[zxspectrum] Re: Intervista a Mario Bianchi
- From: Enrico Maria Giordano <e.m.giordano@xxxxxxxxxxxxxxx>
- To: zxspectrum@xxxxxxxxxxxxx
- Date: Mon, 7 Sep 2015 11:55:04 +0200
Il 07/09/2015 10:08, Robert Grechi ha scritto:
Ciao a tutti!
Vorrei segnalarvi l'intervista che ho realizzato, per il mio blog, a
Mario Bianchi...Mario è stato un collaboratore della storica RUN insieme
ad Eugenio Ciceri, collaboratore di Digiteam (dello stesso Eugenio e
Steed Kulka) oltre a programmatore di MasterDraw per ZX e Lupo Alberto
su Amiga (sempre con l'onnipresente Eugenio)...
Datemi un vostro giudizio, nel caso:
Alcune note:
"Impressionante pensare quanto è cambiato da allora, non solo in me ma
soprattutto nel mondo del software e dei linguaggi!"
Secondo me invece non è cambiato molto. Come ho detto ad un mio collega
americano (della Florida) con il quale ho mangiato una pizza sabato (era
a Roma per vacanza) che mi chiedeva le differenze tra la "normale"
programmazione e quella web, "it's programming". :-)
- Le foto dell'articolo sono sfocate.
- Molto bello il resoconto del periodo Amiga.
"Ma alla fine, come si sa molto spesso sono le logiche commerciali che
prevalgono, aldilà della validità prettamente tecnica – vedi Linux Vs
Microsoft/Apple"
Non mi sembra un paragone sensato. Apple produce apparecchi completi
(hardware e software), Microsoft produce un sistema operativo
utilizzabile anche dai vecchietti (prova a far usare Linux a tua nonna
:-) ).
"c’è ormai troppa gente che sviluppa in modo molto più efficiente di me
e che ha capacità di apprendimento oggettivamente superiori"
Io starei attento a fare queste affermazioni, in generale. Nella mia
esperienza, il modo di programmare dei nuovi programmatori di oggi è una
specie passeggiata tra le sabbie mobili, e il brutto è che non se ne
rendono conto. Una cosa non la sai fare? Cerchi su Internet e prendi il
primo codice che ti capita. Non capiscono che è impossibile costruire
qualcosa di solido in questo modo. Guardano solo alla possibilità di
realizzazione immediata.
"l’età avanza, c’è poco da fare"
Questo purtroppo è vero... :-(
"d’altra parte, di indole tendo sempre a guardare avanti, quindi temo un
po’ queste iniziative che presentano il rischio di fossilizzarsi e
impigrirsi, entrando in loop con il passato e le (auto)celebrazioni."
Mah, io non credo che possa succedere questo. Anzi, guardando indietro
spesso si hanno degli spunti per andare avanti nel modo giusto. Non
approfondisco perché il discorso sarebbe lungo e complesso.
"Il tempo galoppa, e ahimè bisogna tentare di inseguirlo, o, se si
riesce, perfino starne al passo. E sono convinto di poter lasciare
ancora qualche segno con i miei “movimenti” nel magico mondo della
tecnologia e dell’informatica."
Peccato che non ha approfondito questo punto. Mi avrebbe fatto piacere
sapere cosa intendeva esattamente...
EMG
--
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