Beh, mi sembra che a dare un'occhiata su DistroWatch, i milioni di distro che ci sono in giro si riducano ormai in un gran buon numero a questo, non è un "problema" solo di ITISLinux... Gli ambienti desktop che girano sono sempre gli stessi 4-5, vengono "conditi" in diversa maniera, con una mission specifica...Sarò duro ma non ho ancora capito quale sia questa "tipologia ITISLinux". Che pacchetti software (non presenti su una installazione qualunque di Debian/Ubuntu) deve contenere? Che altre peculiarità? Come dicevo, se l'unica cosa richiesta è instllare una serie di pacchetti software, lo si realizza più facilmente con altri strumenti che creare una distribuzione derivata. Ciao, Daniele
Certo che poi, come dicevo, quello che serve è tutto installabile su una ubuntu qualunque, ma la stessa cosa la si potrebbe dire per Mint e altri progetti, non mi sento di "condannare" l'esistenza di ITISLinux per questo.
Per quanto riguarda il resto, accetto consigli (e allargo la domanda a tutta la lista, anche se questa forse non è la sede migliore), che strumenti utilizzeresti per partire da una Ubuntu e facilitare l'installazione di una serie di software (ad esempio da repository), in modo che non sia una procedura manuale ma semi-automatica per facilitarne l'uso su un numero elevato di installazioni? Io pensavo semplicemente ad uno script di shell, ma esiste una soluzione più "furba"?
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