[Linuxtrent] Re: [Soci LinuxTrent] (LINUXDAY2006) Parliamo di LinuxDAY
- From: Guido <gdo@xxxxxxxxx>
- To: soci@xxxxxxxxxxxxx, linuxtrent@xxxxxxxxxxxxx
- Date: Sun, 06 Aug 2006 08:40:24 +0200
Giuliano Natali ha scritto:
Come preannunciato nel titolo vorrei discutere con voi di
quello che potrebbe essere il LinuxDAY.
Mia proposta: vorrei che quest'anno gli utenti finali la facciano
da padrone...
Sono anche io convinto che i tempi sia maturi ( o quasi maturi) per
un'azione più diffusa all'utilizzo del software libero che non sia
limitato agli "addetti ai lavori".
I problemi che i potenziali utenti vanno incontro nell'installare Linux
sono i più disparati e "banali" ma che provocano dei malfunzionamenti
inaccettabili.
L'utente medio è abituato ad acquistare in negozio un accessorio per il
proprio PC; attaccarlo a quella prese che in qualche modo accetta la
spina che trova nella confezione, inserisce il disco (magari non
distingue nemmeno un CD da un DVD; ok vede che hanno due nomi diversi ma
tantè che hanno la stessa forma ..).
A quel punto egli si aspetta che tutto funzioni e che le domande che
eventualmente il software di installazione dovesse fare, siano
abbastanza semplici da non dove caricare il tutto e portare PC e
accessorio all'amico, o come ultima spiaggia al negozio (l'amico è
gratis o al massimo costa una birra ;-) ). Il negozio è l'ultima spiaggi
che però c'è, anche se magari si deve sborsare qualche euro.
PROBLEMA: Quanti negozi di vendita al dettaglio a Trento vendono, ma
soprattutto forniscono assistenza sistemistica su PC equipaggiati con Linux?
Il LinuxDay di quest'anno dovrebbe, credo, mettere in risalto la
situazione su questi aspetti mettendo in luce quelle realtà
imprenditoriali che hanno il coraggio (sì; ci vuole coraggio e molta
competenza a fornire assistenza sistemistica su Linux al Privato) di
offrire un servizio di assistenza oltre che di vendita dell'hardware con
Linux.
Attenzione a non confondete il negozio con vendita al minuto
dall'azienda informatica (che vende solo con fattura); il sig. Rossi se
acquista un PC lo acquista in un negozio o al più se ha un amico
"smanettone" lo acquista in Internet (e quell'amico smanettone diventerà
vita natural durante un suo "dipendente" stipendiato a birre e
tramezzini, con orario notturno e preferibilmente festivo).
Il volontariato va bene fino ad un certo punto e comunque per se stessi
e per una cerchia ristretta di amici e simpatizzanti; va bene per
diffondere le buone nuove, dare il buon esempio.
Ma se il sig. Rossi decide di provare ad usare qualcosa di alternativo,
per curiosità, per risparmiare (forse) o anche per evitare di usare
software piratato, deve avere la prospettiva che questa decisione
comporti un impegno ed un costo almeno comparabile con quella di cui
probabilmente ha gia fatto esperienza (non certo giornate di sistemista
per configurare l'accesso Internet o per scaricare e copiare su CD le
foto dalla macchina fotografica.
La strada è lunga; il Mercato non nasce dal nulla, per avere Offerta c'è
bisogno di Domanda, ma se la Domanda non è stimolata verso nuove
"necessita" è difficile che l'Offerta trovi sbocco ... sono due aspetti
del Mercato che "vanno a braccetto".
Se il Linuxtrent riuscisse quest'anno ad aumentare la sua sfera di
conoscenza ed influenza ad un pubblico più vasto sarebbe veramente il
massimo per soddisfare l'obbiettivo che si siamo posti, ossia quello di
diffondere il Software Libero nella Società, in particolare quella trentina.
Il nostro movimento vive oggi un pò di luce propria; ci sembra che il
Software Libero sia conosciuto in quanto i giornali (quelli di settore e
qualche testata rivolta alle mprese) ne parlano.
Attenzione però che la maggioranza della Popolazione è molto lontana dal
saper distinguere questi concetti. Spesso non sa nemmeno che vuol dire
licenza, oppure software. Al massimo distingue un "disegnino" dall'altro
che serve " a par partire il programma" che gli permette di scrivere
lettere o guardare le foto o usare il programma di contabilità sul
lavoro e poco più.
ciao
Guido
--
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