Alfonso Martone <a.martone@xxxxxxxxxxx> writes: > Invitare una professoressa di filosofia politica a spiegare cos'e' la > liberta', mi sembra un po' esagerato. Quel che c'e' da dire sul > "software libero" (che ormai si traduce comunemente con "Linux") si > riassume nei soliti pochi semplici concetti: non costa niente q(questo > e' l'argomento che alla fine e' piu' convincente), non e' soggetto a > virus, non si pianta 45 volte al giorno, gira bene anche su macchine > non all'ultimo grido. Come già dissi a suo tempo, penso sia giusto che ciascuno scelga le motivazioni con cui più si sente in sintonia. Ogni volta che posso far funzionare il mio computer come voglio, ogni volta che posso investire il mio tempo su un programma senza il timore che fra un anno non esisterà più perché qualcuno ne ritiene nullo il valore commerciale, ogni volta che accedo a dati miei senza la concessione tecnologica di qualcuno che, unico, detiene il segreto per decodificarli, sono contento del fatto che la libertà sia qualcosa di pratico, vissuto ogni giorno sulla propria pelle. Sono d'accordo che certi discorsi nuocciono più che giovare, ma per altri motivi: perché con paroloni come `filosofia', `ideologia', `etica' fanno passare per astratto ciò non lo è e non potrebbe esserlo meno. bard