[Linuxtrent] Re: United Linux... sara' la fine di linux come loconosciamo???

  • From: neugens <neugens@xxxxxxxxx>
  • To: linuxtrent <linuxtrent@xxxxxxxxxxxxx>
  • Date: 31 May 2002 14:13:37 +0200

Il ven, 2002-05-31 alle 14:10, ianezz@xxxxxxxxxx ha scritto:

> Mah, prima di basarsi solo su quel trafiletto voglio vedere come
> stanno effettivamente le cose.
[...]

Io, invece, sono di una opinone leggermente diversa.

Con UL si possono fare due cose, la prima e' mantenere le identita',
lanciando sul mercato un prodotto di fascia alta, che va verso il target
di unix commerciali, tipo Solaris (non su i386), HP, etc... continuando
a fornire il servizio di distribuzione gratuita (o a pagamento, a
seconda dei casi), con i vecchi criteri, cioe' facendo pagare bene il
supporto, e regalando il sistema operativo, per il mercato "basso".

Oppure, cancellare dal mondo la distribuzione "povera", che e' fatta
comunque per i server di fascia media, in particolare su Pc, quindi non
sto parlando di desktop (mandrake, per esempio, ha questo target).

Tutti, se vogliono usare linux, dal 386 al Mainframe IBM, dovranno
comprare, e pagare, UnitedLinux 1.0, oppure se lo dovranno costruire da
soli, sapendo che, 1. non sara' facile, 2. non potra' farci affari sopra
(leggi, per usi non commerciali).

In generale, temo la seconda cosa, perche' mi taglia fuori, e con me,
taglia fuori una grande fetta di utenza. La politica di Red Hat, fino a
questo momento, e' la seguente.

La stessa distribuzione, Red Hat Linux Standard, e' diretta a tutti i
mercati, dall'embedded al Server di fascia alta. E viene fatto in questo
modo.

Ci sono due cd (tre adesso, piu' sorgenti e documentazone, salgono a
sei), che sono gratuiti. Questi contengono il sistema base, ed una
sottoscrizione a red hat network.

Via via che le esigenze si fanno piu' particolari, cresce la zona
economica, cresce il rapporto prezzo/supporto offerto.

Cosi' abbiamo, la versione standard, scaricabile, la versione
professional, che e' la standard piu' un paio di CD, la versione deluxe,
che aggiunge altri tre CD, e poi la versione Advanced Server, che e'
distribuita solo a pagamento, o via sorgenti (rpms, autocompilanti, con
il programma di ionstallazione, anaconda, che e' capace di generare da
solo l'iso), serve per applicazioni specifiche, ha java, un sacco di
programmi aggiuntivi, anche commerciali.

Se la politica di UL e' questa, non solo non e' negativa, ma e'
addirittura positiva.

Temo, pero', che non sia cosi', sia per il passato di SuSe, che per il
passato di Caldera.

Inoltre Caldera, il mese scorso, ha detto che linux non e' pronto per i
mainframe. Ed ora se ne esce con una versione per server di fascia alta.
Mi puzza...

Mario
 
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