione a fronte di un aumento della domanda di
> intervento in campo tecnologico. Ha parlato della realizzazione di
> strutture e di sviluppo della ricerca per incrementare l'economia della
> conoscenza. La regione poi ha effettuato una scelta verso la promozione
> del piano telematico e l'ampliamento della rete a livello regionale,
> principalmente in fibra studiando soluzioni ad hoc per i comuni
> dell'Appennino. Al momento e' gia' stato sottoscritto un accordo per il
> territorio che va da Bologna a Rimii mentre su procedera' nei prossimi
> mesi per arrivare fino a Piacenza.
> 
> ----------------------------------
> 
> - Renzo Davoli, universita' di Bologna, dipartimento di scienze
> dell'informazione, "Il software libero per la conoscenza e
> l'apprendimento". Ha tracciato quelle che sono espressioni false ed
> espressioni vere sul software libero e sul sofware proprietario cercando
> di dare una corretta interpretazione al fenomeno. Il tutto con
> particolare riferimento alla scuola e alla didattica.
> - Falso
> + il software libero e' piu' difficile
> + e' di difficile installazione
> + funzionalita' per determinate fasce di utenti
> + difficolta' nell'utilizzo
> + sicurezza di sistemi e applicativi
> + software proprietario piu' costoso
> + rincorsa dell'obsolescenza dell'hardware
> - Vero
> + la scuola deve essere super partes e non veicolare
>           pubblicita' (vedi caso ECDL e software proprietario)
> + educare e non ammaestrare
> + esercitare un giudizio scritico e optare per soluzioni
>           eterogenee per arrivare a una padronanza dei mezzi
> + non deve diventare sponsor di grandi aziende
> + deve installare sistemi multiutente per venire
>           incontro a quelle che sono le esigenze del suo
>           bacino d'utenza
> + non deve incitare a 'delinquere' rendendo di fatto
>           esplicita la richiesta di software con licenze
>           proprietarie
> + deve promuovere la divulgazione della conoscenza
> 
> ----------------------------------
> 
> - Lucio Picci, universita' di Bologna, dipartimento di scienze
> economiche, "L'economia del software libero". Ha articolato il suo
> intervento in una serie di punti collegari:
> 1. reputazione
>    partendo dall'economia del dono, ha parlato di una
>            forma retributiva dei partecipanti ai progetti di
>            software libero in termini di immagine e di veicolazione
>            delle proprie capacita'.
> 2. effetti di rete
>    per optare per una soluzione piuttosto che per un'altra,
>            si tiene conto della diffusione di una sua soluzione,
>            il cui dato quantitivo puo' influire piu di quello
>            qualitativo. Inoltre ha parlato del problema di
>            coordinamento di scelte individuali all'interno di
>    strutture organizzate in altro modo.
> Nel 'che fare', ha puntato sulla valutazione degli effetti di rete,
> attraverso i quali giungere a una soluzione ottimale nella scelta delle
> tecnologie.
> 
> ----------------------------------
> 
> - Cristina Rossi, istituti di informatica e telematica. CNR, area di
> ricerca di Pisa, "Imprese italiane e software open source. Un'analisi
> empirica di un settore nel settore". Il suo intervento era incentrato su
> chi fa business con il software open source e sulla presentazione di
> un'analisi derivante da dati raccolti attraverso un'indagine
> conoscitiva. Questi i dati di cui ho potuto prendere nota:
> - 146 imprese di cui si sono analizzati
>   + caratteristiche strutturali
>   + attitudini verso il software libero
>   + interazione con la comunita'
>             [nota: di queste saranno divulgare quattro pubblicazioni
>             scientifiche]
> - distribuzione sul territorio nazionale
>   + 58,2% nord
>   + 29,4% centro
>   + 12,4& sud
> - offrono servizi e sviluppo
> - il 40% esiste dal 2000
> - il 93% ha usato SL fin dall'inizio
> - il 54,8% e' nata dopo la fondazione dell'OSI
> - una parte di queste lavora anche con il software proprietario
> 
> ----------------------------------
> 
> - Guido Galardi, rappresentante per le reioni della commissione per il
> software a codice sorgente aperto nella pubblica amministrazione,
> "Panoramica delle esperienze nelle pubbliche ammiistrazioni regionali
> italiane". Ha portato l'esempio della Regione Toscana dopo dal '97 al
> '99 e' stata sviluppata la rete telamatica regionale progettata negli
> anni precedenti e per la quale si usa software libero. Ha puntato poi su
> una serie di elementi:
> - possibilita' di addestramento del personale
>   (personale interno appoggiato da imprese toscane)
> - documentazione/manutenzione
> - risultati: esportabilita' delle soluzioni a altre
>           regioni
> - maggiori dettagli all'URL http://www.e.toscana.it/
> 
> ----------------------------------
> 
> - Gaudenzio Garavini, direttore generale dell'organizzazione, sistemi
> informativi e telematica della regione Emilia Romagna, "Esperienze nelle
> pubbliche amministrazioni dell'Emilia Romagna". Ha sottolineacome come,
> con l'introduzione del software libero, si sono ottenuti:
> - ottimizzazione del budget
> - opportunita' di formati aperti
> - facilita' di riuso delle soluzioni software
> - Esperienze con il SL:
>   a. banca dati dell'osservatorio e-government
>             e la societa' dell'informazione (CIC)
>     - informazione strutturale per definizione del fenomeno
>               e-gov. in Emilia Romagna
>       - informazioni sugli/per gli utenti
>     - rilevamento della disomogeneita' territoriale
>     - riuso del CIC in altre regioni
>     - soluzioni tecnologiche ad hoc
>   b. Ferrara:
>     - Rete Profeta
>     - timbratura elettronica
>     - webcam sul castello
>     - sistema bibliotecario
>     - VNC per nuove stazioni
>   c. Reggio Emilia:
>     - gestione sistemistica da due o tre anni
>   d. Modena:
>     - progetto di valutazione di costi e benifici dall'
>       introduzione di GNU/Linux
>     - @FORM per applicazioni web
>     - OpenCA: rete civica di Modena
>   e. Piacenza:
>     - forum di discussione
>     - URP e banche dati
>     - servizi intranet
> 
> ----------------------------------
> 
> - Daniela Volta, responsabile dei laboratori di informatica
> dell'Istituto Keynes, "La scuola: il caso dell'istituto di istruzione
> superiore JM Keynes di Castel Maggiore". Oltre ai sistemi server, si sta
> procedendo con una progressiva eliminazione dei pacchetti proprietari
> anche per i software applicativi usati dagli studenti. In cinque anni,
> il processo ha raggiunto ottimi risultati ed e' ancora in evoluzione. Si
> e' potuto portare i laboratori di informatica a quattro mettendo in
> collegamento, tramite VPN, la sede centrale con quella distaccata. La
> docente ha ribadito l'impegno nel formare persone libere di scegliere.
> 
> ----------------------------------
> 
> - Piera Poggio, Metodo Srl, Modena, "Le imprese: il caso
> Lapam-Federimpresa". Lapam e' un'associazione di categoria che raggruppa
> dai piccoli esercenti dalle medie imprese offrendo principalmente
> servizi fiscali e sindacali. Ha 68 sedi, soprattutto a Modena e poi nel
> resto della regione con 640 dipendenti a tempo indeterminato e una
> sessantina di dipendenti a tempo determinato per il totale di 700
> postazioni informatizzate. Sia per server che client e' stato usato
> software libero. Dei software realizzati è stato rilasciato il codice
> sorgente e tutto e' disponibile su Sourceforge. Si dichiarano
> soddisfatti della scelta perche' possono avere il controllo delle
> tecnologie che usano.
> 
> ----------------------------------
> 
> - Francesco Contini, istituto di ricerca sui sistemi giudiziari, CNR,
> "L'organizzazione giudiziaria: il front-office del giudice di pace".
> Nell'ambito della gestione di cause (principalmente civili e anche
> penali ma solo per ambiti di lieve entita') il lavoro del giudice di
> pace, nella fase di iscrizione a ruolo, deve tenere conto delle
> dinamiche di cambiamento tecnologico. Al progetto, in fase di
> realizzazione e non ancora introdotto, sta lavorando un pool di partner
> tecnologici, di ricerca e imprese. Si stanno sperimentando e-services.
> La parte piu' interessante riguarda l'uso di SL a servizio
> dell'autonomia conciliativa del giudice di pace attraverso un sistema di
> e-filing (il sistema si chiama Incounter). Poche sono le esperienze in
> Europa (Austra, Finladia e Gran Bretagna), poi sono operativi Australia,
> Singapore e Stati Uniti. Nel giro di pochi mesi, si potrebbe arrivare a
> una gestione automatizzata delle iscrizioni. Un vantaggio soprattutto
> nell'ottica delle esperienze e dell'interfacciamento con l'Europa.
> 
> ----------------------------------
> 
> Di seguito e' stata data parola alle associazioni.
> 
> - la sottoscritta per Assoli. Ho illustrato:
> - nascita e principi nella creazione dell'associazione
> - obiettivi statutari
> - progetti in corso
> - dialogo con l'esterno attraverso le liste
> - contatti e interfacciamento con l'associazione
> 
> - Maurizio Lemmo, Italian Linux Society
> - nascita e storia dell'associazione
> - lo statuto, diffusione della cultura informatica
>   e del software libero
> - i servizi dell'associazione
> - le attivita' con particolare risalto al LinuxDay
> - contatti e interfacciamento con l'associazione
> 
> ----------------------------------
> 
> Ha concluso la giornata l'intervento del vice presidente della regione
> Emilia Rpmagna, Flavio Delbono, il quale ha sottolineato il valore delle
> esperienze illustrate. Ha ribadito inoltre la volonta' della regione di
> procedere con il percorso tecnologico, tenendo conto della proposta
> presentata per l'introduzione del software libero nella pubblica
> amministrazione.
> 
> Ciao
> antonella
> --
> Mailing list info: http://lists.linux.it/listinfo/soci




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