LEXAMBIENTE NEWS
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<https://lexambiente.it/index.php/materie/rifiuti/dottrina179/rifiuti-consiglio-di-stato-e-megatermovalorizzatore-di-roma>
Rifiuti.Consiglio di Stato e megatermovalorizzatore di Roma
<https://lexambiente.it/index.php/materie/rifiuti/dottrina179/rifiuti-consiglio-di-stato-e-megatermovalorizzatore-di-roma>
Consiglio di Stato e megatermovalorizzatore di Roma
di Gianfranco AMENDOLA
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Ambiente in genere.Sindacabilità della valutazione di incidenza
ambientale - VINCA
<https://lexambiente.it/index.php/materie/ambiente-in-genere/giurisprudenza-amministrativa-tar92/ambiente-in-genere-sindacabilita-della-valutazione-di-incidenza-ambientale-vinca>
TAR Puglia (LE) Sez. I n. 228 del 13 febbraio 2024
Ambiente in genere.Sindacabilità della valutazione di incidenza
ambientale - VINCA
La valutazione di incidenza ambientale (cd. “Vinca”), similmente alla
valutazione di impatto ambientale (Via), si caratterizza quale giudizio
di ampia discrezionalità oltre che di tipo tecnico, anche
amministrativa, sul piano dell’apprezzamento degli interessi pubblici in
rilievo e della loro ponderazione rispetto all’interesse all’esecuzione
dell’opera. Il sindacato del giudice amministrativo, di conseguenza, è
limitato alla manifesta illogicità, incongruità, travisamento o
macroscopici difetti di motivazione o di istruttoria, diversamente
ricadendosi in un inammissibile riesame nel merito con sostituzione
della valutazione giudiziale a quella affidata dal legislatore
all'amministrazione. È evidente, pertanto, come l’apprezzamento
dell’amministrazione preposta alla tutela dell’habitat ambientale è
sindacabile in sede giudiziale, solo sotto il profilo della manifesta
illogicità, incongruità, della motivazione anche alla luce di una
istruttoria incompleta.
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Urbanistica.Prescrizione del reato di lottizzazione abusiva e
confisca
<https://lexambiente.it/index.php/materie/urbanistica/cassazione-penale160/urbanistica-prescrizione-del-reato-di-lottizzazione-abusiva-e-confisca>
Cass. Sez. III n. 9456 del 6 marzo 2024 (UP 19 gen 2024)
Pres. Aceto Rel. Corbo Ric. Marchetti
Urbanistica.Prescrizione del reato di lottizzazione abusiva e confisca
Non è ravvisabile, almeno relativamente alla confisca ex art. 44, comma
2, d.P.R. n. 380 del 2001, alcuna differenza, idonea a giustificare un
trattamento diverso in ordine alla tutela del soggetto destinatario
della misura, tra l’ipotesi di ablazione disposta contestualmente ad una
sentenza di prescrizione e l’ipotesi di ablazione disposta
contestualmente ad una sentenza di condanna. In entrambe le ipotesi,
infatti, ciò che conta per disporre la confisca è che vi sia stata una
«sentenza definitiva del giudice penale che accerta che vi è stata
lottizzazione abusiva», come precisa appunto l’art. 44, comma 2, d.P.R.
n. 380 del 2001. Né l’art. 578-bis cod. proc. pen. contiene precisi
elementi per ritenere che, a fronte delle medesime conseguenze
pregiudizievoli connesse all’ablazione di un bene, debba essere trattata
in modo deteriore la posizione di chi, in primo grado, è stato
destinatario di sentenza di proscioglimento rispetto a quella di chi, in
primo grado, è stato destinatario di sentenza di condanna. Va inoltre
segnalato che, proprio in forza di quanto dispone l’art. 578-bis cod.
proc. pen., secondo l’interpretazione datane dalla giurisprudenza, il
giudice di appello ha il potere/dovere di procedere ad un pieno di
accertamento dei presupposti per l’applicazione della confisca ex art.
44, comma 2, d.P.R. n. 380 del 2001 anche quando in primo grado sia
stata pronunciata sentenza di assoluzione e, nelle more del giudizio di
appello, sia ormai decorso il termine di estinzione del reato per
prescrizione.
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Urbanistica.Quando le case mobili sono in realtà strutture
permanenti
<https://lexambiente.it/index.php/materie/urbanistica/dottrina184/urbanistica-quando-le-case-mobili-sono-in-realta-strutture-permanenti>
Quando le case mobili sono in realtà strutture permanenti
di Stefano DELIPERI
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Rifiuti.Obblighi di bonifica e criteri di individuazione della
responsabilità
<https://lexambiente.it/index.php/materie/rifiuti/giurisprudenza-amministrativa-tar83/rifiuti-obblighi-di-bonifica-e-criteri-di-individuazione-della-responsabilita>
TAR Puglia (LE) Sez. II n. 204 del 12 febbraio 2024
Rifiuti.Obblighi di bonifica e criteri di individuazione della
responsabilità
Il D. Lgs. n. 152 del 2006 riconosce alla P.A. il potere di ordinare al
privato di eseguire la bonifica attraverso l’emanazione dell’ordinanza
ex art. 244, comma 2, che, tuttavia, può essere emanata solo nei
confronti del responsabile della contaminazione. Le disposizioni in tema
di responsabilità da inquinamento sono, peraltro, correlate al principio
comunitario, espressamente richiamato dall’art. 239 del D. Lgs. n. 152
del 2006, secondo cui “chi inquina paga”. Sulla scorta delle indicazioni
derivanti dalla Corte di Giustizia UE, deve escludersi l’applicabilità
di una impostazione “penalistica” (incentrata sul “superamento del
ragionevole dubbio”), trovando invece applicazione, ai fini della
sussistenza del nesso di causalità tra attività svolta sull’area ed
inquinamento dell’area medesima, il canone civilistico del “più
probabile che non”; pertanto, l’individuazione del responsabile può
basarsi anche su elementi indiziari, giacché la prova può essere data
anche in via indiretta o indiretta, potendo in tal caso
l’amministrazione avvalersi anche di presunzioni semplici di cui
all’art. 2727 c.c.
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Rifiuti.Reato di inottemperanza ad ordine di rimozione
<https://lexambiente.it/index.php/materie/rifiuti/cassazione-penale155/rifiuti-reato-di-inottemperanza-ad-ordine-di-demolizione>
Cass. Sez. III n. 9461 del 6 marzo 2024 (UP 19 gen 2024)
Pres. Aceto Rel. Corbo Ric. Bert
Rifiuti.Reato di inottemperanza ad ordine di rimozione
L’art. 255, comma 3, d.lgs. n. 152 del 2006, sanziona penalmente la
condotta di «chiunque non ottempera all’ordinanza del Sindaco di cui
all’art. 192, comma 3», e che, secondo quest’ultima disposizione,
l’ordinanza del Sindaco deve essere emessa innanzitutto nei confronti
del responsabile della condotta di abbandono o di deposito dei rifiuti,
nonché del proprietario dell’area interessata e dei titolari dei diritti
reali e personali di godimento sulla stessa, i quali sono obbligati «in
solido» con il primo. Sulla base di questa disciplina, si è precisato
che, in tema di smaltimento di rifiuti, l'obbligo di rimozione sorge sia
in capo al responsabile dell'abbandono, quale conseguenza della sua
condotta, sia nei confronti degli obbligati in solido, quando sia
dimostrata la sussistenza del dolo o della colpa, sia nei confronti dei
destinatari dell'ordinanza sindacale di rimozione che sono obbligati in
quanto tali e che, in caso di inottemperanza, ne subiscono, per ciò
solo, le conseguenze se non hanno provveduto ad impugnare il
provvedimento per ottenerne l'annullamento o non hanno fornito al
giudice penale elementi significativi per l'eventuale disapplicazione.
Si deve aggiungere, inoltre, che i destinatari dell’ordinanza di
rimozione dei rifiuti non possono addurre, a giustificazione, di non
avere la diretta disponibilità dell’area su cui intervenire.
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Urbanistica.Il rapporto tra parere ex art 32 della L. 47/1985 e la
autorizzazione paesaggistica
<https://lexambiente.it/index.php/materie/urbanistica/dottrina184/parere31-paesaggio>
Il rapporto tra parere ex art 32 della L. 47/1985 e la autorizzazione
paesaggistica
di Antonio VERDEROSA
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Urbanistica.Differenza tra sagoma e prospetto
<https://lexambiente.it/index.php/materie/urbanistica/giurisprudenza-amministrativa-tar88/urbanistica-differenza-tra-sagoma-e-prospetto>
TAR Toscana Sez. III n. 163 del 6 febbraio 2024
Urbanistica.Differenza tra sagoma e prospetto
La sagoma riguarda la conformazione planivolumetrica della costruzione e
il suo perimetro, considerato in senso verticale e orizzontale (ovvero
il contorno che viene ad assumere l'edificio, ivi comprese le strutture
perimetrali con gli oggetti e gli sporti), mentre il prospetto individua
gli sviluppi in verticale dell'edificio e quindi la facciata dello
stesso, rientrando nella fattispecie anche le aperture presenti sulle
pareti esterne. Attengono quindi al prospetto gli interventi che
modificano l'originaria conformazione estetico architettonica
dell'edificio, realizzati o comunque incidenti sulla facciata o sulle
pareti esterne del fabbricato, senza superfici sporgenti. Ciò significa
che non ogni intervento edilizio realizzato sulla copertura
dell’edificio implica modifica dei prospetti, ma occorre verificare,
caso per caso, se lo stesso comporti anche una modifica della facciata o
delle pareti esterne dell’immobile.
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Rifiuti.Competenza per emanazione ordinanza di rimozione
<https://lexambiente.it/index.php/materie/rifiuti/cassazione-penale155/rifiuti-competenza-per-emanazione-ordinanza-di-rimozione>
Cass. Sez. III n. 9472 del 6 marzo 2024 (UP 15 feb 2024)
Pres. Ramacci Rel. Mengoni Ric. Guarnieri
Rifiuti.Competenza per emanazione ordinanza di rimozione
Il dirigente comunale non può considerarsi competente all’adozione di
un’ordinanza adottata ai sensi dell’art. 192 dlv 152\06, e ciò in base
al consolidato orientamento secondo cui l’ordinanza di rimozione dei
rifiuti abbandonati può essere adottata esclusivamente dal Sindaco e non
dal dirigente, poiché l’articolo 192 del decreto legislativo n. 152 del
2006 è una disposizione sopravvenuta, speciale e derogatoria rispetto
all’articolo 107, comma 2 del decreto legislativo n. 267 del 2000 – il
quale attribuisce in via generale ai dirigenti l’adozione di atti di
natura gestionale e a rilevanza esterna.
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Rifiuti.Minime e inattuali riflessioni sulla tariffa rifiuti
<https://lexambiente.it/index.php/materie/rifiuti/dottrina179/rifiuti-minime-e-inattuali-riflessioni-sulla-tariffa-rifiuti>
Minime e inattuali riflessioni sulla tariffa rifiuti
di Alberto PIEROBON
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Urbanistica.Termine per impugnare il titolo edilizio a sanatoria
<https://lexambiente.it/index.php/materie/urbanistica/consiglio-di-stato64/urbanistica-termine-per-impugnare-il-titolo-edilizio-a-sanatoria>
Consiglio di Stato Sez. VI n. 1241 del 7 febbraio 2024
Urbanistica.Termine per impugnare il titolo edilizio a sanatoria
Nel caso di titolo edilizio assentito in sanatoria, il termine
dell'impugnazione decorre dalla data in cui si abbia conoscenza che, per
una determinata opera abusiva già esistente, sia stata rilasciata la
concessione edilizia in sanatoria, circostanza che deve essere
dimostrata in giudizio al fine di far valere la tardività
dell'impugnazione. Infatti, in conformità alla natura ed alla modalità
d'esecuzione delle opere, in materia occorre tenere separato il regime
d'impugnazione del titolo edilizio "ordinario" da quello applicabile al
titolo edilizio "in sanatoria". Nel primo caso, il termine di decadenza
decorre dal completamento dei lavori, cioè dal momento in cui sia
materialmente apprezzabile la reale portata dell'intervento in
precedenza assentito. Nel secondo caso, il termine decorre dalla data in
cui si abbia conoscenza che, per una determinata opera abusiva già
esistente, è stata rilasciata la concessione edilizia in sanatoria.
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Caccia e animali.Procedibilità di ufficio del furto venatorio
<https://lexambiente.it/index.php/materie/caccia-e-animali/giurisp-pen-merito124/caccia-e-animali-procedibilita-di-ufficio-del-furto-venatorio>
Corte di Appello di Trieste Sez. Pen. n. 360 del 22 febbraio 2024
Caccia e animali.Procedibilità di ufficio del furto venatorio
Il "furto venatorio" deve ritenersi tuttora procedibile di ufficio
trattandosi di furto commesso non solo su animali esposti per necessità
e destinazione alla pubblica fede, ma anche su beni destinati a pubblica
utilità, come recita la parte finale dell’art. 625 n. 7 c.p.,
trattandosi di fauna selvatica autoctona destinata alla fruibilità
collettiva, a tutela della conservazione dell’ambiente naturale in tutte
le sue componenti, vegetale e animale in primis
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Beni ambientali.Diniego di autorizzazione paesaggistica e
motivazione
<https://lexambiente.it/index.php/materie/beni-ambientali/consiglio-di-stato49/beni-ambientali-diniego-di-autorizzazione-paesaggistica-e-motivazione>
Consiglio di Stato Sez. VI n. 1504 del 14 febbraio 2024
Beni ambientali.Diniego di autorizzazione paesaggistica e motivazione
In tema di determinazioni paesaggistiche l’amministrazione è tenuta ad
esternare adeguatamente l'avvenuto apprezzamento comparativo, da un
lato, del contenuto del vincolo e, dall'altro, di tutte le rilevanti
circostanze di fatto relative al manufatto ed al suo inserimento nel
contesto protetto. Conseguentemente, il diniego di autorizzazione
paesaggistica non può limitarsi ad esprimere valutazioni apodittiche e
stereotipate, dovendo specificare le ragioni del rigetto dell'istanza
con riferimento concreto alla fattispecie coinvolta (sia in relazione al
vincolo che ai caratteri del manufatto), ovvero - previo l’esame delle
sue caratteristiche concrete e l’analitica individuazione degli elementi
di contrasto con il vincolo da tutelare - esplicitare i motivi del
contrasto tra le opere da realizzarsi e le ragioni di tutela dell'area
interessata dall'apposizione del vincolo mediante l’esternazione delle
specifiche ragioni per le quali si ritiene che un’opera non sia idonea a
inserirsi nell’ambiente circostante.
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Acqua.Protezione delle acque dall’inquinamento provocato dai nitrati
provenienti da fonti agricole
<https://lexambiente.it/index.php/materie/acque/giurisprudenza-comunitaria111/acqua-protezione-delle-acque-dallinquinamento-provocato-dai-nitrati-provenienti-da-fonti-agricole>
Corte di Giustizia (Sesta Sezione) 14 marzo 2024
«Inadempimento di uno Stato – Direttiva 91/676/CEE – Articolo 3,
paragrafo 4 – Articolo 5, paragrafo 4 – Allegato II, A, punti 2 e 5 –
Allegato II, B, punto 9 – Allegato III, paragrafo 1, punti 2 e 3, e
paragrafo 2 – Articolo 5, paragrafo 5 – Protezione delle acque
dall’inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole –
Riesame della designazione delle zone vulnerabili ai nitrati – Misure
vincolanti previste nei programmi d’azione – Misure aggiuntive o azioni
rafforzate»
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Ambiente in genere.Legge 28 febbraio 2024 n. 24
<https://lexambiente.it/index.php/materie/ambiente-in-genere/legislazione-nazionale212/ambiente-in-genere-legge-28-febbraio-2024-n-24>
LEGGE 28 febbraio 2024, n. 24
Disposizioni per il riconoscimento della figura dell'agricoltore custode
dell'ambiente e del territorio e per l'istituzione della Giornata
nazionale dell'agricoltura.
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