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  • From: m27 <mVentisette@xxxxxxxxx>
  • To: fanolug@xxxxxxxxxxxxx
  • Date: Fri, 15 Mar 2002 17:10:23 -0500

Mailing List del Fortunae LUG
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PREMESSA.
Quello che ho scritto qui sotto non è relativo al mondo LINUX, ma in qualche 
modo secondo me interessa anche gli utenti LINUX per il fatto che vuoi o non 
vuoi saremo in un futuro costretti anche a confrontarci con queste nuove 
sagaci idee M$.
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Dopo essermi accorto della mia mostruosa ignoranza in merito a .NET mi sono 
informato ed ho fatto un breve sunto di quello che credo aver capito e mie 
relative conclusioni.
Se mi sbaglio correggggggggggetemi.

1. .NET non è un linguaggio di programmazione, ma una filosofia di 
programmazione, e quindi alcuni linguaggi di programmazione + o - quelli di 
Visual Studio 6, sono reinterpretati con filosofia .NET e adattati a questa.

2. Punto di forza di .NET dovrebbe essere il fatto che un utente non fà il 
download del software da internet, o meglio non deve memorizzare il software 
nel suo HD, ma deve installare una specie di interfaccia del software, mentre 
la parte logica del programma sarà affidata ai server dei produttori del 
software, che tramite internet dovrebbero garantire il servizio.
        Riflessioni post 2°punto
a) REALIZZABILITA': Da come ho capito un utente è costretto ad avere una 
connessione ad internet per poter utilizare le informazioni che risiedono sui 
server delle ditte produtrici di software, in Italia con delle line 
telefoniche da 1° dopoguerra, come siamo messi? Quanti PC in Italia non hanno 
una connesione ad internet?
b) SICUREZA: Se un giorno, arrabbiato con l'umanità un Bin Laden del computer 
decidesse di forzare i sistemi di sicurezza di una delle case produttrici di 
software e cambiasse a suo piacimento cio che viene inviato agli utenti, che 
cosa succederebbe?
c) MICROSOFT: Perche proprio M$ dovrebbe farsi garante di questa nuova 
filosofia quando ha subito già diversi processi per monopolio? Il rischio è 
che M$ imponga i suoi standard, sfruttando la ottima penetrazione su mercato 
che ha avuto in questi anni.

3. Il codice dei programmi .NET nel momento in cui si và a compilare dovrebbe 
essere compilato in un "linguaggio intermedio" tra codice originale e codice 
macchina, e dovrebbe  essere infine interpretato da un programma di nome CLR, 
che dovrebbe essere tipo una Virtual Machine di Java.
        Riflessioni post 3°punto
a) Secondo me M$ ha voluto fare sta c***ata per provare a dare una qualche 
minima sicureza a .NET, ma se questo CLR, come gran parte dei prodotti M$ è 
pieno di pericolosi bug?

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"Una Slackware e' per sempre ..."


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