[zxspectrum] Re: Giochi in vendita...

  • From: Alfonso Martone <a.martone@xxxxxxxxxxx>
  • To: zxspectrum@xxxxxxxxxxxxx
  • Date: Sun, 6 Nov 2005 19:35:28 +0100

Il drive del C64 aveva tanta "presenza": qui a Napoli si dice "chi tèn' panz' tèn' presenz'" (un uomo dotato di una grossa pancia ha più presenza di un uomo magro). Qui ci vorrebbe una foto di qualche vecchio grassone di periferia per spiegarsi meglio.

Il drive del C64 era prestigioso (poiché solo i ricchi potevano permetterselo). Richiedeva mezza scrivania tutta per lui, quindi occorreva prendere bene le misure di casa prima di comperarlo.

Il drive del C64 era intelligente: aveva un suo microprocessore a bordo, era praticamente un computer completo (fatto con schede riciclate dalla Commodore: dopotutto sapete già che il Vic-20 fu sputato sul mercato per riciclare un'enorme partita di chip grafici la MOS non era riuscita a piazzare in tempo sul mercato dei videogiochi).

Il drive del C64 era esperto di finanze: si creò subito un mercato di macchinette per dentellare i dischetti e formattarli anche dall'altro lato.

L'unico, piccolo, minuscolissimo microdifettino insignificante e assolutamente trascurabile era la velocità di accesso. Ma che volete che importi, agli americani? L'estetica è tutto, la funzionalità è niente! (cfr. Windows).

Sui depliant c'era scritto che il tempo di accesso medio era di due secondi: è proprio vero.

Dopo un'attesa media di due secondi cominciava infatti l'attesa esasperante per il caricamento alla strabiliante velocità di quasi tremila bit (bit, non byte) al secondo, trasferiti uno per uno sul canalino "seriale". Paragonabile al più banale dei nastri "turbotape" dello Spectrum.

Durante il caricamento, il computer Commodore ti estasiava con animazioni tridimensional... oops... nel frattempo del caricamento, il biscottone rimaneva lì muto e cupo.

Passerà un po' di tempo prima che qualcosa si muova sul fronte... :-)

alf


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