La relazione puo' essere sviluppata sottolineando la differenza tra la rappresentanza legale e Il potere di adozione degli atti rilevanti all'esterno e offrire altri spunti integrandola con I sufferimenti di Max sull'aggiornamento e progressione del personale, che tuttavia senza vera autonomia, non puo' determinare, attualmente, modifiche di spesa. Quindi se non ci parificano alle Universita' abbiamo le mani legate. Inoltre possiamo riacquisire la titolarita' del potere disciplinare e sanzionatorio con Il riconoscimento della dirigenza. Chiaramente non puo' darcela un regolameto interno e la modifica statutaria, ma una disposizione normativa che istituisce Il ruolo nell'AFAM, recepita nella CCNL. Speriamo bene. Buona domenica Anna TIM: la tua mail in mobilità con il BlackBerry® -----Original Message----- From: Dottor Massimiliano Michetti <maxmax99@xxxxxxxxx> Sender: da-afam-bounce@xxxxxxxxxxxxx Date: Sat, 13 Dec 2014 14:32:29 To: <da-afam@xxxxxxxxxxxxx> Reply-To: da-afam@xxxxxxxxxxxxx Subject: [da-afam - DIRETTORI AMMINISTRATIVI] Cantiere Ritengo che l'individuazione come Direttore Generale attenga vari ordini di motivazioni (errate) che, in assenza di un serio e proficuo colloquio tra la categoria dei direttori (didattici) e dei direttori (amministrativi), vanno chiarite da subito: - Il Direttore Generale, nelle Università, è un organo e come tale ha ridottissimo potere gestionale, dovendosi a sua volta servire di dirigenti sottoposti - Il potere di firma, cioè di impegnare l'amministrazione verso l'esterno, è da sempre conferito ai funzionari della ex carriera direttiva, quali i Direttori (Amministrativi) sono da sempre (ex VIII e IX Livelli) - il titolo di datore di lavoro poi può essere concesso a tutti, a patto che - nella pubblica amministrazione - non abbia potere effettivo di spesa, altrimenti si va davvero nei guai (il datore di lavoro della PA è responsabile per la sicurezza solo se ha potere di spesa e non ha speso ...., altrimenti la responsabilità si affievolisce di molto) - la suddivisione netta tra Direttori e parte amministrativa può avvenire in tanti modi, ma di fatto essa esiste già, basterebbe far adottare dai consigli di amministrazione Regolamenti di Organizzazione degli Uffici e dei Servizi degni di questo nome, dopo aver riformato almeno in parte gli statuti, mediamente pieni di adeguate cavolate in materia di gestione amministrativa. - forse ci individuano come direttori generali per alzarsi un po' lo stipendio? qualche centinaio di migliaio di euro in più .... Penso nemmeno immaginino quanto guadagna un DG di una università: Farenti di UNICASSINO (piccola università nata dall'evoluzione del locale ISEF) prende 99.000,00 euro l'anno, colpani (Alma Mater Studiorum ..... Bologna) 196.000 e spiccioli, quello di roma non ci voglio nemmeno pensare. Comunque io penso che una volta designata in Anna la nostra rappresentante (con metodo democratico e trasparente per appello nominale) dobbiamo forse decidere quali argmenti deve trattare oltre quelli che già abbiamo apporvato con la sua relazione. Io propongo: - governance nei termini indicati anche dai DD delle Accademie ma con più cognizione di causa - trasferimento delle risorse umane e reclutamento - Formazione e aggiornamento dei quadri "Dirigenti" delle istituzioni - Formazione e sviluppo del personale TA - trasferimento del potere disciplinare sui DA dalle Istituzioni ad un Collegio presso il Ministero. ecc.ecc. Ciao massimiliano