-------- Messaggio originale --------Da: Stefano Celli
<stefano.celli@xxxxxxxxxxxx> Data: 14/04/21 08:33 (GMT+01:00) A: nuovarea
<nuovarea@xxxxxxxxxxx>, iscritti@xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx Oggetto: [Nuovarea]
GRUPPO AREA CDC: LE OTTIME RAGIONI DEL PRESIDENTE SANTALUCIA
AREA CDC: LE OTTIME RAGIONI DEL PRESIDENTE SANTALUCIA
A seguito della riunione del gruppo consiliare di Area, nella quale è stato
nuovamente messo a disposizione l'intero carteggio relativo alle richieste
avanzate dai componenti eletti
per la lista 101 e alle risposte rese dal Presidente, siamo stati
compiutamente informati del contenuto delle comunicazioni intercorse fra i
membri della Giunta a tale proposito.
Riteniamo pertanto necessario offrire alla conoscenza di tutti i magistrati una
puntuale ricostruzione dei fatti e le nostre valutazioni politiche.
***
Il 4 marzo scorso il componente del CDC dott. Andrea Reale ha avanzato
richiesta, poi fatta propria anche dai componenti dott. Giuliano Castiglia e
dott.ssa Maria Angioni, di aver
copia degli atti relativi all’attività svolta dal collegio dei probiviri dal 7
febbraio 2021 ad oggi, compresa l’eventuale corrispondenza intrattenuta da
detto organo associativo con qualsiasi autorità giudiziaria, requirente o
giudicante, e/o con qualsiasi
ente compulsato o con organi della nostra stessa Associazione con il quale il
collegio è entrato in contratto in relazione alla acquisizione della nota
messaggistica.
La nota, ricevuta dal Presidente dell’ANM, è stata trasmessa ai componenti della
Giunta esecutiva centrale; dopo discussione in chat whatsapp di giunta si è
deciso unanimemente che dovesse essere il Collegio dei probiviri a decidere,
ritenendo in linea di massima ostensibile tutto il materiale evocato dalla
richiesta, salvo
profili di privacy e di riservatezza dei soggetti coinvolti, in ogni caso da
rimettere alla valutazione dei probiviri.
La richiesta di copia è stata dunque girata al Collegio dei probiviri che l’11
marzo
ha dato riscontro con una nota impropriamente definita parere.
La richiesta al Collegio non era infatti di espressione di un parere ma di
esprimere le determinazioni circa la richiesta di rilascio di copia di atti al
Collegio riferibili.
Il Collegio dei probiviri, con l’indicata nota, ha risposto affermando che
i verbali delle riunioni debbano essere resi pubblici con l’inserimento nel
pertinente sito dell’ANM, oscurando le parti riguardanti le iniziative
disciplinari assunte e le relative procedure. La necessità di tale oscuramento
è determinata sia da ragioni
di privacy, sia dall’esigenza di evitare che altri soggetti siano informati di
dette iniziative e procedure prima che i magistrati interessati ne abbiano
acquisito formale conoscenza. Tali considerazioni inducono ad escludere che sia
resa pubblica l’attività
istruttoria compiuta in relazione alle singole pratiche.
Sulla base di tali indicazioni il Presidente ha esercitato i poteri di titolare
del trattamento dei dati personali, secondo il Regolamento
privacy del 2016.
È bene ricordare che il
Garante per la protezione dei dati personali aveva d’iniziativa scritto poco
tempo prima, il
9 febbraio scorso, al Presidente dell’ANM, proprio in riferimento alla
programmata acquisizione delle conversazioni telematiche presenti negli atti
del processo penale pendente dinanzi al Tribunale di Perugia nei confronti del
dott. Luca Palamara; e
aveva così segnalato l’opportunità di richiamare la Sua attenzione sulla
circostanza che il trattamento dei dati personali in questione da parte della
Sua Associazione – così come da parte di qualsiasi altro soggetto di diritto
privato al di fuori dell’attività giudiziaria – ricade nell’ambito di
applicazione del Regolamento (UE) 2016/679. Tale Regolamento,
ha aggiunto, impone, tra l’altro, di ispirare ogni trattamento ai principi di
proporzionalità e necessità rispetto alla finalità perseguita e, quindi,
peraltro, di limitare i dati personali oggetto di trattamento
a quelli indispensabili al raggiungimento della finalità perseguita. La stessa
disciplina, inoltre, impone di progettare ogni trattamento di dati personali in
termini tali da consentire un’efficace attuazione dei principi sopra richiamati.
Sulla base delle determinazioni del Collegio dei probiviri e in attuazione
delle espresse raccomandazioni del Garante,
il Presidente dell’ANM ha rilasciato copia degli atti.
In riguardo, però, a un documento proveniente dall’Autorità giudiziaria di
Perugia, di risposta alla richiesta del Collegio dei probiviri di materiale
acquisizione delle cd. chat
Palamara, ma che al suo interno contiene anche la risposta alla richiesta di
un magistrato di ottenere la distruzione delle sue conversazioni chat con il
dott. Palamara, ha ritenuto di stralciare la parte che afferisce a tale seconda
richiesta.
Ai rilievi mossi da alcuni componenti del CDC in ordine all’operato
oscuramento, il Presidente ha tra l’altro fatto presente, per motivare la
decisione, che
nel rilascio di copia di atti, contenenti dati personali, si sostanzia un
trattamento, secondo la normativa del Regolamento (UE) 2016/679, che deve
sottostare ai principi di proporzionalità e necessità rispetto alla finalità
perseguita; e che deve tener
conto della necessità di limitazione dei dati personali a quelli
indispensabili al raggiungimento della finalità,
a tal fine richiamando la nota del Garante per la protezione dei dati personali
del 9 febbraio.
Ha ancora aggiunto che il
trattamento … ove sia invocato un interesse funzionale quale quello
all’espletamento del mandato di componente del Comitato direttivo centrale,
deve conformarsi al criterio della strumentalità al soddisfacimento
dell’interesse per il quale è operato. Se
l’interesse addotto inerisce al generale potere di essere informati sulle
attività dell’ANM e non all’espletamento di specifiche funzioni correlate a
singoli affari, il trattamento dei dati personali contenuti negli atti oggetto
della richiesta di copia potrebbe
risultare non in linea con i principi di proporzionalità e di necessità.
Con la stessa nota di chiarimenti, il Presidente ha aggiunto
di non avere la pretesa di essere nel giusto e che per tale ragione avrebbe
rimesso nuovamente al Collegio dei probiviri, come poi ha fatto,
la richiesta di copia, sollecitando una puntuale indicazione su come il
Collegio intenda debba essere applicato il criterio dell’oscuramento, già
evocato, in riferimento agli atti e verbali specificamente oggetto della
richiesta.
Il Collegio, a questa ulteriore sollecitazione,
non ha ancora dato risposta.
Con una seconda missiva, sempre diretta ai componenti del CDC richiedenti, il
Presidente ANM ha di nuovo motivato sulle ragioni dell’oscuramento, precisando,
e il dato è assolutamente dirimente, che le parti oscurate attenevano alla
posizione di un magistrato – che aveva autonomamente interloquito con
l’Autorità giudiziaria di Perugia – le cui dimissioni dall’ANM,
al momento della richiesta di copia di atti, erano state già accettate dalla
competente Giunta esecutiva sezionale.
In forza di tale assunto il Presidente ha concluso la risposta specificando che
aveva limitato il trattamento dei dati – ossia il rilascio di copia di atti –,
in qualità di titolare
del trattamento e quindi di organo direttamente responsabile delle scelte in
merito,
appunto perché il trattamento dei dati deve sottostare ai principi di
proporzionalità e necessità.
In buona sostanza, e questo è il dato centrale della vicenda, non ha consegnato
la parte del documento afferente alla posizione di un magistrato non più socio
dell’ANM – della
cui posizione pertanto l’ANM non ha titolo alcuno ad occuparsi – e che,
proprio con la richiesta di distruzione dei dati personali ai sensi del d. lgs.
n. 51 del 2018, aveva palesato nel modo più forte la volontà di elevare gli
obblighi di riservatezza in
capo ai soggetti chiamati al trattamento dei dati.
Sempre in tale occasione, il Presidente, nel consegnare ulteriore
documentazione, si è dichiarato a disposizione dei componenti del CDC per
agevolare la diretta visione degli atti
di cui l’ANM dispone, specificando che la presa visione degli atti avrebbe
potuto essere uno strumento utile alla completezza della risposta, a fronte di
una richiesta di copia formulata in termini non puntuali.
Non è secondario ricordare che, già con la prima nota indirizzata ai componenti
del CDC che avevano richiesto copia, il Presidente aveva affermato di non
dubitare che
i componenti del Comitato direttivo centrale possano e debbano essere informati
sulle attività che vengono svolte dall’Associazione nazionale magistrati e …
dalle sue articolazioni interne.
Aveva comunque chiarito che
l’interesse alla conoscenza del se e come venga svolta una determinata attività
deve però essere apprezzato in uno con l’esigenza di rispettare i principi del
trattamento dei dati personali prima richiamati.
Così ricostruita la vicenda, appare chiaro e indiscutibile che non solo la
procedura è stata rispettosa dei principi che regolano l’attività associativa e
i rapporti con tutti
i soggetti, interni ed esterni, interessati alla vicenda, ma soprattutto che
non v’è stato alcun atto che possa essere nemmeno lontanamente qualificato
di insabbiamento o, come scritto e pubblicato anche sulla Stampa, alcun
rallentamento dell’attività del Collegio dei probiviri.
Il Collegio sta proseguendo il difficile lavoro alacremente e in piena
autonomia, anche e soprattutto utilizzando le cd. fonti aperte, ossia le
notizie giornalistiche di divulgazione
delle cd. chat della vicenda Palamara, il che smentisce platealmente le false
e maliziose accuse mosse al Presidente dell’ANM; e ha sempre trovato in
quest’ultimo un interlocutore pronto a dare risposta ad ogni esigenza
organizzativa e logistica.
Queste estese spiegazioni, come chiarito da principio sono state offerte ieri
sera alla Giunta esecutiva centrale dal Presidente nel corso di una riunione
poi rinviata ad oggi.
Siamo certi che tutta la Giunta, già peraltro informata dei passaggi salienti,
sappia esprimere una posizione di fermo sostegno alla presidenza per
l’apprezzabile attività svolta.
Diversamente, saremo indotti a trarre le necessarie conseguenze politiche.
Silvia Albano, Lilli Arbore, Elisabetta Canevini, Stefano Celli, Paola Cervo,
Rocco Maruotti, Tiziana Orrù, Luca Poniz, Domenico Santoro, Giovanni Tedesco
In allegato il documento in formato word e le note menzionate nel testo
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Risposta ad Angioni_Castiglia_Reale.pdf
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14 aprile.docx
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