Il giorno 07 settembre 2014 16:39, Malantrucco Carlo < carlo.malantrucco@xxxxxxxxx> ha scritto: > > Il giorno 07/set/2014, alle ore 16:30, Massimo Raffaele < > massimo.raffaele@xxxxxxxxx> ha scritto: > > Non solo stiamo parlando di due prodotti di periodi diversi, ma anche > di diffusione enormemente diversa. > > Il floppy 5.25" era uno standard mondiale, il 3" no. > > Se Commodore avesse creato un drive da 1.5" sarebbe stato molto compatto > (e quindi avrebbe vinto su quello Amstrad/+3), sarebbe stato uno standard > Commodore ma NON uno standard mondiale, con tutte le conseguenze del caso > (prezzi alti, minore reperibilità, ecc.). > > Mi sembra tutto assolutamente condivisibile. > > > Tra l'altro a me i floppies 5.25 piacevano molto, ed erano > affidabilissimi. > > Io non ho mai avuto modo di usarli ... certo che così sottili, ingombranti > e "floppy" mi facevano una certa impressione! > Io invece ho avuto modo di usarli per anni, e per quello mi ci sono "affezionato". E' normale :-). > > E poi ai tempi non c'era alcuna alternativa. > > Quando ebbi tra le mani i primi 3.5" rigidi per l'Opus Discovery mi sembrò > di essere atterrato su di un altro pianeta! :-) > Io ho provato la stessa impressione con i 3.5" per la Disciple :-). Fantastici... anche se all'inizio (difetto di gioventù?) li ho trovati (parlo dei DD) molto meno affidabili dei 5.25". Pensa che con Amiga e un drive Teac 5.25" 80 tracce DD formattavo a 880KB dei floppies 5.25" certificati Single Side DD, e sono tuttora leggibili!!! Max