[Linuxtrent] Re: segusoland!

  • From: Matteo Ianeselli <m.ianeselli@xxxxxxxxxxx>
  • To: Mailing list linuxtrent <linuxtrent@xxxxxxxxxxxxx>
  • Date: Wed, 11 Feb 2004 22:14:45 +0100

Il mer, 2004-02-11 alle 18:48, Flavio Visentin ha scritto:
> -----BEGIN PGP SIGNED MESSAGE-----
> Hash: SHA1
> 
> | Ci stavo guardando anche io in questi giorni. La cosa che più mi ha
> | colpito è una certa somiglianza con alcune idee del Semantic Web (RDF in
> | particolare). Che si arrivi a un Semantic Filesystem?
> 
> <EreticMode>
> Ha una certa somiglianza anche con le idee di Microsoft riguardo il
> "nuovo" sistema di Longhorn ... Avranno mica brevettato anche questa
> idea :-/
> </EreticMode>

IMHO siete entrambi completamente fuori strada. Il fatto che si
considera più indicato specificare per prima l'azione da compiere
dovrebbe essere un grosso suggerimento: pensateci su (soluzione in fondo
al messaggio).

Ed intanto che ci pensate: alla gente non interessa distinguere un
documento di OOWriter da un file mp3, quello lo sa già fare con i mezzi
di adesso: alla gente interessa distinguere un romanzo da una fattura,
anche se entrambi sono documenti di OOWriter, magari dello stesso
autore, e questi sono dati che, salvo salti quantici nel campo AI, uno
si deve sbattere dentro a manina per ogni dannato file che crea o che
gli arriva dall'esterno sul filesystem: l'RDF funziona perché chi lo
compila ha la pazienza e l'intelligenza di compilarlo correttamente, e
chi consulta i dati va direttamente alla fonte (e non è che si copia in
giro le cose) ma si può chiedere altrettanto a gente che già fa fatica a
organizzarsi da sè i dati? IMHO no (salvo rendere obbligatoria la cosa
ad ogni salvataggio). 

Oppure si stabilisce che da domani ogni documento che viaggia da un
computer all'altro deve essere accompagnato dal suo RDF che lo
categorizza e descrive semanticamente, e pure correttamente, pena
elezioni anticipate (ohmygod!). La mia sfiducia in tal proposito viene
proprio dalla quantità di spazzatura che esiste in freedb.org per quanto
riguarda la sola categorizzazione degli album musicali (ma come diavolo
si fa a dire che gli U2 fanno jazz? Ma dai!). 

Paradossalmente, l'unico esempio che IMHO funziona abbastanza è quello
dei file audio, perché i tag ID3 nei file mp3 (leggi: metadati affogati
nel file stesso, e che quindi viaggiano insieme al file, e la cui
presenza è nei fatti obbligatoria) ormai sono uno standard de facto e
hanno una qualche utilità. Lo stesso invece non si può affatto dire dei
dati EXIF nelle immagini jpeg scattate con una fotocamera digitale
(qualcuno pensa forse di rendere un servizio utile categorizzando le
foto per... apertura dell'otturatore? Ma siam rimpolmoniti o cosa?).




In breve: questo attrezzo assomiglia molto a quello che serve, e nel
contempo ne è distante *anni luce*. 

Il meglio che realisticamente si può fare al momento è fornire alla
gente ontologie preconfezionate (si spera un po' più articolate di "My
Music", "My Documents" e "My Photo") e sperare che vengano adoperate
correttamente (dubito).
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Ok, vi siete arresi? Tre parole: bash dynamic completion. 

Che a sua volta deriva dal completamento comandi della tcsh. 

Che a sua volta è forse imparentata con le form di completamento comandi
dei mainframe e dei mini IBM: digita il comando, premi F4, voilà: form
"intelligenti" a terminale per inserire i parametri relativi.
-- 
  |   \    \  | ___|_  |_  |  ianezz a casa sua... :-)
  |  _ \  | \ | _|    /   /   Verba volant, scripta
 _|_/  _\_|  _|____|___|___|  manent, data corrupted


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