Mailing List del Fortunae LUG ============================= E' un po' lungo, ma importante. Ciao, Filippo ----- Original Message ----- From: "Associazione software libero" <PR@xxxxxxxxxxxxxxxxx> To: "Annunci dell'Associazione Software Libero" <annunci@xxxxxxxxxxxxxxxxx> Cc: "Associazione software libero" <PR@xxxxxxxxxxxxxxxxx> Sent: Wednesday, July 03, 2002 3:00 PM Subject: memoria sul software libero nella scuola > -----BEGIN PGP SIGNED MESSAGE----- > Hash: SHA1 > > Questa memoria è stata presentata il 2 luglio 2002 al Senato della > Repubblica dal Lugroma assieme ad FSF Europe e all'associazione software > libero. > > Il testo è stato redatto da Marco Pietrobono su testo originale di > Alessandro Rubini, con i contributi di Stefano Maffulli e Antonio > Bernardi. > > ================================================================ > Egregio Presidente e componenti della commissione, > > con il presente intervento la Free Software Foundation Europe, la > Associazione Software Libero ed il Linux User Group Roma vorrebbero > brevemente sottolineare alcuni aspetti importanti relativi alla futura > introduzione nel curriculum scolastico dell'alfabetizzazione nelle > tecnologie informatiche, con particolare riferimento all'emendamento > numero 1309 riguardo ai programmi per elaboratore «open source» o > «liberi». > > > Premessa > > Successivamente alla richiesta di audizione, gentilmente concessaci, > sono state pubblicate, da parte del Ministro per l'innovazione e le > tecnologie, le "Linee guida del Governo per lo sviluppo della società > dell'informazione" che potrebbero far apparire superata la presente > audizione, sicuramente meno autorevole, se non per il fatto che ci > consente di illustrare alcuni approfondimenti relativi all'ambito > scolastico. > > L'alfabetizzazione informatica in un contesto scolastico dovrebbe > essere volta alla comprensione e al controllo degli strumenti evitando > per quanto possibile l'addestramento all'uso passivo degli stessi. > Questa necessità è specialmente importante nell'istruzione di base, > nello svolgimento della quale il personale docente può operare in > piena libertà rispetto agli standard di fatto del mondo professionale, > privilegiando gli aspetti pedagogici e culturali. > > In tal senso, ci preme far notare come l'utilizzo preferenziale di > programmi liberi in tali contesti è sicuramente da accogliere > positivamente per tutta una serie di ragioni, alcune delle quali già > accennate nel testo dell'emendamento stesso, che ora andremo > brevemente a presentare. > > > Autonomia didattica > > Uno dei problemi strettamente correlati alle scelte che il personale > docente opera al momento della selezione degli strumenti didattici è > la creazione di una dipendenza diretta dagli stessi strumenti > scelti. Tale dipendenza può essere più o meno esplicita ma tuttavia > esiste e non può essere trascurata, e coinvolge tanto l'aspetto > diretto della didattica quanto l'aspetto della cultura e delle > conoscenze che vengono acquisite dagli studenti. > > L'adozione di programmi liberi consente al personale docente di > operare tale scelta in assoluta autonomia ovvero senza dipendere da > alcuna politica aziendale più o meno volubile, in quanto legata agli > interessi puramente economici delle aziende proprietarie di tali > strumenti. > > In questo modo la scuola e i docenti in generale non sono più > vincolati ad un fornitore unico e possono scegliere liberamente sia il > fornitore del software che le diverse soluzioni software, a seconda > delle esigenze didattiche (indipendentemente da qualsiasi presunta > obsolescenza anche quando rimangono valide didatticamente secondo il > giudizio dei docenti). Questa libertà di scelta, oltre a rispettare > l'autonomia della scuola, è altresì incentivante di economie locali > (distribuzioni, manutenzione, personalizzazioni, supporto, ecc.), come > vedremo in seguito. > > > Neutralità economica e prevenzione della pirateria informatica > > Una delle componenti fondamentali della didattica è la possibilità e > la necessità da parte degli studenti di proseguire e approfondire > nella propria casa il processo di apprendimento iniziato nella > scuola. Tale necessità, nel caso specifico dell'informatica, richiede > l'accesso agli stessi software (o funzionalmente equivalenti) > utilizzati nella didattica in classe. > > Nel caso del software libero, lo svolgimento dei compiti assegnati > agli studenti e l'eventuale approfondimento individuale, attività > svolte al di fuori dell'orario scolastico, non comportano oneri > aggiuntivi per le famiglie in quanto il docente può fornire > gratuitamente alle classi copie dei programmi utilizzati in aula, > restando nella totale legalità. Ricordiamo, infatti, che per la legge > italiana, se un docente o uno studente copia del software in > violazione della licenza che lo accompagna, anche solo per eseguire > delle esercitazioni didattiche, commette un reato punibile con > l'arresto dai sei mesi ai tre anni di carcere. > > > Proprietà intellettuale, comunità e ricerca > > La disponibilità dei programmi in formato sorgente, così come scritti > dai programmatori stessi, valorizza la componente autorale e quindi > umana della tecnologia, riportandola negli ambiti dell'articolo 2, > comma 1, lettera b: «lo sviluppo della coscenza storica e di > appartenenza alle comunità locale, nazionale, europea». > > La possibilità di copiare liberamente, permessa da questo tipo di > software, educa gli studenti sia al rispetto del diritto di autore sia > a combattere il malcostume della "pirateria informatica" piaga nella > nostra società. > > Educa altresì gli studenti alla cultura dello scambio e della > condivisione della conoscenza, rafforzando il valore della > solidarietà. In tal senso ci preme di ricordare che lo sviluppo di > Internet, e più in generale del pensiero scientifico, si è basato e si > basa tuttora su questi principi, oltre che sul principio della > liberta' del software nel caso di Internet. > > > Stimolo alla ricerca e all'approfondimento > > Ogni utente di programmi liberi è autorizzato ed incentivato ad > approfondire le sue competenze senza ulteriori oneri. In campo > informatico e tecnologico ciò agisce «a sostegno delle iniziative di > formazione iniziale e continua del personale» (art. 1, comma 3, > lettera e) e «a sostegno della valorizzazione professionale del > personale amministrativo, tecnico ed ausiliario» (art. 1, comma 3, > lettera g), come dal disegno di legge oggetto della discussione. > > > Stimolo allo sviluppo della propria individualità > > Poter adattare lo strumento informatico al proprio gusto e alle > proprie esigenze stimola nello studente capace lo sviluppo della > creatività e l'approfondimento personale, senza essere per questo di > ostacolo agli studenti meno brillanti. > > > Allineamento con le linee guida del governo italiano > > La predilezione per l'uso di programmi liberi nei settori della > pubblica amministrazione è in linea con il punto 8.9, «L'Open Source», > del documento programmatico del governo di cui alla premessa del > nostro documento. > > > Considerazioni finali > > I punti precedentemente espressi ci portano ad esprimere un chiaro > supporto da parte delle suddette associazioni, e della comunità del > software libero / open source più in generale, all'emendamento > presentato dal Sen. Cortiana riguardo la particolare attenzione da > dedicare allo studio dell'open source nei programmi della pubblica > istruzione. > > > Chiarimenti > > In chiusura del nostro intervento ci preme di far notare alla > commissione come in taluni casi il software libero e l'open source > siano oggetto di forti incomprensioni che possono danneggiarne > l'immagine nei confronti del grande pubblico. > > In tal senso vorremmo cogliere l'occasione per dirimere una frequente > fonte di malintesi, ovvero l'importanza rivestita dal diritto d'autore > nel caso del software libero, e presentare infine un aspetto spesso > trascurato del mercato del software come prodotto. > > > Licenze libere, copyright e diritto d'autore > > Il diritto d'autore è la base stessa dell'esistenza del software > libero. Senza di esso non sarebbe possibile tutelare né gli originali > sviluppatori del software, né i suoi utenti. > > Le licenze utilizzate nell'ambito del software libero e dell'open > source utilizzano lo strumento del diritto d'autore per assicurarsi > che esso non possa essere abusato da nessuno e che possa rimanere > sempre a disposizione della comunità di sviluppatori e di utilizzatori > dello stesso, a differenza del software proprietario, che tutela solo > i suoi proprietari. > > Tuttavia, questo aspetto delle licenze non pregiudica né la vendita > del software come prodotto, né la fornitura di altri tipi di servizi a > pagamento ad esso correlati, come testimoniato dal crescente numero di > società e aziende che le utilizzano per i loro prodotti. > > > Aspetti economici > > Il software libero, annullando di fatto le barriere all'ingresso nel > mercato del software consentirebbe alle società informatiche italiane > di medio-piccolo taglio di partecipare attivamente al mercato stesso, > consentendo di riflesso una crescita dell'intero settore informatico > italiano, come accennato dal documento del Ministro, paragrafo 8.9, > punto 5. > > In tal senso è interessante notare come le società attualmente > controllanti il mercato del software italiano siano nella quasi > totalità aziende straniere. Questa dipendenza costante dal software > prodotto all'estero causa un forte scompenso della bilancia dei > pagamenti e rappresenta un grosso costo per tutto il settore > informatico italiano. > > > Appendice > > > Cos'è il software libero > > Si definisce libero un programma per elaboratore la cui licenza > consenta lo studio, la modifica, la redistribuzione e la rivendita > dello stesso. > > Questi diritti sono garantiti a chiunque detenga legalmente una copia > del programma. Concedere tali libertà agli utenti dei programmi non è > antitetico al funzionamento del mercato informatico anche se tale > concessione difficilmente si adatta ad alcuni dei modelli commerciali > preferiti negli ultimi anni. > > L'espressione open source, come classificazione per le licenze dei > programmi, nel contesto di questo documento è del tutto equivalente > alla dizione software libero. Nel documento i due termini sono stati > utilizzati in modo del tutto interscambiabile. > > Da alcuni anni è possibile avere sistemi informatici allo stato > dell'arte usando esclusivamente software libero; Internet fin dalle > sue origini è stata basata esclusivamente su programmi liberi. Esempi > di software libero sono i server Apache e Samba, il kernel Linux, il > sistema di impaginazione TeX, il compilatore GCC, la suite di prodotti > per l'automazione d'ufficio OpenOffice. > > > Cos'è la Free Software Foundation Europe > > La Free Software Foundation Europe è l' associazione gemella della > Free Software Foundation, che fu fondata nel 1985 da Richard Stallman > per fornire supporto legale, logistico ed economico al progetto GNU, > il corpus software che costituisce l'infrastruttura dei sistemi basati > su kernel Linux. Attualmente la FSFE ha sezioni in Francia e > Germania, mentre nuove sezioni sono in fase di costituzione in Italia, > Portogallo, Spagna. > > Riferimenti: <http://www.fsfeurope.org/> > > > Cos'è l'Associazione Software Libero > > L'Associazione Software Libero è una entità legale senza scopo di > lucro che ha come obiettivo la diffusione del software libero in > Italia e di una corretta informazione sull'argomento. È l'affiliata > italiana di Free Software Foundation Europe. > > Riferimenti: <http://softwarelibero.it/> > > > Cos'è il LUG Roma > > Il Linux User Group-Roma (d'ora in poi indicato come LUG Roma) è un > raggruppamento a carattere associativo degli utenti Linux e degli > appassionati del software libero dell'area romana. Esso nasce il 9 > dicembre 1996 ospitato dalla Facoltà di Ingegneria dell'Università di > Roma ''La Sapienza''. Oltre a gruppo locale di utenti Linux, esso > diventa anche punto di aggregazione romano dei simpatizzanti del > PLUTO, il primo gruppo di utenti Linux creato in Italia. > > Il LUG Roma consta oggi di circa 350 associati. Oltre ad incontri > periodici, il LugRoma svolge la sua attività anche attraverso alcune > mailing-list, tra le quali una destinata all'associazione e alle > questioni generali relative al software libero ed un'altra incentrata > sulle tematiche tecniche. > > Riferimenti: <http://www.lugroma.org/> > -----BEGIN PGP SIGNATURE----- > Version: GnuPG v1.0.6 (GNU/Linux) > Comment: Processed by Mailcrypt 3.5.6 <http://mailcrypt.sourceforge.net/> > > iEYEARECAAYFAj0i9TEACgkQpTA1sien863UFwCfUEDcHXgvTv0ChfA70YiLtasw > lpEAnRRS78Sxlpl29AYanRToPfSg0h4X > =GSPz > -----END PGP SIGNATURE----- > > -- > Lista di annunci dell'Associazione Software Libero > http://softwarelibero.it/ > -- <SmartArt> Ogni giorno un sistemista Windows NT si sveglia...... e sa che dovra' lavorare. <SmartArt> Ogni giorno un sistemista Linux si sveglia...... alle 13.00, per il pranzo. <SmartArt> Non importa che tu sia sistemista Windows NT o Linux.....tanto ti pagano uguale!