Da quello che ho capito io le applicazioni si possono dividere in due gruppi: quelle che appunto si installano e disinstallano spostando una cartella in applicazioni e in cestino, e le altre. Il primo gruppo lascia come residuo solo un piccolo file di preferenze da pochi kb e con disci da 500 gb gli fa un baffo non starei a perdere tempo a cercarli e cancellarli.. Le altre sono applicazioni che installano qualcosa in più, qualcosa fuori dalla cartella applicazioni. Possono essere estensioni che controllano per esempio l'inserimento di una chiavetta umts, piuttosto che editor che aggiungono delle funzioni al sistema, o fanno parte del sistema stesso come quicktime e safari, per dirne solo due. O non si disinstallano mai, o per disinstallarle chi fa le cose fatte bene mette anche un programma che le disinstalla nel pacchetto del programma o nell'installer, non c'è un obbligo. Anche se non lo ho mai verificato so che qualunque istallazione lascia da qualche parte un pacchettino con scritti i file che ha installato qualunque programma, quindi andando a cercare questi come li chiamano receipts, sarebbe possibile andare a pescare a manina i file uno a uno, ma è meglio ragionarci sopra. In genere i clienti del mac sono abbastanza intelligenti da non perdere tempo a cercare queste cose fintanto che proprio non tocca. Cioè prima di chiamare il centro assistenza. Il giorno 13/nov/2009, alle ore 13.07, Gabriel Battaglia ha scritto: > Interessantissimo questo topic. > Quindi un .app è già un'applicazione e non necessita di alcun processo di > installazione, ne, deduco per logica, di disinstallazione: lo si copia in > applicazioni e funziona e lo si cancella e non c'è più. E' così? > Quali altre estensioni sono eseguibili? > Perchè alcune applicazioni invece necessitano di essere installate? > Le applicazioni con installer, poi, vanno anche disinstallate come sotto Win? > In Mac esiste il registro di sistema? > > Grazie. > GabryB. Massimo Rainato maxrainato(a)libero.it