Ottimo grazie, pensavo proprio a quello dopo essermi "massacrato" le tempie su una soluzione. Volendola generalizzare conviene lavorare come dici tu sugli script di init, ma dovendo lavorare solo con 2 servizi per il programma che vorrei fare, provo a leggermi i file creati con i pid. Grazie ancora per le spiegazioni, sei stato molto utile e chiaro Claudio Il giorno gio, 07-04-2005 alle 20:03 +0200, Matteo Ianeselli ha scritto: > Il giorno mer, 06-04-2005 alle 23:31 +0200, Claudio ha scritto: > > > Grazie per la spiegazione, dunque l'approccio che ho adottato non è > > corretto. > > Più che altro, dovresti fare affidamento sugli script in /etc/init.d, > che sono quelli usati dal sistema per avviare/fermare i demoni. > > Purtroppo il loro nome e la loro funzione variano da distribuzione a > distribuzione (e da UNIX a UNIX), e l'unica convenzione ampiamente > rispettata ovunque è che il valore del primo parametro può essere > "start" o "stop" (anche "restart" e "reload" sono comuni). > > Ma, per dirla chiara, non esiste una convenzione comune a tutti per > sapere se un demone è in funzione, anche se quasi sempre gli script di > init scrivono in /var/run un file con dentro il solo pid del demone che > hanno avviato (o lo fa il demone stesso - dipende dai demoni), per cui > il lavoro da fare, bene o male, sarebbe quello di associare ad uno > script in /etc/init.d una descrizione (per l'utente) e il percorso di un > file che contiene il pid del demone in questione. > > Fatto questo, puoi giocare sul fatto di avere il pid del demone > (ricavado leggendo il file associato) per mandargli un segnale di test > per vedere se effettivamente se è ancora in piedi. > -- > | \ \ | ___|_ |_ | ianezz a casa sua... :-) > | _ \ | \ | _| / / Verba volant, scripta > _|_/ _\_| _|____|___|___| manent, data corrupted > > -- Per iscriversi (o disiscriversi), basta spedire un messaggio con OGGETTO "subscribe" (o "unsubscribe") a mailto:linuxtrent-request@xxxxxxxxxxxxx