On Tue, Dec 02, 2003 at 10:50:49AM +0100, Marco Cova wrote: > Da utente/estimatore/sviluppatore(?), mi sai dire qualcosa di piu' a > proposito di questo: > http://article.gmane.org/gmane.network.freenet.devel/6092 Sono estimatore del progetto, (ero) amministratore di un nodo permanente e raramente utente (non sono mai a casa). Seguo il progetto da tempo e mi piace dedicargli la banda inutilizzata dell'adsl che ho (avevo) a casa. Se avete banda inutilizzata e un po' disco da regalare, freenet e' un buon candidato per riceverli :-) La polemica che citi e' una delle maggiori tra le mille che girano intorno e dentro la comunita' freenet. Freenet e' innanzitutto un progetto di ricerca fortemente innovativo (una rete nella rete che si appoggia sul p2p con routing dinamico autoadattante e resistente moltissimi tipi di attacchi) con propositi etici e sociali (liberta' di pubblicazione, massimo ripetto della privacy degli utenti ecc.). La forte innovazione tiene il progetto in una fragilita' costante (molti bug) che e' anche dovuta alla estrema complessita' degli obiettivi. La fragilita' potrebbe compromettere talvolta gli obiettivi etici e sociali del progetto, magari non garantendo un servizio di riservatezza solido come la roccia (o un servizio affidabile, visto che talvolta freenet semplicemente _non va_). Da qui nascono molte polemiche: gli sviluppatori e il capo supremo (Ian Clarke) tendono all'innovazione mentre una fetta consistente degli utenti vuole un servizio affidabile e stabile. Io (come altri) guardo le cose dall'esterno e non prendo posizione: capisco entrambi i fronti e li appoggio :-) Spero di aver chiarito, Emanuele -- Per iscriversi (o disiscriversi), basta spedire un messaggio con OGGETTO "subscribe" (o "unsubscribe") a mailto:linuxtrent-request@xxxxxxxxxxxxx