A Logan la testa doleva da fare schifo. Per riprendersi dal pomeriggio
culturale passato col padre, si era fermato a bere qualcosa lungo la strada
del ritorno. Solo che la strada, tra il museo lassù in alto e il Piranha
giù a Kingstone, era piuttosto lunga, c'erano un bel po' di livelli nel
mezzo e altrettanti bar. Era rientrato decisamente tardi.
Marika, la barista tutto fare del locale, che lavorava li praticamente da
sempre, quando l'aveva visto entrare, aveva cortesemente invitato i clienti
a uscire. Imbracciando lo shotgun che teneva sotto al bancone per le
emergenze e sorridendo a trentadue denti, poi l'aveva lasciato solo.
Solo per modo di dire. L'alcool aveva dato una scossa ai suoi neuroni e lui
si era ritrovato con Reyka incazzata, non si sa bene per cosa, da una parte
e Mazinga Z che cercava d'infilare i suoi razzi fotonici, nel culo di
Goldrake, dall'altra. Ciliegina sulla torta, era arrivato pure Cyb, che
aveva blaterato qualcosa e se ne era andato.
"Cazzo ha detto? Che vuole un 'runner? L'unica netty decente che conoscevo
è morta vent'anni fa e adesso mi farebbe maledettamente comodo..." Logan
aveva fissato la porta chiusa, attraverso le lenti degli occhiali che era
stato costretto a mettere dopo che la cyberottica era andata a puttane,
fottendogli un occhio. Ora aveva dieci decimi da un lato e quattro
dall'altro. Miope, presbite e astigmatico in un colpo solo e una barca di
soldi spesi, per comprarsi un paio di lenti che compensassero a dovere.
*"Che ha trovato il 'runner... e comunque... io sono qui."*
"Ah, si? E dove?" con la palpebra calante, fissò lo sguardo sulla maniglia
della porta "Porco cazzo, queste lenti sono una figata." biascicò "Riesco a
vedere le crepe nel legno... prendi nota. Stuccare l'ingresso."
*"Qui con te, imbecille. Per quanto riguarda l'altro... beh, questo non lo
ha detto... e per inciso non sono la tua cazzo di segretaria. Sono altro."*
"E certo. Prendimi quella cosa li, che sta la... come trovami quei
deficienti sull'orlo della follia. Cazzo, neanche vivessimo in un villaggio
con quattro case e un bordello... che se non sono li, sono la per forza.
Non posso mettermi a setacciare palmo a palmo, tutto quello che sta dal
settimo in giù, porca troia..." Logan mostrò il dito medio alla porta "E tu
non ricominciare, ragazzina. Sappiamo entrambi che cosa sei..." Logan
respirò a fondo, cercando di tenere lo stomaco al suo posto "Sei un
gingillo divertente che mi è stato infilato nel cranio per mettere a tacere
quel cazzino blu che dettava ordini e da questo punto di vista il tuo
lavoro lo fai alla grande. Ora disquisisco con te di minchiate informatiche
di cui non capisco un cazzo, invece che andare in giro a tirare bombe..."
disse alzandosi dalla sedia su cui era stravaccato, per puntare,
caracollando, verso il retro del bar, dove c'era un invitante divano ad
attenderlo "Una cosa di cui invece conosco pregi e difetti... e che potrei
ancora fare, mentre cerco di capire come ribaltare la situazione a mio
vantaggio. L'idea di dare un calcio al tavolo e far saltare tutti i pezzi
degli scacchi non mi è ancora passata, ma se quei due stronzi che ho nella
testa, non la smettono di sbattersi come una batteria di pentole che cade
dalle scale, mettere assieme una minchia di strategia è impossibile. Quando
mi sarà passata la sbornia, metterò al lavoro le orecchie di Kingstone."
sentenziò raggiungendo l'agoniata meta e planandoci sopra come un corridore
a casa base "Qualche chip di credito e un paio di bottiglie decenti
dovrebbero bastare."
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Baci
Luisa
"I stand alone..."
"God knows youre lonely souls..."
"Ho perduto la parte Immortale di me stesso... e ciò che rimane è solo la
Bestia..." [ Otello - Atto II - Scena iii ]
