[lano666] Questa è bella...

  • From: Emanuele Carbone <emas.mirror@xxxxxxxxxxxxx>
  • To: lano666@xxxxxxxxxxxxx
  • Date: Tue, 03 Sep 2002 15:53:22 +0200

-Dal sito della Repubblica:

Medio Oriente, Russia nella Nato e paesi poveri

Tutte le ragioni per cui il premier dovrebbe entrare nella storia

Il Nobel a Berlusconi?

Ecco le motivazioni

Il comitato promotore guidato dal senatore di Fi Gentile
invia la documentazione per la candidatura

COSENZA - Come Gandhi, anzi, meglio. Dopo la Fininvest, la Standa, il Milan, 
Forza Italia, Palazzo Chigi, adesso lo attende 
il Nobel. Non quello per l'economia, visto l'andazzo dei conti pubblici 
italiani, né quello per la medicina, visto che 
ancora non ha inventato cure miracolose per il Parkinson o l'Alzheimer. Quello 
che ci vuole per il capo del governo italiano 
è il premio Nobel per la pace.

Almeno di questo è convinto il senatore di Forza Italia Antonio Gentile, eletto 
a Cosenza, che mesi fa ha organizzato un 
comitato a sostegno, e poi ha inviato regolare richiesta. Ora vengono rese note 
anche le motivazioni che farebbero meritare 
al premier il prestigioso riconoscimento, ragioni che Gentile definisce 
"oggettive", dunque talmente ovvie da non meritare 
neanche una discussione. Fosse per Gentile, dunque, gli accademici svedesi non 
dovrebbero neanche discuterne, e chi ha osato 
farci qualche ironia sopra è solo "vittima di un pregiudizio lombrosiano".

Allora, le motivazioni.

Berlusconi merita il Nobel per "Il forte ruolo svolto a favore dell'ingresso 
della Russia nella Nato; per la cancellazione 
dei crediti che l'Italia vantava verso alcuni Paesi poveri; per aver 
interpretato la sua funzione istituzionale come un 
percorso limpido e coerente di mediazione dei conflitti internazionali; perché 
ha restituito all'Italia una vocazione 
diplomatica dispersa".

Chissà che ne pensa, di quest'ultimo punto il senatore Andreotti. O Renato 
Ruggiero, il ministro degli Esteri dimissionato 
perché non piaceva a Umberto Bossi. "Fatto sta - è sempre il senatore Gentile 
che parla - che il premier italiano ha assunto 
una posizione di coraggioso interventismo nella risoluzione del drammatico 
sequestro dei palestinesi a Betlemme", e ha 
perfino organizzato a Roma, subito dopo l'attentato dell'11 settembre, il 
vertice della Fao (che tra l'altro è rimasto in 
Italia solo dopo un lungo braccio di ferro tra il governo e l'organizzazione 
dell'ONU).

E non è finita, perché il documento è talmente puntiglioso da essere stato 
scritto perfino in corsa, anzi in volo. Mentre 
Berlusconi è ancora in aereo per Johannesburg, il senatore Gentile segnala che 
il premier "ha proposto al vertice una misura 
di aiuto ai Paesi poveri parallela all'aumento del prodotto interno lordo dei 
Paesi ricchi". Se Nobel sarà, sarà a tempo di 
record.

(2 settembre 2002)



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