Sesto Giorno del Mese di Eleint, Anno della Magia Selvaggia Dimora nascosta nella Roccia, Montagne dei Giganti nota: ho trascorso il mio primo compleanno, il centoquarantesimo ieri, lontana da casa.... E' la prima volta da parecchio tempo che riesco a trovare abbastanza pace e calore per scrivere senza dovermi guardare da pericoli e mi rendo conto ora che dalle mie ultime note sono accadute molte cose. C'è silenzio nella nostra stanza, ma per la prima volta da giorni so che non dovrò tendere l'orecchio in attesa dell'ennesimo agguato; ho terminato le mie preghiere da poco e ogni volta mi sorprendo di come la Signora della Danza sappia trovarmi e confortarmi anche in questi luoghi remoti di Faerun. E' anche la consapevolezza di averla accanto ovunque mi trovi che mi spinge ad andare avanti in questa pericolosa missione...I templi scintillanti nelle piccole caverne della Grande Foresta mi mancano, e così le mie consorelle, ma non quanto avrei pensato... Alla luce della candela i volti dei miei compagni sembrano rilassati e sereni: il piccolo Garret si è addormentato mentre sbocconcellava l'ennesimo dolcetto, ed è pieno di briciole, mentre Lotro ha ancora accanto i suoi adorati strumenti per fare magici tatuaggi. Saragon sembrava piuttosto preoccupato dalle ultime rivelazioni ed è sdraiato con gli occhi aperti perso in quel vagabondare interiore che in noi elfi sostituisce il sonno. Ecco, Sebastian non è stato molto tranquillo questa sera, l'ho anche visto andarsene dalla stanza una volta...non saprei decifrare il suo umore e non capisco nemmeno se sta dormendo o sta facendo finta... Ma devo lasciare col pensiero questa stanza calda scavata nelle montagne e tornare al nostro viaggio verso sud dalla città di Iriaebor. Con una precisazione preoccupante: durante l'ultima notte Garret è stato assalito da un gruppo di sicari e se non fossimo giunti in tempo l'avrebbero rapito, o peggio... il dettaglio più inquietante è che è proprio Garret a portare nella sua borsa il pezzo dell'artefatto di Tholdsean, nostro prezioso fardello. Quando ha saputo dell'accaduto, l'oste è quasi svenuto ma siamo riusciti a calmarlo e a far passare la cosa in relativo silenzio..Veniamo al viaggio: in realtà all'inizio è stato piuttosto noioso e monotono, anche se più tardi avremmo rimpianto la monotonia. Che dire? Le pianure sembravano tutte uguali, non era mai possibile capire di quanto si stava andando avanti, la meta sembrava inarrivabile. Poi il paesaggio è cambiato all'improvviso e quasi dal nulla si sono innalzate maestose le Montagne dei Giganti e la temperatura ha iniziato gradualmente a scendere man mano che ci inoltravamo attraverso un passo. Lo so, è strano, ma pensavamo che appena giunti sul luogo questa misteriosa Sybill che stiamo cercando ci si sarebbe manifestata da sé: invece tutto ciò che abbiamo trovato, entrando nella zona, è stato un villaggio semi-montano chiamato Ice Peek. Un luogo quasi primitivo, abitato da gente molto semplice dedita alla caccia e a qualche scarsa coltivazione. Avevo l'impressione che noi e queste persone riuscissimo a capirci a malapena. [Silvia: Peoni. Autentici Peoni tm che si esprimevano a muggiti e suoni gutturali, prima che capissero una cosa la dovevamo ripetere un volta per uno....] Quando abbiamo chiesto informazioni su Sybill ci hanno vagamente indicato un piccolo sentiero di pietra che si avventurava su per le montagne e, non avendo scelta, l'abbiamo imboccato. Come rimpiango di non aver lasciato allora i nostri cavalli alle cure di quei simpatici villici... invece li abbiamo dovuti abbandonare dopo poco, quando la strada è diventata troppo difficile per i loro zoccoli e la temperatura troppo bassa. Spero abbiano trovato da sé la via del ritorno. Nel frattempo il sentiero aveva assunto una stranissima configurazione, sembrava scavato nella roccia viva da attrezzi di cui non riesco a immaginare la grandezza. Ci sentivamo troppo piccoli per quel luogo enorme e minaccioso. La minaccia si è rivelata più tastabile di quanto immaginassimo una volta calato il sole, quando abbiamo commesso l'imprudenza di accendere un fuoco per riscaldarci. Ci è piovuto un masso addosso, molto semplicemente. Ci ha mancati di pochissimo e gettati nel panico. Tutti tranne Sebastian, che in effetti si è lanciato sul sentiero a spada sguainata. Abbiamo spento il fuoco rapidamente e lo abbiamo seguito per quanto le nostre gambe ci permettevano, cercando di evitare gli altri massi. Il silenzio notturno, ce ne siamo resi conto all'imrovviso, si era riempito di urla abominevoli che facevano tremare il terreno e rimbombavano in quella specie di canyon in cui ci trovavamo. E' successo tutto piuttosto in fretta, so di aver scoccato le mie frecce infuocate alla cieca verso una massa enorme che sembrava più scura dell'oscurità. Accanto a me, scoppiettavano i dardi magici di Lotro e Saragon. Non ho capito molto di quanto è accaduto, se la creatura sia stata solo scalfita o ferita a morte, mi sono solo vista arrivare Sebastian un po' ammaccato e insanguinato, dicendo che la cosa era sistemata. E sia, ma mi tremavano ancora le mani dalla paura e il resto della notte lo abbiamo trascorso nel timore di nuovi assalti. Che le Montagne dei Giganti si meritino il loro nome, pensiamo all'improvviso? Che sciocchi siamo stati ad avventurarci qui come per una scampagnata, dovevamo immaginare che avremmo corso dei pericoli simili... Il giorno successivo non è andata meglio, e nemmeno quello dopo: sarò sbrigativa perchè non amo indulgere in questi spiacevoli ricordi. Il pericolo ci ha seguiti o a volte ce lo siamo andato a cercare, [Silvia: gli *halfling* se lo sono andati a cercare! Master: dietro quella curva sentite delle voci. Lotro: vado a vedere, che bello! si appoggia a un masso per spiare e il masso rotola giù fragorosamente. Combattimento atroce tra giganti e lupi invernali che piovevano. Lo psionico-macchina per uccidere ci pianta anche in asso -due elfi e due halfling, delle pippe cioè- per andare a fare una trasformazione combo tra Sailor Moon e i cinque Samurai con tanto di tappezzeria che volava...dopo tot round che le prendevamo serenamente - Shuly è pure finita a -5 per la prima volta in vita sua- riappare fresco come un quarto di pollo con degli artigli mostruosi alle mani. Ah, sti poteri psionici...In un'altra occasione abbiamo mandato Garret in avanscoperta ed è stato subito fiutato da una muta di lupi invernali affamati, più il solito gigante di turno. Ci siamo rimasti quasi secchi in molte, moltissime occasioni] ma la nostra scalata dei monti, come se il freddo insopportabile che ci congelava le ossa non bastasse, è stata una sfida continua tra noi e una tribù di giganti, pareva ovvio che lo fossero, accompagnati da lupi enormi come non ne avevo mai visti, in grado di emettere un alito ghiacciato a loro piacimento. Avremo ucciso quattro o cinque di quegli esseri enormi che sembravano molto sensibili al fuoco, tra un agguato e un inseguimento tra gli alberi. Dopo qualche giorno abbiamo avvistato una costruzione, ma prima che il sollievo ci riempisse il cuore Saragon è tornato dalla sua ricognizione invisibile dicendoci che non era altro che un avamposto di quei maledetti giganti. Ci ha detto anche di aver avvistato una parete rocciosa al di là dell'accampamento, che sembrava un punto di attenzione per quelle abominevoli creature. Un punto di attenzione e di preoccupazione. La notte successiva, dal nostro accampamento in una macchia d'alberi, abbiamo potuto vedere che dalle parti delle creature si stava svolgendo un pesante scontro, di cui ci giungevano le urla. Il nemico, a quanto pare, erano altri giganti. Allora, stanchi di vagare a vuoto e ormai stremati dagli scontri e dal gelo, abbiamo stabilito un piano che si basava su una vaga certezza: se quei giganti sono nemici dei nostri nemici, potrebbero essere nostri alleati, o almeno non ucciderci subito. Avremmo potuto tentare un contatto e forse trovare anche la misteriosa Sybill, che a quanto ne sapevamo poteva anche essere un gigante lei stessa, tanto più che i giganti nostri nemici parlavano tra di loro di una "strega" che si nascondeva. All'alba del mattino successivo Saragon è partito trasformato in pennuto per una breve ricognizione, quindi ci siamo avviati verso la strana parete rocciosa sperando di non imbatterci in altri agguati. Siamo stati fortunati e abbiamo raggiunto il luogo, e solo una volta giunti abbiamo notato che, quasi invisibile da lontano, si innalzava un gigantesco portone incassato nella roccia viva e ai suoi lati, due immani giganti quasi completamente nudi facevano da sentinelle. Ogni incertezza sul da farsi - molti di noi erano pavidi e incerti - è stata risolta dal solito Sebastian che senza ascoltarci è andato incontro al portone. Non abbiamo potuto fare altro che seguirlo, ma Saragon era divenuto invisibile grazie ai suoi incantamenti arcani. Le guardie sembravano due statue di pietra assolutamente impassibili. Nell'imbarazzo e nel timore, la Vergine Oscura mi ha aiutata, infondendomi il potere di parlare e capire la loro lingua, esprimendomi nella quale non ho potuto dire altro che "veniamo in pace", l'unica frase che ci sembrasse appropriata. Ci aspettavamo il peggio, ma un gigante, rimanendo impassibile, ci ha fatto segno di aspettare e si è inoltrato nel buio dietro il portone. Dopo qualche minuto è riapparso e ci ha fatto cenno di entrare. Mentre camminavamo per bui cunicoli giganteschi illuminati da enormi torce, un senso di ineluttabilità e di allarme ci ha colti: forse eravamo stati troppo fiduciosi, forse avrei dovuto usare il mio potere di percepire il male nel cuore delle creature...eravamo comunque in trappola, guidati solo da un'intuizione speranzosa e con il cuore ancora pesante. La nostra guida ci ha condotti nel cuore delle montagne, giù in profondità, per quanto nessuno sappia quantificare la strada percorsa. Pur avendo frequentato le mie dolci caverne-tempio, questo era qualcosa di mai visto e a suo modo spaventoso. All'improvviso si è stagliata davanti a noi un'altra enorme porta, che ci è stata aperta. Saragon riapparve accanto a noi mentre avanzavamo timorosi in quella che sembrava un'enorme sala del consiglio, al culmine della quale, adagiata su un trono, stava la donna mortale più bella che avessi mai visto. Percepii lo stupore anche nei miei compagni mentre avanzavamo al suo cospetto. La donna portava lunghissimi capelli bianchi, proprio come i miei, e la sua carnagione era di un candore portentoso, quasi diafana e dotata di una sua luminosità direi ghiacciata. Glaciale era anche il suo sguardo, incanalato in quei due grandi zaffiri blu che erano i suoi occhi. Che cosa posso dire per giustificare l'imprudenza che feci in seguito? Mi ispirò subito fiducia e riverenza, e la sensazione, vedendola da vicino, che fosse molto più vecchia e saggia di come apparisse. Quando parlò, la sua voce aveva un che di ultraterreno e magico, tanto che poco ricordo di ciò che effettivamente disse. In risposta, però, abbiamo cominciato assai scompostamente a farneticare tutti insieme risposte diverse. La mia risposta, anche se non so se l'abbia udita, è stata, lo ammetto, assai sconsiderata e assai poco degna della prudenza e segretezza che dovrebbe accompagnaci. Le mie parole sono state all'incirca "Tutto ti riveleremo su chi siamo e quali siano i nostri affari, se una cosa ci dirai: che sei Sybill". Notando, la nostra confusione, la donna ci ha permesso di andarci a rinfrescare nella camera da cui ora sto scrivendo. Una volta soli, ho dovuto subire le giuste critiche al mio comportamento, per il fatto di aver fatto una domanda e "suggerito la risposta", come mi ha detto Garret in un momento in cui aveva la bocca vuota. Per difendermi, non ho potuto far altro che parlare loro della mia fiducia istintiva. Gli altri, ad eccezione di Lotro, sembravano diffidenti e convinti che la donna potesse tentare di ingannarci, specie ora che io le avevo involontariamente vuotato il sacco. Abbiamo quasi litigato per tentare di elaborare una giusta strategia nel parlarle, ma quando il gigante-guida è tornato a prenderci stavamo ancora discutendo. La scena imbarazzante che è seguita nella più piccola sala delle udienze della donna non merita di essere descritta, con i miei compagni che tentavano di farle domande trabocchetto per farla cadere in contraddizione....pare che le risposte li abbiano soddisfatti dopo un po', e finalmente abbiamo concordato, davanti al suo sorriso comprensivo, che si trattava effettivamente delle misteriosa Sybill che stavamo cercando. Solo lei poteva sapere di Antius, dell'Artefatto di Tholdsean e persino di noi. Al colmo della gioia avremmo voluto affidarle il nostro pezzo dell'artefatto e tornarcene a casa, ma lei ci ha fermati, e riluttante ci ha spiegato che la nostra missione era lungi dall'essere compiuta e la situazione si era complicata, perchè Antius (che è il mentore di Saragon, il quale reagisce preoccupandosi, e reca con sè un altro pezzo dell'artefatto) versa in probabili difficoltà che nemmeno Sybill riesce a capire poichè è un po' che non riescono a comunicare e la caverna di Sybill non è un luogo sicuro dal momento che i crudeli giganti che ci hanno perseguitati in questi giorni, ci spiega, sono stati aizzati dai malvagi seguaci della dea Shar e persino dagli Zhentarim e difficilmente rinunceranno ad assalire il rifugio. Dunque la dama dei ghiacci non può nemmeno lasciare la sua dimora per aiutarci, perchè significherebbe privare la sua casa di un'importante difesa e lei considera i giganti che sono con lei (giganti delle rocce, ci spiega) la sua gente. Parlo al presente perchè sono praticamente le ultime cose che ci siamo detti: Sybill ha ampliato la nostra conoscenza in merito alla nostra missione, spiegandoci che i pezzi dell'artefatto di Tholdsean che gli arpisti custodiscono sono ben cinque; uno lo abbiamo noi e il defunto Kosef [si quel coso rantolante e sbavante che era finito dentro un divoratore nella torre del necromante....] ne era il custode, l'altro lo ha Antius, un'altro Sybill stessa e i rimanenti due sono difesi da altri due Arpisti misteriosi. [a questo punto la cosa mi ha ricordato una vecchissima situazione, tipo "chi ha l'elmo dell'armatura d'oro? se l'è fottuto Phoenix, ma non mi dire!!" e noi abbiamo gli schinieri??] Dal momento che mancano meno di due mesi alla festa della Luna, in cui l'antico artefatto di Netheril che potrebbe distruggere la Trama e Mystra stessa si attiverà, Sybill ci prega di partire subito verso un luogo in cui lei e gli altri arpisti custodi hanno stabilito di riunirsi per attivare il contro-artefatto. Ci fa dono, con nostra meraviglia, di un'immensa mappa che rappresenta tutto il continente di Faerun...su cui la mia amata Foresta che non vedo da mesi sembra così crudelmente vicina....e ci illustra senza troppi preamboli dove dovremmo andare a riunirci con gli altri. La distanza è enorme anche sulla carta, mentre il suo indice punta deciso su un piccolo rilievo lontano chiamato Colline el Consiglio, che si trova molto est e molto a sud rispetto a dove ci troviamo. Proprio sopra la terra halfling di Luiren! esclama Lotro, salvo poi rendersi conto che ne è fuggito.... [al che qualche saggia mente ha pensato "per forza lo vogliono far esplodere lì, al massimo ci togliamo gli halfling!"] Mentre la dama continuava a parlare di cose che mi sono fatta riferire dopo, essenzialmente che dovremo incontrarci con Antius nell'imponente bosco di Chondal, io e Sebastian abbiamo consultato la mappa sempre più sbalorditi dalla distanza che ci separava dalla meta [tremila kilometriiiiiiiii...], cercando invano di razionalizzare il tutto facendo ipotesi su come condurre il viaggio, se via mare o via terra....probabilmente è stato allora che è venuta in mente a Sebastian qualche strana idea sul suo compenso. Torniamo ad ascoltare e la dama ci spiega che domani aprirà un magico portale sul luogo segreto in cui tiene nascosto il suo pezzo dell'artefatto e che da lì potremo iniziare il viaggio. Nessun problema, mi dico, il nome di Eilistraee e della sua servitrice splenderanno negli annali delle imprese eroiche, e sto agendo per una causa più che giusta che molte persone aiuterà..ma, una volta in camera con gli altri, scopro che il gruppo non è del tutto compatto. Io voglio agire per convinzione e per una profonda simpatia verso gli arpisti che ho conosciuto negli anni mentre passavano per la Grande Foresta durante le loro missioni: in grandissima parte giovani avventurosi pieni di vita, eccellenti combattenti [*sono grandi e forti eroiii...*] e dotati cantori. Saragon perchè è un incantatore arcano e perchè è preoccupato per il suo maestro, Lotro perchè a suo modo fa uso della magia arcana, anche se in modo più viscerale..anche Garret è daccordo, sia perchè appartiene al nucleo originale di mercenari partito da Waterdeep (Io, lui, Sebastian e il compianto Kranz) sia perchè ha appena iniziato ad apprendere da Saragon i primi rudimenti di magia....il nostro guerriero dai misteriosi poteri invece no: ritiene per buon cuore di essersi spinto ben oltre gli scopi della missione per cui ci era stato promesso un pagamento, non gli interessa nulla di Mystra e della magia, è giovane e vuole godersi la vita senza rischiare troppo la pelle. A volte mi dimentico che è un infantile umano...tuttavia le sue ragioni sono comprensibili dal suo punto di vista e la lunghissima discussione si conclude con un compromesso, cioè che lui solo tra di noi possa avanzare la richiesta di un compenso che valga la sua collaborazione (lo ammetto, terribilmente necessaria) alla missione. Sybill ci convoca di nuovo per sapere la nostra decisione e così com'è gliela esponiamo: lieta, [questa bislacca parodia di Galadriel...] ci fa dono di magici oggetti che ci saranno utili nel viaggio. A me spetta una bella faretra blu foderata di pelliccia di ermellino, all'interno della quale le frecce sembrano non finire mai.... in quanto al compenso speciale per il nostro giovane brontolone, decidiamo di andare a dormire perchè la trattazione possa avvenire senza interferenze e altri litigi. [Shulysstrae non può sapere cos'è successo, ma io si: Sebastian tronfiamente "Sono ancora giovane e forse perderò la vita nella perigliosa missione che ci hai affidato, per ciò chiedo di trascorrere una notte di passione con te" Sybill, interdetta (in realtà Daniel, ancora più interdetto) fa un risolino dicendosi lusingata, ma dice che è già legata a un altro. Lui: "Ah, ma io non sono mica geloso" Lei: "non posso prendermi quest'impegno!" Lui: "Ma sarebbe solo sesso sfrenato e selvaggio." La maiala è tentata però fa chiaramente capire a Sebastian che la persona a cui è legata è quell'enorme gigante che le fa da bodyguard, o almeno è ciò che fa credere (da dietro la porta le risate bastarde del party). Seb intimidito torna in stanza incazzato con la coda tra le gambe, poi si illumina e chiede a Sybill, questa volta esaudito,una speciale magia di divinazione che gli possa dire qualcosa sui suoi genitori perduti. Andata, possiamo partire!] Ed eccomi in stanza, nel silenzio dei respiri dei miei compagni. Ormai è tardi e devo riposare almeno un po'...ma la missione e la lunga distanza che dobbiamo coprire, lo ammetto, mi preoccupano e spaventano molto. Sapremo reggere il peso di un compito così importante o falliremo? Vergine Oscura dammi fiducia.... Shulysstrae della Grande Foresta Caverna Ghiacciata poche ore dopo, mattino impressioni immediate Fa così freddo che non riesco quasi a muovermi. Perchè siamo qui? Ah, giusto, il portale di Sybill, il nascondiglio segreto...una sfera, ecco cos'era il suo pezzo. Che freddo...è sangue quello? Indossate le nostre cappe nuove di pelliccia procediamo verso l'uscita. Vicina, luminosa....Rumore, tremore, versi spaventosi, metri e metri di un orribile mostro escono dal ghiaccio e il suo grido ci assorda. Con un soffio ghiacciato ci manda tutti a terra, tutti tranne Sebastian che lo colpisce ripetutamente. Mi alzo, sconvolta e ferita, infondo le mie cure ai due piccoletti e a Saragon, Sebastian sembra gestire la situazione e più calma guarisco le mie ferite. Poi il mostro esplode in un turbine glaciale accecante. Il freddo mi ha quasi paralizzata e credo di sanguinare da più di una ferita, ma mi alzo per prestare le mie cure sacre...ma perchè Saragon non si muove più? Perchè non sento la squillante vocina di Lotro che mi chiede gentilmente di aiutarlo? Ci guardiamo, io Garret e Sebastian, e nessuno di noi ha una risposta per una realtà troppo assurda e crudele da accettare. I nostri cari amici resteranno statue di ghiaccio in questo luogo segreto, niente potrà farli tornare in vita...mi sento così impotente...quante vittime verrano ancora sacrificate sul tuo altare, Mystra?