NDG
Bene, eravate tutti così impegnati da esservi fatti implorare una mail per
il mio compleanno e vi ho fatti riposare, ingrassare schifosamente con
frittami di carciofi e birra scadente, vi ho anche permesso di non portarmi
a cavacecio in giro per le sagre di paese col ginocchio bionico fuori
garanzia... ora mi sono riletto la mia ultima e le vostre ultime (Andrey,
Ice, Panama, Radio e Logan) e vi mando questa. Io ricomincerei con
gradimento estremento ad allietarvi la monotonia quotidiana.
Ora posto la mail che avevo in serbo dal 21 marzo. E' un anno che
giochiamo. Magari avevate bisogno di un riposino, ma si sa, certi mezzi
giocatori ne necessitano alle volte, di uno stacco dalla realtà dello
sprawl e farsi una vacanza nella realtà dell'ufficio, dei mezzi pubblici,
delle ex mogli, del vomitino del lunedì mattina, passeggiate all'aria
aperta, cena con gli amici, cena con la fidanzata/moglie,
ahgiàcazzocheeral'anniversarioaspettacheordinoilvinocostoso e soprattutto
pare che a volte serva, a sopravvivere, una bella full immersion nel
LAVORO. Aberrazione umana in cambio della quale abbiamo addirittura 30
giorni di ferie! Detto ciò, vi lovvo a tutti e, come direbbe il buon
vecchio EneaRaven, maandateveneunpotutti... :)
DG
Notte.
Umidità nelle strade.
Luci sfolgoranti colorate come la biancheria intima di Satana, automobili
ed AV corporativi che sfrecciano veloci e silenziosi tra le gocce in
sospensione attraverso i livelli dei grattacieli di cristallo e corruzione,
puttane da mille dollari per un sorriso appese a labbra bioscolpite e
tacchi a spillo di platino. Asfalto costruito con la disperazione dei
profughi. Acciaio alzato con le preghiere dei disperati. Strutture luminose
innalzate al Dio della tecnologia con l'ultima speranza di chi vive di blue
wiz, o peggio. E i passi marcati dei solos in cerca di lavoro, di morte,
della morte di chi capita. "Del sangue degli sconosciuti nemici di chi mi
paga racconteranno bicchieri di Scotch vuoti e le nuvole di fumo dei bar",
cantava Johnny Silverhand prima che gli sparassero, sul palco.
La città si districa semplice, tre agglomerati bui illuminati dalla luce
eterna del denaro, della corruzione e delle passioni volgari delle anime
che vi alloggiano.
Una striscia bianca di sabbia, Mille strisce bianche di coca, Milioni di
strisce rosse di sangue. Sangue dei debiti. Sangue di schiave. Sangue che
pulsa eccitato. O Il rosso che sbanca il tavolo 16, mentre al 54 un anonimo
corporativo di Chiba entra in bagno e si ingolla la pasticca sbagliata,
dopo avere perso sua figlia al tavolo a favore di uno Yakuza di Osaka.
Lo troveranno morto sul water. Nessuno si scomporrà. Nemmeno sua figlia, al
119 piano dell'albergo, che già lo aspetta in lingerie nera, macchiata di
sangue.
Una volta c'era Las Vegas. Roba per impiegati della Robotech, cheap
charlies ingrassati di burro sintetico e carne bombata di steroidi, uova
chimiche e nuka cola.
"Oggi C'E' BELIZEEEEEE" urla un androide vagamente antropomorfo
all'ingresso del "Rockets".
Radio, completo bianco sbrillucicante, camicia di seta rossa aperta sul
torace, qualche stitiche magicamente posizionato qua e là sulle ferite, una
bella mano di bioil compatto per coprire la lordura del viso, occhialoni da
sole per coprire ciò che fu un occhio. Scarpe lucide da gente che non
cammina mai, pistola in polimeri plastici infilata dietro la cintura, sotto
la giacca e dardi stordenti in un pacchetto di mentine. Sigarette
aromatizzate all'oppio e antidolorifici in confezioni anonime di Malox.
Il sorriso si apre la strada tra le guance abbronzate: <<cazzo Panamozzo,
cazzo Ghiacciolino, i vostri culi sono serviti a qualcosa. Mica male gli
amichetti che c'avete. Ma se non era per le mie parole gentile stavo qua in
jeans e con un preservativo in testa!>> La mano decisa spalanca le porte
dell'Inferno, letteralmente, "The Hell", il casinò alto 300 piani in mezzo
alla laguna.
Una vampata di profumo allucinante e allucinogeno colpisce in faccia
Andrey. Il sorriso mostra denti sbiancati ad arte e un diamante - falso
come le promesse di Ice - incollato sull'incisivo, in realtà una
microcamera, ed un rubino sull'incisivo accanto, rilevatore di veleni,
trasmette un segnale al neuralware. L'inibitore l'hanno montato sotto il
palato a Logan. Ci teneva tanto. Il completo calzoncino bermuda beige e
azzurro, cintura con fibbione d'oro massiccio, stivale a mezzo polpaccio di
coccodrillo e camicia hawaiana nelle tinte della diarrea Mirò fanno da
contorno a capelli così brillantinati che ci potrebbe fare il nido uno
pterodattilo. I bermuda hanno un piccolo ma utile assortimento di taschette
e tascozze con vari arnesi, tutti in polimeri, roba di prima classe, e uno
scanner per radioserrature elettroniche coi cavetti. Uno dei cacciavite ha
un secondo tasto, dal retro esce una lama di 15 centimetri, avvelenata con
gli umori della passera di Lucky. Un monofilare resta bene isolato e
nascosto nell'unghia d'oro massiccio del pollice. Abbassa occhiali a goccia
enormi, montatura in oro, così grossi che pesano sul naso, e lo fanno
sembrare un pornoattore anni settanta. Mancano i torciglioni biondi.
Una musica assordante rintona subitanea, lo spostamento d'aria è sensibile,
piacevole. Fuori millemilagradididumidità, dentro "se hai l'uccello in tiro
ti si congela così fino a pasqua", pensa Panama Snake: il collo avvolto,
secondo la moda attuale, in un boa azzurro fosforescente, un gilet aperto
sul torace da nerd e fili di perle, occhiali scuri, lenti antiriflesso
collegate in wireless al suo neuralware trasmettono varie informazioni
utili: compreso il prezzo delle varie battone presenti. Calzoni attillati
rosso fuoco di pelle di palle di animale esotico, un bastone di cristallo,
platino e avorio con l'impugnatura a forma di testa di serpente, alloggia
dalla testa una lama monofilare di trenta centimetri, dal fondo può sparare
calibro 20 da shogun, 8, alloggiati nel rigonfiamento sotto il manico. Mani
inguantate senza dita, collezione di anelli: 4 con micro cariche esplosive
e 4 ciascuno con un dardo velenoso, a scelta. Scarpe di vernice nere con
brillantini rossi, e a coprire quella tamarrata di proporzioni bibliche un
panama, argento con paillettes, con i chip di credito della mitica FDOB
infilati in bella vista. Sigaretta appesa. Accendino Zippo di platino
appeso al collo. Portasigarette con assortimento delle "sue" e delle
"altre".
Occhi rapaci si posano su di lui. Ok, i compagni... belli, ma sembrano
arrivare da Salerno, o peggio, sembrano tifosi della Lazio, ma lui... no,
lui è DIO. Cilindro di velluto, occhialoni di argento da saldatore, baffo
arricciato, soprabito tra il nero e il rame che copre il corpo avvolto in
seta, cotoni preziosi, velluti, un gilet in broccato bordeaux con bottoni
d'oro massiccio, orologio a catena, oro 22 carati, giallo che spacca,
cintura di metallo ramato e brunito, pantalone aderente col pacco
incorniciato di ricami argentati e scene bucoliche, stivali a mezzacoscia
bianchi come il latte a fare pandan con la camici a sbuffi e i polsini ampi
e generosi, guanti neri, uno senza dita di pelle e borchie, uno bianco di
seta finissima. Bastone da passeggio. "Nessuna arma, a me basta il
cervello..." Le puttane già sbroccano per lui, i filtri nel naso
trasmettono odori chiari e famigliari, il monocolo d'argento e oscurato
mostra in funzione X-Ray molta roba interessante. <<Statemi vicini, la
schermatura degli apparecchi cibernetici, illegali nei casinò, è limitata,
l'hanno messa nella tesa del cilindro.>>
Sono quattro, a ventaglio e davanti a loro colui che potrebbe sembrare il
capo. Completo gessato, aderente, elegante, sobrio, tra il grigio fumo e il
blu cobalto, riga stretta, fiore all'occhiello, katana a tracolla. Lui può.
Lui è il capo. Lui ha appuntamento con il suo contatto, il contatto del
padre, quella notte. Papino vuole il suo Caravaggio per arredare la cuccia
del cane di un qualche magante russo. E papino l'avrà. <<Schiavi, non fate
cazzate. Mi è costata sta robetta.>>
NDG
Presto i disegni
DG
Belize, 16 chilometri fuori città.
<<Lucky, ma chi cazzo garantisce per i gingilli? E il capitale? Gli hai
dato chip, di quelli buoni, per qualche milione di eurodollari!>>
<<Socio, taci. Che ne dici di quella sigaretta?>>
<<Ok, oh, buona. Roba buona. Ora non gli abbiamo ancora dato i risultati,
ma quella da sola ci farà fare bei soldi... più di quanti ne abbiamo
spesi... Abbastanza da comprare un casinò, o due!>>
<<Hai avvisato al 7PPP che sono arrivati?>>
<<Certo. Li ho mandati all'Hell.>>
<<Li hai mandati a morire. Prenderemo i soldi della 7PPP... e ancora
abbiamo questa...>> Lucky alza la sigaretta davanti al naso.
<<Cyb-01 ha già pagato una fortuna, su a Kalifornia City, e domani lo
aspettiamo qui per prendersela... Quanto ai suoi "uomini" non credo che
saranno qui ad aspettarlo.>>
toc-toc!!!
...
<<Chi è? CHICAZZOE'?... COSA.....!?!?!?!?!?!?!?>>
NDG
Ovvio che le vostre azioni e richieste rimangono e sono state accettate, ho
solo accelerato la scena.
Molok: giusta la pensata di Domina Pauline e Mr. Puppets ti lascio
continuare ad interpretarla.
Dom Pau e Ceres, se ci siete battete un colpo... soprattutto Pauline che
voleva fare la reporter, sarebbe il momento giusto per epifanizzarsi... Ah
già, loro preferiscono i
lunedìmattinaimezziillavoroicolleghilacaccadelcaneilpranzoinmensailginocchiorottol'aperitivoconleamiche..........
.....
Antefatto (ex CYB 68)
Lucky Fashion, 544 Avenida de Casinos, Belize City
<<Amico mio, vecchio filibustiere panamense e gran hico de...!>> Lucky
sembrò oltremodo felice di riabbracciare Panama Snake, che non nascose
affatto il proprio imbarazzo nel venire palpeggiato come un quarto di
manzo: <<ma mira aqui... Tu es... grasso amigo! Hai messo su la pancia e il
culo e fai davvero cagare amigo!>>
A Logan, in disparte in un angolo, in piedi e sorreggere il muro della casa
che avrebbe potuto cadere anche solo per il peso dell'umidità, scappò una
ridacchiata, scosse i capelli grigi e si passò il pollice sul mento,
sentendo che grattava. Radio, scofanato su una poltrona che aveva visto
giorni migliori e culi più grossi, guardò in alto e bofonchiò
amichevolmente ad un geko sul soffitto: <<glielo affetto io il culo. La
dieta di Radio.>>
<<Si insomma... sono qui per affari, ok?>> Snake la fece breve. E Lucky
smise di fare il sorridente: era ciò che voleva: <<anche loro?!>> chiese,
più sorpreso che convinto.
<<Anche noi.>> Ice piombò nella discussione con la tenerezza di una
scorreggia in ascensore.
Lucky si girò, lo osservò, gli prese le misure a occhio, indugiando sul
pisello, si passò la lingua sulle labbra macchiate di scuro, si arricciò il
baffetto e ignorò Panama: <<beh, la cosa sembra interessante. Magari non
sembrerebbe e basta se aveste da pagare...>> Poi si girò di scatto verso
Panama: <<A lui posso fare credito. O accettare una garanzia. Tipo...>>
fissando Panama, puntò il dito su Andrey: <<Tipo lui.>>
Andrey era rimasto ben trincerato dietro gli occhiali da sole a specchio,
col furgoncino bianco parcheggiato fuori, su cui voleva a tutti i costi la
serigrafia di Tony. Non fece una grinza, ma cercò invisibile lumi nello
sguardo di Panama... di Ice... ("cazzo sono contrabbandieri e ricettatori!
faranno qualcosa? Avranno merce interessante? Li ho ricuciti tutti meglio
di un sarto, questi!").
NDG
A voi... Panama e Ice
DG
Un po’, Radio se la rise e osservò alla rovescia Logan, dietro di lui, la
testa ripiegata all'indietro: <<a me serve solo una pulita. Un bel
completo. Qualche Chip di credito. E Un nome, anzi, il nome lo so. Un
indirizzo, mi serve.>>
NDG
Presumo Cecy?
DG
<<Se no...? Come vorrebbe pagare esto hico...>> Lucky stava parlando -
senza guardarlo - a Panama.
<<Ti potrebbe sputare negl'occhi. Di solito con le armi ha una mira che fa
schifo, ma ha uno sputo ... atomico.>> Andrey parlò, stava cercando un
alleato.
Logan sospirò profondamente: in fondo, anche se non ne aveva parlato con
nessuno, un piano, un posto, degli affari da sbrigare ce li aveva. Però
presentarsi ripulito e non con addosso la stessa merda che non si cambiava
da una decina di giorni e con cui aveva attraversato la giungla, sventato
una rivoluzione, precipitato, partecipato -e non come comparsa - ad un film
di Romero, sarebbe stato gradito.
PRIIIIIIIN..... PRIIIIIIN...
Ice sorrise ingenuamente, mostrò il telefono, un modello antiquato: <<mi
chiamano!>>
<<Hey, hombre... dove l'hai preso quello al mercatino degli anni 80?>>
Lucky sorrise, adocchiando l'oggetto che evidentemente gli piaceva.
<<...Eccoti cazzo... sì, sono da... che posto è? Lucky Fashion. Sì,
dentro... Entra, hombre...>> Sorrise riattaccando: <<Ecco il mio amico!>>
<<Ah, voi due cazzoni... Una suite. Di lusso, anche.>> Radio mostrò un
sorriso da spaccone su una faccia coperta di bendame sporco.
NDG
Bene, servitevi, ditemi che volete fare...
Direi che:
Radio vuole divertirsi e ha un buon contatto in sua sorella
Ice ho un ottimo contatto e un laptop semidistrutto pieno di informazioni
Panama è " a casa"
Logan ha la sua "missione per conto di paparino"
TUTTI avreste una missione da portare a termine...
