[Linuxtrent] Re: Collaborazionismo [Was: OT: windows 2003 server a 64bit]

  • From: nivox <zito.andrea@xxxxxxxxx>
  • To: linuxtrent@xxxxxxxxxxxxx
  • Date: Fri, 28 Jul 2006 21:45:08 +0200

-----BEGIN PGP SIGNED MESSAGE-----
Hash: SHA1

Marco Ciampa ha scritto:
[CUT]
 >> e non mi importa se non è _libero_; un software GPL per la
gestione di una base
>> missilistica, per quanto mi riguarda, non è etico per nulla.
> Invece il software proprietario per la gestione della stessa è "espressione
> di libertà dell'individuo" vero? Comincio a capire come ragioni... :-)
> Confondi il mezzo con il fine. 
Questa è una risposta troppo facile: da quello che ho potuto capire
Antonio voleva focalizzare l'attenzione sul fatto che un software
libero non è etico per default. Questo, ovviamente, non implica che la
controparte proprietaria lo sia, ma il discorso di Antonio non
sosteneva questa tesi, quindi la tua risposta mi sembra non pertinente.

Come fatto notare da qualcun altro un software non è più etico di un
coltello od un fucile. Tutto stà nel come tale risorsa viene utilizzata.

Il termine etico lo si può associare alle licenze con cui i software
vengono distribuiti, non ai software stessi.

>> Inoltre, se proprio vogliamo parlare di "libertà" in astratto,
> in "astratto"??? Ah si perchè tanto la licenza di windows si copia... :-)
Questa non im è piaciuta... o meglio, non ho compreso cosa si nasconde
sotto questa affermazione. La sensazione che ho avuto leggendo questa
frase è che tu stia puntando il dito contro il costo di licenza di
Windows.

Ora, per quato mi faccia piacere poter utilizzare un software senza
dover sborsare un soldo, non vedo nulla di sbagliato se una software
house vuole essere pagata per il suo lavoro.

Come detto sopra, non ho capito bene cosa tu intendessi e mi scuso se
ho frainteso la tua affermazione.

E' solo che non sopporto quando si confonde il software libero con il
software gratis e quindi mi premeva puntualizzare.

>>  licenze come la BSD o MPL offrono tutte le libertà della GPL, ma non 
>> le restrizioni... 
> Invece le BSD e MPL sono parecchio più restrittive della GPL, dipende dai
> punti di vista. Per la comunità sono più "vicine" alle licenze proprietarie
> di quanto lo sia la GPL. Non è un caso che la GPL è la licenza più usata in
> assoluto per il software libero...
Non sono d'accordo, almeno per quanto riguarda la BSD. Questa è forse
la licenza più libera in assoluto. Infatti garantisce libertà agli
utenti ed agli sviluppatori. Io come utente sono libero di usare
l'applicazione come meglio credo, posso esaminare come questa e fatta
e se ne ho bisogno posso modificarla e ridistribuirla.

Un altro sviluppatore ha la libertà di utilizzare il codice di questa
applicazione per una sua creazione e ridistribuirla sotto un ' altra
licenza.

Più libertà di così... Al massimo puoi ribattere che la BSD non
concede a priori libertà futura (come nell'esempio sopra riportato),
cosa che invece fa la gpl, ma nessuno può toglierti la libertà di
usare la versoine BSD e tu hai la libertà di proseguire nel suo sviluppo.

Poi stà nello sviluppatore decidere a che livello fidarsi del prossimo
 e quali/quante restrizioni adottare.Ma questo non diminuisce di una
virgola la libertà della BSD.

Inoltre il fatto che la GPL sia la licenza fs più diffusa non credo
sia merito solo di Stallman e del suo pensiero. La mia impressione è
che molti la utilizzino... perchè fa figo...

>> perché la GPL limita eccome le libertà: in nome del bene comune,
> anche la legge che vieta di prestare soldi oltre un certo tasso di interesse
> limita la libertà (del creditore) a beneficio della comunità (debitore)
> Se riesci a capire la profonda giustizia di ciò sei sulla buona strada per 
> capire la GPL...

>>  d'accordo, ma il lavoro lo fa pur sempre chi sviluppa e non l'utente... 
> la GPL non serve all'utente finale (non direttamente) ma agli
> sviluppatori...non me lo vedo l'utente finale che si analizza il codice 
> sorgente del kernel di Linux....
Sbagliato, la GPL serve soprattutto all'utente finale. La GPL difende
la libertà dell'utente di essere libero di utilizzare il software come
vuole... e di poterlo studiare/modificare... e se non è in grado di
farlo lui stesso di pagare (o chiedere a) qualcun altro per farlo.

La GPL non è fatta (solo) per gli sviluppatori... è fatta soprattutto
per gli utenti.

>> quindi mi sfugge perché privilegiare i diritti dell'utente sia più "etico" 
>> che non privilegiare quelli di chi ci suda. 
> perche tu potresti essere un giorno l'utente che necessita dei diritti che
> ti garantisce la GPL...
Eheh... ehi aspetta... ma la GPL non era fatta per gli sviluppatori ;-)

Ciao Andrea
- --
nivox

Linux Registered User #290686
Powered by: Debian Testing/Unstable
JABBER: nivox@xxxxxxxxxxxxxxx
GPG Key ID: 0xC6A50D8D (info: www.gnupg.org)
GPG Keyserver: http://keyserver.linux.it
-----BEGIN PGP SIGNATURE-----
Version: GnuPG v1.4.2.2 (GNU/Linux)
Comment: Using GnuPG with Mozilla - http://enigmail.mozdev.org

iD8DBQFEymlDfhOftsalDY0RAneNAKCw+tUL4krPkvUVB9uHOdAWLuyArQCgljvp
aHLEp0kDkNUWUERfkNYkhpc=
=oyUr
-----END PGP SIGNATURE-----
-- 
Per iscriversi  (o disiscriversi), basta spedire un  messaggio con OGGETTO
"subscribe" (o "unsubscribe") a mailto:linuxtrent-request@xxxxxxxxxxxxx


Other related posts: