[inform_azione] (controinformazione) [FacciamoBreccia] L'armadietto della vergogna...

  • From: Diego Iraca' <d_ego_1969@xxxxxxxx>
  • To: inform_azione@xxxxxxxxxxxxx
  • Date: Fri, 20 Mar 2009 10:18:46 +0100

Da leggere con attenzione: è tutto iniziato così negli anni del Ventennio... abbiamo un Duce, le squadre... ci stanno togliendo i diritti civili: a quando la soppressione fisica dei dissidenti e dei personaggi scomodi?
Ah, quella forse è già iniziata con il massacro dei magistrati anti-mafia: sarà che da sempre borghesia, mafia e destra sono (insieme alla chiesa cattolica) un'unica manica di violenti oppressori?!?
Leggete, e meditate: soprattutto, ribellatevi dove, come e quando potete!
Grazie per la divulgazione che vorrete dare a queste informazioni...


-------- Messaggio Originale --------
Oggetto: [FacciamoBreccia] L'armadietto della vergogna...
Data: Fri, 20 Mar 2009 09:17:14 +0100
Da: nicpoidi <nicpoidi@xxxxxxxxx>
Rispondi-a: Assemblea Facciamo Breccia <facciamobreccia@xxxxxxxxxxx>
A: facciamobreccia <facciamobreccia@xxxxxxxxxxx>


http://lombardia.indymedia.org/node/15257


Roma III, spranghe e ciarpame nazista. L'armadietto degli orrori dei giovani
di An
Inserito da Anonimo il Gio, 19/03/2009 - 12:17 Antifascismo Dai media italia
autore:
da liberazione
Dopo l'aggressione, la denuncia degli studenti. Alemanno «preoccupato». I
suoi negano. Ronde nere anche a Tor Vergata.

Spranghe, catene, gambe sfilate da una scrivania, adesivi di un "centro
sociale" vicino ad An (il Foro 753), manifesti inneggianti a guerra, duce,
fuhrer e all'odio razziale contro i bambini rom, gagliardetti della decima
mas, inni ad Haider e tanti poster del partito di Alemanno e Fini e delle
sue sigle giovanili. L'armadietto nell'auletta gestita dagli studenti di
destra era una sorta di magazzino degli orrori. Scienze politiche nel terzo
ateneo romano è, da tempo, uno dei luoghi da cui partono o in cui si
consumano alcune delle centinaia di aggressioni a sfondo razzista, omofobo o
squadrista di cui Roma, la Lombardia e il Veneto sono epicentro. Un luogo in
cui si consuma pure la connivenza tra destra estrema e destra di governo,
quella che un noto quotidiano della Capitale ha scoperto solo ieri grazie a
certe foto uscite su un libro recentissimo ("Bande nere" di Paolo Berizzi
edito da Bompiani). Qui, quando Alemanno era ministro furono massacrati gli
studenti antifascisti che non ritenevano opportuna una calata in massa
nell'ateneo. E lunedì l'ultimo, per ora, episodio di violenza. «Erano le 10
e trenta quando un gruppo di 5-6 esponenti di Azione universitaria ha fatto
irruzione nell'aula dei compagni - racconta a Liberazione , Luciano, uno dei
testimoni diretti - dicendo che ci avrebbero ammazzato tutti se avessimo
provato a rovinare la presentazione del loro libro». Si tratta di un volume
dedicato alla vicenda di Gabriele Sandri, l'ultrà ucciso da un poliziotto in
una piazzola autostradale. Un'ora dopo l'aggressione a colpi di caschi e
cinghie a un altro gruppo di studenti di sinistra. La presentazione del
libro, naturalmente, è saltata a data da destinarsi. E ieri mattina in una
delle aule principali, quasi 300 studenti hanno preso parte alla conferenza
stampa - con invitati di Prc, Sinistra critica, Anpi e Pdci, con le madri
per Roma Città aperta - per denunciare l'ennesima aggressione. I picchiatori
sarebbero stati riconosciuti, nomi e cognomi noti alla polizia ma anche
all'ateneo visto che sarebbero tra gli eletti nelle liste del partito di
Alemanno e Fini. La mamma di Renato Biagetti, ucciso all'uscita da una festa
in spiaggia, ha ricordato l'orrore di quella mattina di tre anni fa. Da
allora non smette di denunciare la violenza originata dalle sottoculture
fascistoidi. «Bisogna rifiutare di scambiare un'aggressione, dieci contro
uno, con una scazzottata tra ragazzi. E anche l'evocazione di opposti
estremismi: ci sono solo aggressori e aggrediti. E i fascisti sono
fuorilegge, la legge Scelba vale ancora, cerchiamo di intervenire prima che
sia troppo tardi», ha spiegato Bianca Bracci Torsi, responsabile del
dipartimento antifascismo del Prc.
Prima della conferenza stampa la macabra scoperta nell'armadietto di Azione
universitaria. Il preside, Francesco Guida, ha preso parte alla conferenza
stampa: giura che se saranno accertate le responsabilità degli squadristi
saranno espulsi e l'ateneo sarebbe pronto a costituirsi parte civile. Però
la facoltà sapeva da tempo, e mai ha mosso un dito, delle attività eclatanti
dei piccoli di An per guarnire di celtiche gli arredi e disturbare le
iniziative degli antifascisti come quando hanno lanciato monetine ai
relatori di un convegno sull'emarginazione dei rom.
Alemanno è preoccupato, così dice, e spera che la magistratura faccia piena
luce. I suoi si fanno agnelli e fanno sapere di essere convinti che quanto
accaduto ieri sia parte della strategia politica dell'estrema sinistra. Ma
un'ottantina di «gorilla», estranei perlopiù alle facoltà, e casco muniti e
con mazze sono stati avvistati ieri a Tor Vergata. Apparterrebbero ad altri
ceppi dell'estremismo di destra - Casapound e Blocco Studentesco stufi della
«discriminazione antifascista» che non gli consentirebbe provocazioni - e
hanno agito per ronde militarizzando la facoltà di Lettere e rivendicando le
sprangate di Piazza Navona. La denuncia viene dai collettivi antifascisti e
il rettore avrebbe di nuovo evitato di verificare di persona su chi si
aggira nei suoi possedimenti.


*   *   *   *   *   *   *   *
Le Maistat@zitt@ presentano "ŒVerona Caput Fasci"
Domenica 22 marzo 09 c/o Casa Morigi
http://border.fotoup.net/_partecipanti/60/collettivo-maistatzitt-presenta-verona-caput-fasci


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Diego Iracᅵ
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Torino (Italy)

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