Mailing List del Fortunae LUG ============================= la prossima volta lo scannerizzo... leggete, e riflettete NON C`E` POSTO PER IL VOLONTARIATO Le associazioni sono senza una sede: storia di beffe e indiffereza Vari comuni della nostra provincia, anche molto piu- piccoli di Fano, hanno da tempo riconosciuto l`importante ruolo delle organizzazioni della societa` civile, e ne sostengono l`attivita` destinando loro alcuni edifici e locali pubblici da adibire a sedi. A Fano, invece, la situazione non si sbroglia, nonostante da anni ci sia una continua e pressante richiesta da parte di numerose associazioni e nonostante da altrettanti anni l`Amministrazione continui ad aimpegnarsi a risolvere il problema. Gli amministratori della cita` non perdono occasione per lodale l`operato dell`associazionismo e del volontariato, non solo perche` rappresentano un bacino elettorale, ma sempre di piu` perche`, dato il progressivo smantellamento dello stato sociale e il taglio alle finanze pubbliche, il cosidetto terzo settore (volontariato, associazionismo e cooperazione sociale) rappresenta una ciambella di salvataggio a cui affidare i servizi alla persona che l`ente pubblico non riesce piu` a garantire. Eppure nella nostra citta` la richiesta di sedi sta diventando una vera e propria odissea (o farsa). La passata Amministrazione aveva addirittura indetto un bando per rilevare quante e quali associazioni avessero bisogno di spazi. A quel bando risposero decine e decine di organizzazioni, dopo di che tutte le carte furono riposte in un cassetto, da cui non uscirono piu`. Allo stato attuale le diverse associazioni di Fano si trovano molto diverse tra loro. In tempi passati una parte e` riuscita ad ottenere dall`amministrazione alcuni spazi pubblici, mantenendo nel tempo il privilegio. Alcune associazioni collegate alla Chiesa utilizzano spazi messi a disposizione dalla Curia. C`e` poi un gruppo di associazioni alloggiate in un appartamento in vicolo Gallizi, appartamento privato che costa all`amministrazione una considerevole cifra in affitti. Ma le stesse associazioni giudicano inadeguate la sede, perche` l`edificio e` fatiscente e richiederebbe un restauro. In ogni casoi dovranno lasciarlo, dato che il proprietario ne ha richiesto la possibilita`. Ci sono, poi, associazioni i cui sono mettono mano al portafoglio e si tassano per pagare un canone di locazione. La spesa e` spesso insostenibile e sottrae risorse agli scopi sociali. Infine, c`e` una folta schiera di associazioni che uno spazio proprio non ce l`ha. Cosi` soci e volontari si ritrovano in appartamenti privati, in locali pubblici, oppure sono costretti ad un prenne pellegrinaggio, chiedendo in prestito spazi ad altre organizzazioni piu` fortunate. Chi ha letto il primo numero del nostro mensile ricordera` che pubblicammo una proposta, sottoscritta da numerose associazioni: realizzare una "Casa delle Culture". Cioe` uno spazio pubblico da destinare a sede per le associazioni. Le associazioni firmatarie proponevano la vecchia scuola di Sant`Orso. L`amministrazione rispose che era indisponibile, promettendo ancora una volta di individuare una soluzione diversa. Dopo ulteriori pressioni, si decise di destinare a questo scopo locali che un tempo ospitavano il Laboratorio di biologia marina, sopra al mercato ittico all`ingrosso. Le associazioni che avevano frimato l`appello restarono in attesa di comunicazioni ufficiali. Invece, passato altro tempo, si e` scoperto che l`assessore al patrimonio Gian Bruno Auspici e il sindaco, anziche` seguire un procedimento trasparente e democratico, avevano deciso di affidare le stanzedisponibili ai primi che si erano presentati alla porta, che in tutta evidenza erano meglio informati sulla disponibilita` di spazi rispetto agli stessi firmatari del progetto "Casa delle Culture". Le stanze sono state assegnate alle associazioni di areonautica militare e carabinieri, oltre che a una tv privata. L`ennesima beffa ha portato alcune associazioni, il 19 dicembre, ad occupare in modo simbolico il consiglio comunale, impedendo ai consiglieri di iniziare i lavori per alcuni minuti. Nell`occasione il sindacato si e` impegnato per l`ennesima volta a individuare spazi da adibire a sedi: chissa` che l`avvicinarci delle elezioni non contribuisca al miracolo. Tutta questa vicenda e` ancora piu` tragica se si pensa che l`Amministrazione ha un patrimonio immobiliare su cui sembra impossibile avere informazioni chiare. E alcuni di questi edifici cadono in malora. Basti il solo esempio di Casa Bartoli, una casa colonica in zona Trave, disabitata da tempo. Anni fa alcune associazioni l`avevano individuata come possibile sede e luogo per attivita` sociali, dichiarandosi disponibili a farsi carico del lavoro manuale per ristrutturala. L`operazione, allora, non sarebbe costata molto. Oggi l`edificio e` diroccato e per renderlo utilizzabile servira` un costosissimo intervento strutturale. CAMBIANO I BILANCI, NON I RISULTATI Venerdi` 20 dicembre 2002, il comune di Fano ha convocato i rappresentanti delle associazioni per discutere il `Documento di indirizzo per la predisposizione del bilancio 2003`. La questione degli spazi sociali non e` contemplata, anzi, l`unico paragrafo che citi l`associazionismo e` questo: "Occorre agevolare l`integrazione dei vari momenti sociali, circoscrizioni, associazioni di immigrati; e` un percorso concreto che, oltre a migliorare la qulita` della vita e` capace di dare risposte al presidio del terrtorio e ad affermare sicurezza. L`obiettivo del prossimo anno e` quello di consolidare l`integrazione operativa con le altr forze dell`ordine, estendere i servizi di presidio del territorio, incentivare l`attivita` preventiva con i corsi di formazione rivolti soprattutto ai giovani". Crediamo che cultura civile e interculturalita` siano da valorizzare incrementare come basi per uno sviluppo sociale del territorio fanese, per questo facciamo appello all`Amministrazione che promuovono questi valori a Fano, uno spazio da gestire in comune per le aloro iniziative, per le iniziative della cittadinanza e rivolte a tutte/i. -- <Gecco> quando ti troverai per lavoro chiuso in una stanzetta senza nulla tranne il tuo portatile e nethack, vedrai quanto e` divertente.