Solo una breve osservazione personale... Invitare una professoressa di filosofia politica a spiegare cos'e' la liberta', mi sembra un po' esagerato. Quel che c'e' da dire sul "software libero" (che ormai si traduce comunemente con "Linux") si riassume nei soliti pochi semplici concetti: non costa niente (questo e' l'argomento che alla fine e' piu' convincente), non e' soggetto a virus, non si pianta 45 volte al giorno, gira bene anche su macchine non all'ultimo grido. Sono poco piu' di dieci anni che uso Linux e ho sempre visto l'inutilita' di qualsiasi altro argomento. Gli argomenti piu' dannosi (che ci faranno cioe' pubblicita' negativa) sono quelli di tipo ideologico, ossia le "questioni di principio" per cui in nome di qualche "liberta'" (o altro concetto astratto) si fanno discorsi interminabili che alla fine comunque convincono solo noi che gia' usiamo convintamente Linux. Un esempio utile su cui lavorare potrebbe essere "quanto costa mettere una rete locale di cinque PC per wordprocessing e browsing" nei soliti tre scenari: quello "legale Windows", quello "pirata Windows" e quello "legale Linux".