Quoting Matteo Ianeselli <m.ianeselli@xxxxxxxxxxx>: > > Questo è un trabocchetto verbale, nel senso che assumi come premessa > implicita che sia egualmente probabile sbagliare nel realizzare un > bunker di cemento armato e un castello di carte, e pure che le > conseguenze di tali sbagli siano del tutto analoghe. Chiaramente non è > così, visto che esiste il concetto di resilienza, e che certe cose sono > più resilienti di altre. > Affatto. Assumo che sia possibile costruire male un bunker in maniera tale che esso non possa essere così solido come la parola farebbe presumere. E' vero che ci sono delle strutture che hanno una stabilità maggiore, ma anche questo fa parte dell'architettura e non è forse di questo che stavamo parlando? > E qui l'analogia è del tutto errata: il principio alla base della casa > giapponese di cui parli è la flessibilità della struttura, il che le > permette di sopravvivere ad un terremoto, se non intatta almeno in forma > facilmente riparabile. > Se permetti le case giapponesi erano costruite soprattuto leggere in maniera che quando ti cascavano addosso facevano meno morti possibili, altrimenti, con case di mattoni sai che stragi. Inoltre dovevano essere veloci da ricostruire, vista la frequenza dei terremoti in giappone. La casa non era resistente al sisma, quasi nessuna restava su, ma almeno le vittime erano minori e si ricostruiva velocemente il tutto. Il senso dell'esempio è che la forza bruta è una strategia possibile, ma che non garantisce assolutamente il risultato voluto. Mentre la conoscenza del problema rende possibile una ottima soluzione anche con risorse scarse. > Un castello di carte è invece una struttura che riesce a stare in piedi > esclusivamente perché è rigida, e per questo non può che crollare > completamente al minimo sussulto. > > Ciao ciao Già, ma noi si parlava di bit.... -- Ciao, Mario. ---------------------------------------------------- This mail has been sent using Alpikom webmail system http://www.alpikom.it -- Per iscriversi (o disiscriversi), basta spedire un messaggio con OGGETTO "subscribe" (o "unsubscribe") a mailto:linuxtrent-request@xxxxxxxxxxxxx