Il 19/10/2016 15:20, Stefano Mosna ha scritto:
(pardòn, mi è scappato un top posting)
Il giorno 19 ottobre 2016 09:57, Mauro Colorio
<mauro.colorio@xxxxxxxxx <mailto:mauro.colorio@xxxxxxxxx>> ha scritto:
2. di coinvolgere, a titolo gratuito e senza alcun onere a carico
dell’Amministrazione
Capitolina, le realtà esperte di software libero per agevolare la
migrazione verso tale
tipologia di software e svolgere iniziative mirate alla
formazione del personale
dipendente;
e vabbè...famolo aggratise!
Le migrazioni non sono a costo zero..tantomeno la formazione, anzi!
ciao
Mauro
--
Però mi piace pensare che un articolo così generico sui principi preveda
di coinvolgere le associazioni del settore del software libero proprio
perché sono argomenti non necessariamente chiari a tutti.
Per esempio è utile sensibilizzare sugli aspetti positivi del software
libero il personale dipendente e in questo modo favorire la migrazione
degli utenti, convincendoli della sua utilità.
Le "realtà esperte di software libero" potrebbero anche essere le
amministrazioni pubbliche che abbiano esperienza di liberalizzazione del
software e che potrebbero dare un contributo importante di condivisione
libera della conoscenza, che è proprio alla base dei progetti liberi.
Poi per i servizi informatici si presume e si spera che ci saranno dei
bandi e delle gare per svolgere i lavori.
