Caos fuori e inferno dentro.
La sintesi balzò lampante nella mente, una realtà tanto putrida quanto
nitida, illuminando la scena con sangue e polvere gialla, e con la
colonna sonora di una granata sonica.
Il caos all'esterno non smetteva, intrecciandosi come un serpente ferito
tra spari e rumori metallici di mezzi che andavano in pezzi.
L'inferno dentro era radicato nel costato, come la lancia di Longino, e
bruciava nonostante implanti e nanochirurghi, bruciando come il peccato
e il rimorso, incenerendo tutti i buoni propositi e le aspettative di
una vita normale.
Panama sorrise amaramente, in fin dei conti era sempre stato così con
questa banda di bastardi.
Un buco nella giacca di pelle, sangue sul fianco, una granata, un cinese
esploso in una nuvola di curry, e, "fottuta merda, neanche una yeheyuan
da fumare".
Fa appena in tempo a dire al vecchio di dividere quello che trova
addosso al cinese quando si morde le labbra per una smorfia di dolore.
<<forse un tecnomedico serve più di un cazzo di chip. Non credo di stare
in grande forma e i nostri lì fuori probabilmente arriveranno con
qualche graffio... avete almeno qualcosa per cucire?>>
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