[zxspectrum] Re: Normalità e oggettività, era Precisazioni

  • From: Luca Alimandi <luca.alimandi@xxxxxxxxxx>
  • To: zxspectrum@xxxxxxxxxxxxx
  • Date: Wed, 10 Sep 2014 01:02:42 +0200

Enrico Maria Giordano ha scritto:


Il 08/09/2014 17:29, Malantrucco Carlo ha scritto:

E dov'è la "misura" in questo caso? "Indivisibile" è un aggettivo
non una misura. E questo aggettivo era stato evidentemente
attribuito erroneamente a causa delle informazioni incomplete.

Quindi è oggettivo solo ciò che è misurabile? e ciò che non è
misurabile cos'è?

Soggettivo. Finché non troveremo il modo di misurare la bellezza, la giustizia, la passione, etc. quelle saranno sempre grandezze soggettive. Invece grandezze fisiche come luminosità, colore, peso, etc. sono oggettive perché non dipendono da chi esegue la misura. Se lo dipendessero andrebbero riviste.

Dunque desumo: finchè non fu inventato il termometro la mia sensazione di un oggetto caldo o freddo era soggettiva, mentre con l'introduzione del termometro si potè misurare la temperatura dei corpi, per cui questa divenne una grandezza oggettiva... Però, nonostante questo, ancora oggi in uno stesso ambiente a 26° (oggettivi!) io posso avere una sensazione di caldo ed un'altra persona di freddo (soggettiva)... Quindi sembrerebbe che la grandezza fisica "temperatura" possa sia essere "misurata" in modo oggettivo, sia "percepita" in modo soggettivo... E' più complesso di quello che sembrava! :-)
Se io ho un metro posso misurare le cose che vedo. Ma se non ho un
microscopio perché non è stato ancora inventato non posso misurare le
cose che non vedo, ad esempio le cellule. Che non smettono
oggettivamente di esistere perché io non sono in grado di misurarle.

Finché non so che esistono come faccio a parlarne? La misura si può eseguire solo su oggetti concreti.

Dunque desumo: non potendo misurare nè quantificare qualcosa che non vedo e non conosco, parlarne è puramente "soggettivo"; eppure non è detto che ciò che non vedo non esista (e non sia perfino misurabile!), e dunque rappresenta una realtà "oggettiva", perchè la sua esistenza non dipendente dalla mia capacità di osservarlo, ma esiste di per sè. Dunque ancora una volta oggettività e soggettività convivono, in quanto oggettivamente qualcosa può esistere anche se soggettivamente non posso osservarlo... Cominciamo ad arrivare al punto!
Se tu fossi stato uno scienziato egizio del 3.000 avanti Cristo, per
te sarebbe stato oggettivo che il sole girava intorno alla terra, o
no? Eri uno scienziato ma non avevi gli strumenti per pensarla
diversamente.

Avendo posto come punto di riferimento la terra, tutti i calcoli effetuati erano corretti. Non capisco quindi il punto.

Dunque desumo: se sono un terrestre e conosco solo il mio pianeta (e manco tanto bene, visto che lo percepisco piatto o cose simili!...) tenderò a porre questo mio mondo al centro di tutte le osservazioni (punto di riferimento); di conseguenza le mie osservazioni saranno soggettive per cia di questo presupposto, ma oggettive per tutti quelli che, come me, osserveranno i medesimi fenomeni dal medesimo punto di vista con i medesimi punti di riferimento... Dunque ancora una volta avremo un'osservazione "oggettiva" in quanto comune a tutti quelli che partecipano all'osservazione, ma "soggettiva" in quanto varrà solo per quelli che come me accettano i presupposti su cui si basa l'osservazione (punto di riferimento comune), mentre non vale più per tutti quelli che invece partono da presupposti diversi e pongono punti di riferimento diversi... Per lo scienziato del 3000 AC e per tutti gli uomini dell'epoca era oggettivamente il Sole a muoversi rispetto alla terra, ma per l'alieno di Stargate, che sapeva benissimo come era fatto il sistema solare nel quale aveva dovuto destreggiarsi per giungere sulla Terra, qull'affermazione era "soggettiva" in quanto poteva benissimo confutarla grazie al suo diverso punto di vista e ai suoi diversi presupposti... Siamo arrivati al punto!...
Cosa ne sappiamo se ciò che oggi gli scienziati ritengono oggettivo
domani grazie ad altri strumenti si rivelerà una clamorosa balla?

La scienza non funziona così. La scienza estende, non sostituisce.

Ecco il punto: tutto è soggettivo e tutto è oggettivo! Dipende solo da CHI effettua l'osservazione e quali sono i suoi interlocutori (io, noi due, gli abitanti di Milano, la popolazione terrestre, ogni essere vivente nell'Universo!...) e da quali presupposti pone alla base dell'osservazione stessa (le condizioni fisiche, i punti di riferimento, l'istante esatto, il luogo, perfino la propria velocità se non è molto distante dalla velocità della luce...). In pratica direi che, ad essere sinceri, affermare che qualcosa sia ASSOLUTAMENTE OGGETTIVO è poco realistico, in quanto a mio avviso, l'oggettività è solo una soggettività allargata ad un gruppo di osservatori più ampio che condividono TUTTI le condizioni e i presupposti base dell'osservazione; ma appena esiste qualcuno che, al di fuori di tale gruppo, non condivide tali presupposti, la stessa osservazione OGGETTIVA per gli appartenenti al gruppo diventa SOGGETTIVA dal suo punto di vista!

Quando studiavo medicina all'università (30 anni fa, sic!) se avessi
 risposto ad un esame che l'ulcera gastrica era causata da un
batterio mi avrebbero bocciato, perché all'epoca era oggettivamente
impossibile pensare ad un batterio capace di sopravvivere
nell'ambiente acido dello stomaco. Oggi l'ulcera gastrica si cura e
guarisce grazie ad un antibiotico in grado di eradicare dallo stomaco
il batterio Helicobacter Pylori che nell'acido dello stomaco ci fa il
bagno!

E quindi qual era la cosa soggettiva o oggettiva in questo caso? Se nessuno conosceva il batterio allora nessuno poteva dire "esiste" o "non esiste".

Appunto! La conclusione dei medici di 30 anni fa era OGGETTIVA per il loro gruppo di osservazione. Ma è diventata SOGGETTIVA per il nuovo gruppo di medici e scienzaiti di oggi che, grazie a nuove conoscenze e nuovi strumenti, non condividono più i presupposti che erano alla base di quella conclusione e hanno potuto giungere a conclusioni diverse, che sono quindi RELATIVAMENTE OGGETTIVE (in quanto domani, potranno essere ulteriormente confutate!...) Quindi il mio pensiero SOGGETTIVO (!!!) è che i concetti di OGGETTIVITA' e SOGGETTIVITA' sono RELATIVI e NON ASSOLUTI! :-))
In realtà io mi riferivo ad altro, ai concetti di "persona
normale" e di "pensiero oggettivo" che, lo ripeto, pur
comunemente accettati hanno provocato e continuano a provocare
effetti disastrosi e a volte tragici.

Mi fai un esempio? Non riesco a capire...

Ausmerzen ti dice niente?
http://www.jolefilm.com/produzioni/televisione/ausmerzen/

No. Di che si tratta?

Forse di un tentativo di estromettere ed eliminare tutti quelli che non potevano trovare OGGETTIVE certe affermazioni solo perchè difettavano di certi... presupposti?...
EMG


Forse ho detto un mucchio pazzesco di castronerie, ma... è il mio pesniero... soggettivo! ;-) Viva il metodo scientifico, viva la relatività, viva l'uguaglianza nella diversità! Viva tutto e il contrario di tutto! Il mondo è bello perchè è... avariato! .-P

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