Recenzione di Fight Club (che ho visto TROPPO tempo fa...): "Un individuo dalla vita particolarmente opaca, incontra per caso un tizio (brad pitt) che pare essere il proprio opposto: ha carattere, fascino, ecc... Una sera, senza un particolare motivo cominciano a prendersi a cazzotti, cosa che li soddisfa particolarmente. Lo scazzottamento attrae molta gente, e in breve tempo in tutta l'america del nord compaiono fight clubs, locali dove si organizzano questi combattimenti 'terapeutici', nei quali i lottatori combattono non tanto per dominare l'avversario, ma per entrare in contatto con la propria aggressività e senso di autoaffermazione (proprio quello che manca a queste persone nella vita reale). Parallelamente a queste vicenda si inserisce una strana storia a tre tra il protagonista, l'amico (pitt) e una tizia che vede alternarsi i due pretendenti in uno strano gioco a tre. E poi? E poi il protagonista si rende conto che la situazione gli è sfuggita di mano, che i fight clubs sono diventati una specie di organizzazione criminale che compie atti sempre più criminosi in questo scenario di aggressività che necessita di mezzi sempre più efferati per essere espressa e controllata. E poi c'è la sopresa: l'alter ego "disinibito" (Brad Pitt) del protagonista non esiste, è una sorta di identità dissociata del protagonista, è tutto dentro di lui... e poi vedetevi il finale!" Il film è piuttosto originale sia per la trama che per il tema toccato, l'aggressività e il combattimento, che se si affronta senza eccessivi pregiudizi moralizzanti non può che creare nello spettatore un interessante sentimento di ambiguità... -- Filippo Rapisarda "L'insegnamento giunge solo a indicare la via e il viaggio; ma la visione sarà di colui che avrà voluto vedere." Plotino