[camera oscura] Re: Condensatore o testa colori?

  • From: Romano Sansone <observer3@xxxxxxxxxx>
  • To: camera_oscura@xxxxxxxxxxxxx
  • Date: Thu, 9 Mar 2006 11:41:42 +0100


On Mar 9, 2006, at 8:03 AM, Sergio Bova wrote:

perdonate il ragionamento lapalissiano, ma credo che nella maggior parte dei casi noi stampiano negativi nostri, esposti e sviluppati da noi, per cui operiamo dentro un "procedimento" in cui il feedback prova - valutazione dei risultati - nuova prova è applicabile ed auspicabile

il "mercato", inteso nel significato della produzione di macchinari e procedure, è stato organizzato invece intorno alle esigenze di professionisti della stampa che dovevano stampare per così dire qualunque ciofeca i clienti portassero in laboratorio

questo può spiegare la componente minimalista dei nostri ragionamenti: una sola pellicola, una sola procedura di stampa etc etc
sergio

Qui entriamo nel campo delle interpretazioni: io per esempio potrei dire che ogni sistema (una carta fotografica, una bilancia di precisione, un motore di auto, un obbiettivo) da il meglio di se in una zona della sua gamma totale di prestazioni. A meno che non si tratti di sistemi progettati per lavorare ad un estremo (i motori di formula 1, il Leica Noctilux) di solito la zona di prestazioni ottimali
è all'incirca a metà della gamma totale. Infatti le carte a gradazione di prestigio non vanno da 00 a 5. Il principiante si bea della possibilità di poter stampar tutto, anche i negativi più sballati, perché tanto basta cambiare filtro, chi è più esigente sa che non basta ottenere una stampa leggibile ma occorre ottimizzare, e questo è solo possibile nella zona mediana.


Romano

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